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4 Maggio 2024 11:20
4 Maggio 2024 11:20

Il piagnisteo di Anna Rita Lemma

Partiamo da un presupposto. Questo quotidiano è assolutamente indipendente e rispetta tutte le idee dei lettori, cittadini, politicanti e partiti inclusi, nonostante tutto… Dopodichè non possiamo esimerci dal commentare le ridicole affermazioni del consigliere regionale del Pd, Anna Rita Lemma, la quale non contenta della pessima figura (non le fu consentito di votare ) fatta in occasione delle votazioni del direttivo provinciale del Pd di Taranto in cui dimostrò di non conoscere neanche lo statuto del partito in cui milita, ora strepita, tanto per avere qualche titolo e fotografia (l’accontentiamo anche noi…).

Decine di consiglieri comunali del Pd hanno tradito la base, gli elettori e le indicazioni della Direzione Regionale che avevano detto ‘’No” alle cosiddette ‘larghe intese’ con il centrodestraQuanto è avvenuto è grave ed impone  – dice la Lemmadecisioni proporzionate da parte dei livelli regionali e nazionali del partito. Chi ha scelto di votare palesemente centrodestra deve lasciare il nostro partito. Per quanto mi riguarda  attenderò le decisioni che Bari e Roma assumeranno. Mi auguro a stretto giro. Decisioni che ritengo fondamentali per la prosecuzione del mio percorso politico all’interno del Partito Democratico. Ci sono responsabilità politiche precise. Intanto chiedo le dimissioni del segretario provinciale Musillo e del segretario cittadino Lucarella”.

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Allora vediamo di aiutare la “consigliera” regionale Lemma (vicina alle posizioni della mini-componente del gruppetto di minoranza di Pippo Civati), a conoscere meglio il suo partito…L’art. 12 dello Statuto del PD, prevede che “i competenti organi delle Unioni regionali e delle Unioni provinciali di Trento e Bolzano, nonché agli organi locali, è riconosciuta autonomia politica, programmatica, organizzativa e finanziaria in tutte le materie che il presente Statuto non riservi alla potestà degli organi nazionali, comprese le alleanze politiche ed elettorali a livello regionale, provinciale e comunale. Nel caso di decisioni che comportino una alleanza politica con partiti non coalizzati con il Partito Democratico in ambito nazionale, l’organo territoriale competente è tenuto ad informare preventivamente il Segretario nazionale e, se si tratti di organo sub-regionale, il Segretario regionale o il Segretario provinciale di Trento e Bolzano. In caso di rilievi o richiesta di riesame della decisione, gli organi che l’hanno adottata sono tenuti a rispondere motivandola in modo esaustivo

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Ebbene non ci risulti che la Direzione Nazionale a cui si appella la Lemma abbia mai smentito il voto del direttivo provinciale di Taranto del Pd, che con un consenso del 71% ha approvato la linea politica definita delle larghe intese. Come avrebbe mai potuto la direzione nazionale del Pd, annullare un accordo con Forza Italia, che a livello nazionale tiene in piedi nelle aule e commissioni parlamentari il Governo Renzi ? Nè tantomeno avrebbe potuto farlo il segretario regionale Emiliano, che essendo un ex-magistrato dovrebbe essere capace di conoscere, leggere e capire uno statuto.

Certo qualcuno potrebbe obiettare che il segretario regionale del Pd, Michele Emiliano si era espresso contro questo accordo, ma anch’egli si è messo di fatto a parlare di corda in casa dell’impiccato…non confessando che la sua posizione contraria all’accordo delle “larghe intese” raggiunto a Taranto dal Pd, altro non era che frutto di un “contentino” conseguente all’accordo fatto a Taranto con il sindaco uscente Ippazio Stefàno, che di fatto ha lasciato Sel, passando con bagagli e voti (ormai pochi) al servizio di Emiliano in vista delle prossime primarie per la candidatura a Governatore della Regione Puglia.

Concludendo auspichiamo che la consigliera regionale Lemma e tutti i saltimbanchi della politica tarantina, la smettano di giocare a fare le prime donne, sulla pelle della città di Taranto e dei cittadini. La nave sta affondando e quindi occorre salvare tutti i passeggeri, non solo gli amici degli amici…

P.S. le dimissioni si danno, non si annunciano…o minacciano. E poi, dalle parti di Sel-Vendola c’è ancopra spazio, sopratutto a Taranto

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