MENU
5 Maggio 2024 23:14
5 Maggio 2024 23:14

Arbitro donna aggredita nel 2014. L’Aia le ritira la tessera. Ma non si vergognano ?

Esclusa la direttrice di gara che un anno fa attaccò l'Associazione arbitrale, accusandola di averla abbandonata. “Vicenda tragicomica”, commenta lei. La replica dell' AIA: “Non credibile la sua versione. iI comportamento tenuto nell'intera vicenda dall'associata appare alquanto strumentale, dettato da fini personali e politici approfittando, nella circostanza, della discussione in atto relativamente ad un grave episodio di violenza accaduto nel corso di una gara del campionato di Promozione laziale”

ROMA – Una decisione a dir poco “vergognosa” ed allucinante quella della Commissione disciplinare umbra dell’Associazione Italiana Arbitri nei confronti di Elena Proietti, attuale assessore allo sport di Terni: “niente più tessera dell’Aia” . La Proietti era stata aggredita nel 2014  durante la partita di Prima Categoria giocata fra le squadre del Real Quadrelli ed il Trevana.

La Proietti allora direttrice di gara nel tentativo di mettere fine ad una rissa in campo, si beccò un pungo che le causò danni permanenti a un occhio e a un orecchio. Lo scorso novembre l’arbitro aveva attaccato pubblicamente l’Aia, accusando l’Associazione di averla abbandonata.

La decisione della Commissione disciplinare, fu quella di punire l’arbitro umbro per “aver parlato ai media senza chiedere alcuna autorizzazione all’Aia“. La Proietti però non ci sta e replica: “Ecco l’epilogo di questa tragicomica vicenda –   scrive l’assessore su Facebookin cui chi subisce una violenza non né può neanche parlare né denunciare pubblicamente. Dopo 15 anni di onorato servizio mi viene ritirata la tessera perché ho cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sugli arbitri. Ad maiora“.

Il punto di vista della Commissione disciplinare invece è differente : “L’Aia fece quanto in suo potere per assistere la vittima. Non appare affatto credibile la versione dell’episodio fornita dall’associata ai mezzi di informazione” spiega la nota ufficiale. Per l’Associazione, Elena Proietti parlò ai media per farsi pubblicità: “Tenuto conto che le dichiarazioni sono state rilasciate a distanza di ben quattro anni dall’episodio – motiva la Commissione – il comportamento tenuto nell’intera vicenda dall’associata appare alquanto strumentale, dettato da fini personali e politici approfittando, nella circostanza, della discussione in atto relativamente ad un grave episodio di violenza accaduto nel corso di una gara del campionato di Promozione laziale“.

AIA_umbria

Una giustificazione ridicola considerato che la Proietti si è candidata nelle liste di Fratelli d’ Italia in Umbria e non nel Lazio, e quindi non si comprende quale sarebbe stato lo scopo strumentale.

Il nostro verdetto ? L’ AIA deve solo vergognarsi , come anche i magistrati che hanno archiviato per ben due volte la denuncia presentata dalla Proietti. Chissà come avrebbero giudicato, se il pugno in faccia se lo fosse beccato una loro collega-magistrato ? Ai posteri la facile sentenza

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

La procura di Milano chiede rinvio a giudizio della Santanchè per truffa Covid
Semaforo verde della Corte dei Conti sui fondi per i Giochi del Mediterraneo 2026. Si parte !
Il generale Vannacci si candida con la Lega: "Sarò indipendente"
Saranno Errigo e Tamberi i portabandiera azzurri alle Olimpiadi scelti dal Coni
Mozione di sfiducia alla Regione nei confronti di Emiliano dal centrodestra pugliese
Il professor Canfora a processo per aver diffamato la premier Giorgia Meloni
Cerca
Archivi
Elezioni Europee: campagna provinciale e Usa dimenticati
Il trionfo di Paola Cortellesi: 6 statuette al Premio David di Donatello 2024
Contropensiero: Palazzina Laf ed il "trionfo" per gli imbecilli
I media in Israele: "Hamas ha accettato l'accordo di tregua"
Il CdR della Gazzetta del Mezzogiorno dimissionario, ma per il vertice va tutto bene

Cerca nel sito