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3 Maggio 2024 15:03
3 Maggio 2024 15:03

Domani primo vertice sull’ ILVA al Mise “gestione Di Maio”

I tre commissari straordinari dell' ILVA hanno fornito al ministro Di Maio informazioni dettagliate sulla situazione della cassa dell' Ilva ed ha ricevuto assicurazioni in tal senso che  anche se il negoziato azienda-sindacati dovesse prolungarsi oltre fine giugno, è prevista una rete di sicurezza e capienza economica che consente di andare avanti per tutto il mese luglio

ROMA – Il neo-ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio ha deciso di dedicare i primi due giorni della settimana che sta per aprirsi ai protagonisti del dossier Ilva e le convocazioni per incontri separati, sono partite . Una decisione che manifesta in maniera chiara l’intento “esplorativo” che Di Maio intende conferire alle riunioni. Dall’entourage del ministro fanno sapere che “Vuole capire lo stato dell’arte della trattativa e quali potrebbero essere le soluzioni”  . Quindi non si tratta in realtà di una riapertura del negoziato, e si spera che non saranno soltanto incontri formali ad uso giornalistico.

Di Maio incontrerà per primi  i sindacati metalmeccanici, Fiom, Fim, Uilm e Usb lunedìalle 15 domani. A seguire alle 17,30, sarà la volta del contestato sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. A varcare la Sala del Parlamentino del ministero di via Veneto, martedì alle 14,  saranno alcune associazioni ambientaliste. A seguire il ministro Di Maio riceverà e ascolterà le posizioni dei rappresentanti di Arcelor Mittal, il leader mondiale dell’acciaio che controlla  AmInvestco, la società che ha vinto la gara per l’acquisto dell’Ilva.

E’ riuscito ad essere convocato il governatore della Puglia, Michele Emiliano, che ha più volte rivendicato e preteso inutilmente (con azioni legali strumentali arenatesi come al solito) un proprio ruolo ingiustificato in questa vicenda arrivando a duri scontri verbali con il precedente Ministro del Mise, Carlo Calenda. con il quale ha avuto violenti scontri dialettici

Il quesito al momento più importante è capire se al termine della due giorni  incontri il ministro Di Maio renderà moto quale  potrebbe essere il destino dell’Ilva secondo lui. Ma la domanda più importante è se darà il via ufficialmente al prosieguo del confronto azienda-sindacato,  decisivo del negoziato,   concedendo un tempo limite alle parti per chiudere l’accordo che manca senza interferire o metterà nuovi paletti.

Il negoziato con Arcelor Mittal si è interrotto sulla questione degli esuberi. L’azienda si è impegnata contrattualmente in sede di gara ad assumere 10.100 dipendenti a fronte dell’attuale organico di 13.800, di cui oltre 3mila in cassa integrazione. Di Maio nel frattempo martedì scorso ha incontrato preliminarmente i commissari straordinari , Corrado Carrubba, Piero Gnudi e Enrico Laghi, i quali gli hanno depositato una dettagliata relazione sullo situazione del gruppo, sul piano di ambientalizzazione, una relazione sul contratto di affitto e cessione sottoscritto con AmInvestco, ed un riepilogo sullo stato della trattativa tra le parti

Di Maio incontrando i tre commissari straordinari dell’ ILVA ha chiesto informazioni dettagliate sulla situazione della cassa dell’ Ilva e i commissari lo hanno tranquillizzato che  anche se il negoziato dovesse prolungarsi oltre fine giugno, c’è una rete di sicurezza e capienza economica che consente di andare avanti per tutto il mese luglio.  Nell’incontro si è parlato anche delle aree Ilva “escluse” dalla cessione, quel centinaio di ettari di terreno che, una volta bonificati, potrebbero essere utilizzati per avviare progetti innovativi sulla Green economy e sulle energie rinnovabili. Ma questo al momento sembra soltanto un’escamotage “mediatico.

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