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19 Aprile 2024 21:17
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Lucia Morselli

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A seguito dell’approvazione del bilancio si potrà finalmente insediare il nuovo CdA composta da 6 membri, 3 nominato dal socio pubblico Invitalia (Franco Bernabè come presidente , affiancato da Stefano Cao ad uscente di Saipem, e dal professore del Politecnico di Milano esperto in siderurgia Carlo Mapelli, che si è dimesso dal Cda di Finarvedi.
3 Luglio 2021
Nel corso del suo intervento la Morselli ha sostenuto che l’aria di Taranto “è 20 volte migliore di quella di Milano“, scatenando polemiche dai soliti giornalisti (e presunti tali) che per avvalorare delle presunte tesi ambientaliste citano persino una testata locale online diretta da una pubblicista ex segretaria di un’ impresa di costruzioni
17 Maggio 2021
Franco Bernabè ha confermato la sua nomina alla guida di Acciaierie d’Italia, la holding partecipata al 50 per cento da Invitalia e da Arcelor Mittal. La nomina di Bernabè è prevista per metà maggio e dovrebbe avvenire in concomitamza della decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato da ArcelorMittal, Ilva in A.S. e la stessa Invitalia contro la sentenza del Tar di Lecce del 13 febbraio scorso
1 Maggio 2021
Anche il ministro del Lavoro Andrea Orlando che ha chiesto ulteriori spiegazioni all’ad di Mittal, Lucia Morselli che furbescamente aveva inviato solo copia del provvedimento di licenziamento, che è stato ritenuto insufficiente da parte del ministro che ha dichiarato: “Non è finita qui”. Anche i registi della fiction Ricky Tognazzi e Simona Izzo si sono offerti per supportare il lavoratore che domani, mercoledì 14 aprile partecipa al presidio permanente davanti alla direzione Arcelor Mittal organizzato dal sindacato Usb. Di questo passo sarà difficile per la Moreslli mantenere il suo posto di lavoro sopratutto con l’ingresso previsto dello Stato nella gestione dell’acciaieria
14 Aprile 2021
Nel frattempo circola sempre più forte il nome di Franco Bernabè ex presidente di Eni e amministratore delegato di Telecom, che sarebbe l’asso nella manica del ministro Giancarlo Giorgetti – con il placet di Mario Draghi – per imprimere la svolta decisiva all’infinita vertenza del gruppo siderurgico. Ed in quel caso sarebbe l’anticamera dell’uscita dell’ attuale Amministratore Delegato di Arcelor Mittal Italia, Lucia Morselli che difficilmente potrebbe continuare a fare la “zarina” dello stabilimento siderurgico
13 Aprile 2021
Hanno criticato Arcelor Mittal anche i registi della fiction Simona Izzo e Ricky Tognazzi che ieri aveva commentato la decisione come “un attacco alla libertà di pensiero oltre che al diritto al lavoro e alla salute”. Anche la politica era intervenuta con le prese di posizione del consigliere regionale Michele Mazzarano (Pd) : “Un colpo durissimo alla dignità dei lavoratori trattati come carne da macello. Arcelor Mittal va, una volta per tutte, estromessa dalla gestione dello stabilimento siderurgico di Taranto”.
9 Aprile 2021
Per i sindacati “L’azienda ha contestato ai lavoratori l’invito, citando testualmente il post condiviso sui social, a guardare la mini serie `Svegliati Amore mio´ sostenendo che gli stessi avrebbero utilizzato espressioni gravemente lesive dell’immagine e della reputazione aziendale. Come se l’immagine e la reputazione aziendale non fossero già fortemente compromessi da una cattiva gestione aziendale che ha generato fratture insanabili con la città, con i lavoratori di ArcelorMittal e del mondo dell’appalto”
3 Aprile 2021
L’obiettivo più imminente da ragione è definire la trattativa con i sindacati e restituire un ruolo “pubblico” alla nuova Ilva , dove dovranno scomparire alcune decisioni e posizioni arroganti del gruppo franco-indiano, con l’arrivo dell’ amministrazione trasparente ed i bandi di gara pubblici per i fornitori. E’ finito il tempo delle black-list dell’ accoppiata Morselli-Ferrucci.
30 Gennaio 2021
L’obiettivo del piano di investimenti nel Mezzogiorno d’Italia è di trasformare l’ex ILVA di Taranto nel più grande impianto di produzione di acciaio “green” in Europa. L’accordo prevede, infine il completo assorbimento, nell’arco del piano, dei 10.700 lavoratori dipendenti “ereditati” dalla gestione della famiglia Riva..
11 Dicembre 2020
Da oggi si svolgeranno anche una serie di incontri tra le rappresentanze sindacali unitarie di Taranto ed Arcelor Mittal che, a latere, si sarebbe impegnata a saldare entro due settimane la quasi totalità delle fatture scadute con le imprese dell’indotto. Accadrà ? I precedenti lasciano più di qualche perplessità.
26 Settembre 2020
Un operazione “folle” se non spregiudicata. qualora effettuata, sopratutto in considerazione che Arcelor Mittal è debitore nei confronti dello Stato italiano , ma anche ricordando che il gruppo franco indiano si era aggiudicato la gara impegnandosi ad investire circa 4 miliardi e mezzo di euro ed assumere gli ex 8.700 dipendenti di ILVA in A.S.
9 Settembre 2020
A novembre la “task force” per i pagamenti avrebbe dovuto essere fra la Morselli con Emiliano e Melucci, adesso, dieci mesi dopo tocca alla Prefettura di Taranto. La paura che cresce di giorno in giorno fra gli imprenditori e lavoratori siderurgici dell’appalto, è che i fornitori che aspettano questi soldi finiscano prima dinnanzi al Tribunale fallimentare di Taranto.
2 Settembre 2020
I problemi sono ben noti nell’indotto pugliesi, a seguito dei miseri acconti pagati ad alcuni imprenditori dell’ appalto, a fronte di fatture scadute per circa 40 milioni di euro alla fine di luglio (a cui si dovranno aggiungere quelle in scadenza oggi) stanno mettendo a serio rischio la sopravvivenza di queste imprese che hanno avuto non pochi problemi a pagare i loro dipendenti e fornitori, e di giorno in giorno rischiano sempre di più di essere costretti a portare i libri in Tribunale per la dichiarazione di auto-fallimento
31 Agosto 2020
La società franco-indiana aveva manifestato la propria disponibilità ma la conferenza ancora una volta è stata rinviata. La mancata presenza dell’Ad Lucia Morselli ha impedito la prosecuzione del confronto in assenza di un rappresentante legale della società Am Italia, che potesse impegnarsi a garantire impegni sui pagamenti delle fatture scoperte delle aziende dell’indotto. Ed il Governo Conte incassa ancora una volta una pesante sconfitta d’immagine manifestando una evidente carenza di autorevolezza.
11 Agosto 2020
Le associazione di categoria denunciano nuovamente “reiterate criticità che la categoria sta affrontando nell’operare con la multinazionale” che gestisce lo stabilimento siderurgico ex- Ilva di Taranto. ArcelorMittal, nel frattempo continua a fare affari gravando sulle tasche dei contribuenti. Attualmente infatti è in corso la cassa integrazione ordinaria dal 3 agosto prossimo per “un periodo presumibile di 13 settimane”, per 8152 dipendenti tra quadri, impiegati e operai con la scusa del calo di lavoro post Covid a Taranto
12 Luglio 2020
A “Porta a Porta” nessuno ha chiesto ad Arcelor Mittal come mai non paga i suoi fornitori locali. Ma cosa aspettarsi da Bruno Vespa e da Lucia Morselli se non delle indegne comparsate da “teatrino” di piazza ? Mancavano solo Michele Emiliano e Rinaldo Melucci !!!
21 Giugno 2020
L’ AD di Arcelor Mittal ieri sera a Porta a Porta ha manifestato la volontà di rispettare gli accordi di marzo aggiungendo: “Ilva si salverà di sicuro, l’Ilva è già salva”. Dal Governo il viceministro Misiani smentisce e e rettifica : “Non erano previsti esuberi”
18 Giugno 2020
La Morselli guida la gestione dello stabilimento Ilva di Taranto per conto della famiglia Mittal, ma è proprio lei la causa della parabola dell’intera siderurgia italiana. E basta vedere la fuga da Taranto dei manager di stretta osservanza Arcelor Mittal, e la nomina di alcune consulenti di preoccupante provenienza e competenza, a partire da una “food blogger” tarantina spacciata come comunicatrice….per finire ad un avvocatessa tarantina legata ad un manager del Gruppo Arvedi, ed in passato legata notoriamente ad un noto malavitoso tarantino ben noto dalla Direzione Investigativa Antimafia pugliese.
14 Giugno 2020
Ferrucci direttore del personale ARCELOR MITTAL ha dichiarato che l’azienda “non era pronta” e che la presenza di un gruppo ispettivo di una quindicina di persone, accampando una squallida strumentale giustificazione e cioè che l’accesso richiesto costituiva un problema “causa Covid”.
1 Giugno 2020
Probabilmente non conveniva a nessuno delegare ai giudici l’accertamento delle rispettive buone ragioni, ma ne esce comunque sconfitto il Governo.  In ogni caso quanto accaduto dimostra che l’aggiudicazione del 2018,  evidentemente non era immune da valutazioni errate e “leggere”.
4 Marzo 2020

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