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19 Aprile 2024 02:19
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Antonio Albanese

Affari | Imprese |
Le bufale giornalistiche de La Repubblica e la Gazzetta del Mezzogiorno sull’appalto per la realizzazione Nuovo Ospedale San Cataldo. Tutto quello che non hanno raccontato…..
4 Marzo 2022
L’uscita di un giornale, che dovrebbe essere garantita dall’art. 21 della nostra Costituzione non può essere soggetto a censure postume di un giudice, avendo un titolo legittimo (autorizzazione del tribunale) e sopratutto non può essere un giudice a decidere se un giornale è simile ad un altro ancor prima che esca. Quanto accaduto a Bari è a dir poco assurdo ed oltraggioso in quanto calpesta il dettato costituzionale.
20 Novembre 2021
I retroscena sulle prossime elezioni amministrative al Comune di Taranto. La decisione del Tribunale Fallimentare sull’ asta della GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO . Le indagini della procura di Bari e della Guardia di Finanza sulla presenza nella procedura di un noto “prenditore di denaro pubblico”, condannato plurimputato ed indagato, che ha sguinzagliato i propri ventriloqui a “libro paga”. Tutta la verità sui fatti documentata senza filtri o censure. Il processo al processo dalla parte della legalità per tutela dei cittadini ed un’informazione corretta, libera ed indipendente
8 Ottobre 2021
ESCLUSIVA: LA DECISIONE INTEGRALE DEL TRIBUNALE FALLIMENTARE DI BARI Il Tribunale fallimentare di Bari si lava le mani ed omologa la proposta di concordato della società Ecologica spa del gruppo Miccolis nella procedura fallimentare delle società Mediterranea, proprietaria della Gazzetta del Mezzogiorno, ed Edisud.
8 Ottobre 2021
Dalla relazione della Guardia di Finanza, si legge: “Nell’ambito del procedimento penale, ci veniva chiesto di acquisire ed analizzare le due proposte di concordato fallimentare avanzate dalla Ecologica e dalla Ledi per accertare la sussistenza di rapporti di controllo e collegamento societario tra la Ecologica e la Cisa e il suo presidente, Antonio Albanese. su 134 persone in cassa integrazione, al sit-in del sindacato dei giornalisti sotto il Tribunale di Bari hanno partecipato soltanto una trentina di persone ? Sfiducia nel sindacato ?
7 Ottobre 2021
AGGIORNAMENTO Un colpo di scena al Tribunale Fallimentare di Bari . Infatti, oltre oltre agli avvocati delle due società Ecologica e Ledi, è comparsa la Procura di Bari addirittura con il procuratore capo Roberto Rossi (fatto mai accaduto in passato) con i sostituti Lanfranco Marazia e Luisiana Di Vittorio che nel maggio 2020 avevano chiesto il fallimento della EDISUD società editrice della Gazzetta del Mezzogiorno .
4 Ottobre 2021
Il prossimo 27 settembre si discuterà il reclamo depositato dalla società ECOLOGICA, cioè prima che il comitato dei creditori della fallita MEDITERRANEA votasse, e quindi prima che la società del Gruppo Miccolis vincesse. Facile e scontato a questo punto prevedereche i contenziosi legali faranno slittare l’udienza di omologa che era prevista per il 4 ottobre. E quindi bisognerà attendere i tempi della giustizia per arrivare alla conclusione di questa vicenda.
18 Settembre 2021
La Corte d’ Appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto ha annullato la sentenza di 1° grado “considerato che il fatto risulta diverso da quello oggetto della originaria contestazione da parte del P.M. e del successivo accertamento in primo grado” e disposto “la trasmissione degli atti alla locale Procura della Repubblica per le determinazioni di competenza in relazione a quanto indicato in narrativa”. Sentenza annullata.
13 Settembre 2021
IL BARI CALCIO IN SERIE C, IL “CRACK” DELLA BANCA POPOLARE DI BARI, IL FALLIMENTO DELLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO, LA FIERA DEL LEVANTE CHE NON SI FARA’, LA CESSIONE DELLA SAICAF ALLA SEGAFREDO. DOV’E’ FINITA LA BARI CHE “CONTA” ?
16 Agosto 2021
L’impianto «Ecolio 2» di Presicce – Acquarica avrebbe trattato oltre 12mila tonnellate provenienti dall’Eni di Viggiano e oltre 2.741 tonnellate di percolato provenienti dalla discarica Burgesi gestita dalla Progetto Ambiente (società del Gruppo CISA spa di Antonio Albanese recentemente condannato a 3 mesi di arresto per il caso Appia Energy. Tali rifiuti sarebbero stati ricevuti con codici Cer non pertinenti e attribuiti in modo arbitrario, per non rendere riconoscibile, secondo gli inquirenti, la loro effettiva origine e le sostanze pericolose presenti.
11 Luglio 2021
A tale processo si è giunti a seguito della segnalazione di cittadini sulla base di foto satellitari e della documentazione presente nei precedenti gradi di giudizio, che era stata evidenziata con un eco anche a livello nazionale nei servizi televisivi di “Striscia la Notizia” che aveva realizzato sulla vicenda numerosi servizi, affiancato dal nostro quotidiano, mentre la stampa locale taceva. ALL’INTERNO IL DISPOSITIVO DELLA SENTENZA
12 Maggio 2021
Con le dimissioni di Marinaro, Confindustria Taranto scivola in una crisi profonda di rappresentatività, sopratutto a seguito dell’attuale vicenda della crisi ILVA, da cui dipendono le sorti della stragrande maggioranza delle società dell’indotto in appalto, ma anche per la mancanza di un ricambio generazionale qualificante che di fatto non esiste dando un’occhiata ai bilanci delle società degli associati. LA LETTERA DI COMMIATO DI MARINARO
24 Marzo 2021
Ecco l’avviso di conclusione d’indagine del secondo troncone dell’inchiesta T-Rex della Guardia di Finanza che hanno portato in carcere l’ex-presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano ed altre 6 persone. E questa volta esce finalmente fuori il nome della “gola profonda” che contribuì al tentativo di danneggiare le indagini della Guardia di Finanza: l’ imprenditore Antonio Albanese, “patron” della CISA spa di Massafra
10 Settembre 2020
Attese anche le notifiche di fine indagine della Procura della Repubblica di Taranto sui tronconi paralleli all’inchiesta T REX , che coinvolgono anche l’indagato “eccellente” massafrese Antonio Albanese, patron della CISA spa di Massafra che fu colui che informò la “cricca” di Tamburrano, Lonoce e Venuti sulle intercettazioni in corso da parte della Guardia di Finanza.
7 Maggio 2020
Sottoposte a sequestro circa 10.000 mascherine e il titolare dell’attività  con sede a Massafra (coincidenze…?) è stato denunciato alla Procura della Repubblica per violazione dell’art.501 bis c.p.
27 Marzo 2020
Secondo la tesi accusatoria prospettata e documentata dal pm Mariano Buccoliero della Procura di Taranto, Antonio Albanese proprietario del Gruppo CISA spa di Massafra (TA) avrebbe fatto tagliare e distruggere un’area boschiva di circa 2900 metri quadrati per consentire alla società APPIA ENERGY di cui è socio al 49% di poter superare il provvedimento di revoca della precedente Aia che era stata rilasciata dalla Provincia di Taranto
16 Novembre 2019
La gara dei lavori di realizzazione della rete idrica e fognaria del porto è stata bloccata dal puntuale ricorso presentato da un raggruppamento di quattro imprese tarantine guidate dalla capogruppo Cisa spa di Massafra di Antonio Albanese (plurindagato dalla Procura di Taranto), che evidentemente non è più soddisfatto delle decine di milioni di euro che guadagna con lo smaltimento dei rifiuti del Comune di Taranto
26 Settembre 2019
Proseguono invece le indagini per gli altri indagati Rosalba Lonoce (figlia di Pasquale), l’ingegnere Federico Cangialosi ex presidente dell’ Amiu di Taranto , e Mimmo Natuzzi  direttore tecnico dell’Amiu, e nei confronti di Antonio Albanese, presidente del Gruppo CISA di Massafra, che rivelò alla “cricca” attraverso il Venuti  che venivano intercettati dalla Guardia di Finanza.. I reati contestati sono, a vario titolo, corruzione e turbata libertà degli incanti.
25 Luglio 2019
Secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Taranto, Tonino Albanese avrebbe fatto distruggere e tagliare un’area boschiva di circa 2900 metri quadrati al fine di fare annullare il provvedimento di revoca della precedente AIA che era stata rilasciata dalla Provincia di Taranto, i cui firmatari come noto, per altre illegalità si trovano attualmente in carcere. A conclusione delle indagini preliminari i quattro indagati vennero chiamati a a fornire indicazioni e chiarimenti e difensivi, che non hanno scalfito minimamente il quadro probatorio conseguenti alle approfondite indagini effettuate dai Carabinieri sotto il coordinamento del pm Buccoliero.
21 Luglio 2019
Analoga decisione è arrivata dal Tribunale del Riesame di Taranto , collegio presieduto dal Giudice Giovanni Caroli, che ha ha rigettato il ricorso avanzato dagli avvocati dell’imprenditore Natalino Venuti. accusato  di “concorso in corruzione” unitamente a Martino Tamburrano, l’imprenditore Pasquale Lonoce, Lorenzo Natile all’epoca dei fatti responsabile del 4° settore Pianificazione e Ambiente della Provincia di Taranto
19 Giugno 2019

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