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7 Novembre 2025 13:58

Regionali Puglia 2020: arrivano in Tribunale i ricorsi dei “trombati”

Secondo Pisicchio fondatore insieme ad Ernesto Abaterusso e Mino Borraccino del movimento Senso Civico, un nuovo ulivo per la Puglia, l'aggiudicazione , 27 seggi anziché 29 degli eletti alla maggioranza è un "meccanismo abbastanza contorto e irragionevole dal punto di vista anche giuridico".

di REDAZIONE POLITICA

Nonostante il movimento politico Senso Civico che fa capo all’ex-assessore regionale Alfonso Pisicchio abbia raccolto 69.780 voti il 4,16% degli aventi diritto al voto, superando la soglia del quorum fissato al 4%, nessun seggio è stato attribuito. Ma i problemi sono presenti anche in altre liste ed altre province, ed anche fra gli eletti nell’opposizione.

Secondo Pisicchio che insieme ad Ernesto Abaterusso e Mino Borraccino hanno fondato Senso Civico, un nuovo ulivo per la Puglia il conteggio che ha portato alla indicazione degli eletti, attribuendo 27 seggi alla maggioranza anziché 29 , è un “meccanimo abbastanza contorto e irragionevole dal punto di vista anche giuridico“. 

E’ questa la ragione per la quale, spiega Pisicchio,abbiamo depositato in Tribunale delle memorie in attesa della proclamazione degli eletti che farà la Corte d’Appello nelle prossime settimane. È una battaglia di democrazia, di diritti e di rappresentanza“.

La battaglia di Senso Civico potrebbe trasformarsi in una faida interna alla maggioranza di centrosinistra, che potrebbe danneggiare degli altri candidati indicati come vincitori dal Viminale, che sostenevano la candidatura di Michele Emiliano.

La sorte dei candidati di Senso Civico non dipenderebbe infatti solo dall’attribuzione dei seggi alla maggioranza, a danno di un esponente del Movimento 5 Stelle (Grazia di Bari della Bat) e di un altro di Forza Italia (probabilmente quello in provincia di Foggia assegnato momentaneamente da Giandiego Gatta ), in quanto in questi casi la nomina spetterebbe a un esponente del PD e a un altro della lista ‘Con‘.

I risultati elettorali nella provincia di Taranto hanno lasciato sul terreno alcune candidature illustri, alcune delle quali non si danno pace e cercano di entrare in Consiglio Regionale attraverso le vie legali, come Walter Musillo (Popolari per la Puglia) che si è recato da un avvocato per proporre ricorso contro l’ avvenuta elezione di Massimiliano Stellato, per una presunta incompatibilità che in realtà non esiste come da noi verificato direttamente presso i vertici della Marina Militare.

Qualche problema potrebbe venire fuori anche nell’opposizione, a seguito del riconteggio dei voti attualmente in corso fra le preferenze ottenute Lega a Taranto e Brindisi, che metterebbe a rischio l’elezione di Giacomo Conserva.

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