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20 Aprile 2024 00:14
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Gli “affarucci” intorno al Circolo sportivo comunale “Magna Grecia” non finiscono mai …!

a cura della Redazione Inchieste

Dopo che la Direzione Patrimonio del Comune di Taranto aveva ordinato in data 27.02.2012  alla CORDA FRATES il rilascio del Centro sportivo comunale “Magna Grecia”, e con comunicazione del 13.3.2013, l’ ATI CORDA SOC. COOP. FRATES,  ASSOCIAZIONE DELFINI AZZURRI ONLUS ed ASSOCIAZIONE CALCIO CLUB DELLISANTI aveva comunicato successivamente la disponibilità a rilasciare spontaneamente la struttura in data 26.3.2013.

CdG magna grecia_tennisSempre in data 26.3.2013, la Direzione Patrimonio del Comune di Taranto, come si rileva dalla Determina nr. 89, in considerazione delle lungaggini amministrative connesse all’espletamento della gara ad evidenza pubblica,  a seguito della comunicazione ricevuta 13 giorni prima (quando vogliono al comune sono molto veloci….) in data 13.3.2013, l’ Associazione Sportiva DilettantisticaCENTRO SPORTIVO POLIVALENTE MAGNA GRECIA aveva concesso la propria disponibilità a gestire l’impianto sportivo comunale sino al termine dei campionati dilettantistici e, comunque, sino all’affidamento della struttura sportiva al nuovo aggiudicatario.

Venne, pertanto, sottoscritto (in data 26.3.2013) un contratto di affidamento temporaneo  dell’impianto sportivo per la durata di cinque mesi (con termine fissato in data 26.8.2013 , poi prorogato) tra il Comune di Taranto (nell’occasione rappresentato dall’ Ing. Gianrodolfo Di Bari) e l’ “A.S.D. Centro Sportivo Polivalente MAGNA GRECIA” nella persona del Presidente pro-tempore  Rosa CIOTOLA.

La DDA, Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce,  nell’inchiesta che portato in carcere oltre 50 mafiosi tarantini, fra cui l’ex-esponente politico socialista,  Fabrizio Pomes“, nella sua ordinanza di custodia cautelare racconta che  “in relazione ai componenti della società cooperativa FALANTO,  Rosa CIOTOLA non è altri che la moglie di DI CARLO Angelo, nipote di D’ORONZO Orlando. Singolare (ma per nulla casuale), peraltro, risulta la composizione dell’ Associazione Sportiva della stessa rappresentata, costituita in data 14.2.2013 con atto privato nr. 3947 registrato in data 2.4.2013 tra:

  • DI CARLO Angelo, eletto alla carica di presidente;
  •  BRUNETTI Raffele, indagato nel presente procedimento in quanto associato mafioso del D’ORONZO;
  • ALBANO Anna Pia moglie del BRUNETTI , eletta alla carica di vicepresidente;
  • CIOTOLA Rosa , eletta alla carica di segretario-tesoriere.

Circostanze queste – scrive la DDA di Lecce – che non lasciano spazio spazio ad alcun dubbio circa il perdurare della completa e diretta riconducibilità del Centro Sportivo in parola alla persona di D’ORONZO Orlando (ed alla associazione mafiosa da lui diretta) come peraltro testimoniato dal complesso delle operazioni tecniche da cui puntualmente emergeva l’interesse del D’ORONZO ad inserirsi completamente in ogni aspetto della gestione del Centro Sportivo “Magna Grecia“.

nella foto, l'assessore poliziotto Francesco Cosa
nella foto, l’assessore poliziotto Francesco Cosa

Dopo quanto accaduto, che ha visto l’ Amministrazione Comunale di Taranto rimanere con un pugno di mosche in mano, invece di incassare i circa 900mila euro che avrebbe dovuto incassare dalla gestione del “Magna Grecia“,  l’Assessorato allo Sport del Comune di Taranto che nel frattempo ha avuto ben due Assessori allo Sport, entrambi espressione della componente politica che fa capo al Sindaco Ippazio Stefàno, e che per ironia della sorte sono anche due poliziotti, cioè Gionatan Scasciamacchia (in servizio al Commissariato di PS di Grottaglie) recentemente sostituito dal collega Francesco Cosa (in servizio al Commissariato di PS di Martina Franca),  ha ben pensato… di indire un bando pubblico un pò “allegro”…per la gestione del “Magna Grecia“.

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Lo scorso 28 gennaio 2015 il Servizio Appalti e Contratti del Comune di Taranto a firma del responsabile dr. Raffaele Landinetti (n° 01/2015)  ha bandito la prima gara di appalto del nuovo corrente anno, per l'”affidamento in regime di concessione della gestione dell’ impianto sportivo polivalente “Centro Sportivo Magna Grecia“.

Ma le sorprese non sono finite qui. Infatti il poco responsabile dirigente che ha predisposto questo bando, ha previsto al punto 4. (Criterio e Modalità di aggiudicazione dell’Appalto)  che “la concessione sarà “aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa in base alla valutazione dei seguenti elementi...”….omissis…”

a) elementi quantitativi: max 40 per l’ Offerta economica sulla base dell’ aumento percentuale da applicare all’importo di €uro 44.683,20 oltre Iva come per Legge, fissato quale canone di concessione annuo posto a base di gara.

a pagina 3 del bando si legge che gli “interventi da realizzare a totale carico del concessionario sono stimate in presunti €uro 367.075,15 oltre IVA come per Legge, giusta art. 4 del relativo Capitolo Speciale e contenuti del computo metrico costituente parte integrante e sostanziale dello stesso Capitolato Speciale“.

Schermata 2015-05-11 alle 02.43.31Durata della concessione: 15 anni ! Avete letto bene, il concessionario che si aggiudicherà il “Magna Grecia” per 15 anni dovrà pagare soltanto la modica cifra di circa  3.500 euro + Iva al mese  per gestire in “concessione” dal Comune di Taranto una struttura di 20mila metri quadri, comprensiva di : ” a) palestra corredata di vani spogliatoi e docce, pavimentata in linoleum; b) n. 5 spogliatoi di cui 3 muniti di bagno e docce, n 1 munito di solo docce, n. 1 munito di bagno per disabili e docce, oltre ad uno spogliatoio con entrata dalla palestra ed un vano per servizi igienici; c) campo da gioco per calcio a 8 in erba sintetica; d) n. 3 campi da beach-tennis o beach-volley; e) campo da calcio non regolamentare in terra battuta non tracciato; f) locali adibiti a guardiola e ricreativi con allocata centralmente la centrale termica ; g) locale adibito ad uso segreteria; h) corpo di di fabbrica destinato a bar e sala convegni con annessa toilette per uomini , donne e disabili; nel piano interrato al quale si accede attraverso una scala, esiste una centrale termica in disuso, n. 4 spogliatoi con vano doccia e n. 2 vani per servizi igienici: i) n. 2 campi da tennis in terra battuta; j) n. 2 campi in erba sintetica per il gioco del calcio a 5; k) area destinata a parco giochi per bambini; l) Arredi e complementi: n. 4 panchine ed 1 cestino portarifiuti; m) Zona a verde posta perimetralmente alla struttura…omissis…..n) impianto di illuminazione esterna costituita da pali esterni “Liberti”, lampada serie “Emisfero” in fibra di vetro nero e diffusore in policarbonato termoresistente bianco latte e da alcuni faretti”. E per tutta questa struttura e queste attrezzature sportive, comprendenti la gestione di un bar, risorante e sala convegni la modica ed  irrisoria cifra di appena 3.500 euro al mese !!!

Schermata 2015-05-11 alle 00.12.56Ma la cosa più grave è che una struttura comunale che ha già maturato crediti che non potranno essere mai incassati per circa un milione di euro dai precedenti gestori ed usurpatori mafiosi che hanno prosperato per anni nel centro sportivo “Magna Grecia“con la  tacita complicità (denunciata dal procuratore capo della DDA di Lecce dr. Cataldo Motta in conferenza stampa) dell’ Amministrazione Comunale di Taranto, ebbene nel nuovo ed attuale corrente bando gli uffici comunali sottostimano ed indicano “il valore economico complessivo della Concessione oggetto del presente Capitolato è stimato in €uro 1.037.321,1 (costo complessivo presunto degli interventi di adeguamento, ristrutturazione e manutenzione+ costo complessivo presunto dei canoni concessori) ” per i quali viene prevista e richiesta una ridicolacauzione provvisoria sotto forma di garanzia fidejussoria bancaria o assicurativa, fissata in maniera forfettaria di €uro 20.000”  che dovrebbe garantire le casse del Comune di Taranto, in caso di mancata riscossione dei canoni !!!

Avete letto bene appena 20mila euro di fidejussione e peraltro anche “assicurativa” per una concessione del valore di oltre un milione di euro !!!

Il capitolato speciale del bando comunale peraltro prevede all’ art. 3 , 3° capoverso che  “I concorrenti devono inoltre possedere il seguente requisito di capacità economico (cioè il fatturaton.d.a.) o finanziaria (cioè il capitale sociale/mezzi finanziari – n.d.a.) : aver gestito negli ultimi tre esercizi finanziari impianti sportivi per un valore di ricavi complessivamente non inferiori a 500.000,00 eurorisultanti da apposita documentazione fiscale prevista dalla vigente normativa“.

Termine ultimo della gara indicato nel bando per presentare le offerte era stato fissato inizialmente per le ore 12 del giorno 9 marzo 2015.

“I DILETTANTI” DEL MAGNA GRECIA

Antonello Cassalia
nella foto, Antonio (Antonello) Cassalia

E qui inizia il bello…..Appena una settimana prima della scadenza iniziale (e prorogata) del bando fissata inzialmente per il 9 marzo , e cioè il 2 marzo 2015 viene costituita dinnanzi al notaio Giada Mobilio di Taranto una neonata società , dal nome “Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata” dal  capitale sociale minimo previsto dalla Legge, di 10.000 euro, dei quali all’atto della costituzione e successiva iscrizione nel Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Taranto ( nr. REA 186902) risultano versati appena 2.500 euro ! Amministratore unico nominato dall’assemblea costituente dei soci della società di “dilettanti”” è  Antonio (da tutti chiamato Antonello)  Cassalia (socio al 25%) e la cui sede legale è stata ubicata in via Francesco Bruno 26 a Taranto, e cioè presso un’altra struttura sportiva, e cioè la piscina comunale affidata in concessione dalla giunta di centro destra retta dal sindaco Rosanna Di Bello (quella del dissesto finanziario del Comune di Taranto di appena… 900 MILIONI di  euro)  sempre ad una società la Mediterraneo srl  della famiglia Cassalia, con in “dote” un contratto grazie al quale questa società incassa mensilmente da circa 8-9 anni dal Comune di Taranto la modica cifra di 40mila euro al mese, cioè circa mezzo milione di euro l’anno per consentire a scolaresche e disabili di poter usufruire di una struttura che in realtà è di proprietà del Comune di Taranto ! Soldi con i quali, in tutti questi anni,  un’ Amministrazione Comunale più seria ed attenta,  avrebbe potuto costruire una mega piscina comunale “olimpionica” invece di gonfiare i portafogli di “imprenditori” che quella piscina non l’hanno neanche costruita !

Angelo Basile
nella foto, l’imprenditore Angelo  Basile

Scorrendo il certificato di visura camerale della neo-costituita Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, appaiono altri tre soci, tutti con le stesse quote (25%)  di Cassalia Antonio (Antonello), e cioè il 40enne tarantino Mario Pucci (persona ignota al mondo dello sport tarantino, ed anche degli affari in quanto non risulta presente nei registri delle imprese delle Camere di Commercio di tutt’ Italia ), e il figlio del dr. Ciro Saltalamacchia,  procuratore generale della Repubblica  del Tribunale di Taranto, cioè Marco Saltalamacchia che svolge un’attività commerciale di rappresentanza di occhiali, ed è noto alle cronache sportive solo per l’intensa frequentazione con i calciatori “dilettanti” del Taranto calcio,  e “dulcis in fundo”… Angelo Basile, socio e dirigente della Basile Petroli spa (seria e stimata società di famiglia) attuale vice presidente uscente della giunta della Confcommercio di Tarantoe nonchè azionista della BBC Banca di Taranto. Sicuramente il più liquido e solido fra i soci della compagine societaria della neocostituita società “dilettantistica”.

Ma come al solito le nostre indagini giornalistiche non si sono fermate a dei semplici certificati di visura camerale L’amministratore della neo-costituita “Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata , e cioè Antonio (Antonello) Cassalia risulta attualmente indagato dalla Procura della Repubblica di Potenza per una querela-denuncia a suo carico, conseguente ad una rissa a suon di pugni avuta con il figlio dell’ attuale Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, Pietro Argentino (il procedimento è stato trasferito per ovvi motivi di “conflitti d’interesse” dinnanzi al Tribunale di Potenza n.d.r. ),  ed alle spalle ha avuto diversi anni fa un analogo procedimento dinnanzi alla Procura tarantina sempre per una rissa, questa volta avuta con Fabrizio Dragone (il fratello dell’ avvocato Angelo Dragone n.d.a ) nella discoteca Oblò di Marina di Leporano, chiusosi con un patteggiamento (cioè ammissione della colpa)  e risarcimento danni al Dragone.

La domanda che in molti si pongono negli ambienti economici ed istituzionali della città è la seguente: come mai i “dilettanti”  Cassalia & soci,  non hanno costituito una normale s.r.l ( opzione prevista dal bando di gara) invece di costituire una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, ?  Ma anche a questa domanda il Corriere del Giorno avvalendosi di autorevoli dirigenti del CONI nazionale può spiegarvelo facilmente.

Infatti mentre una società sportiva dilettantistica può accedere a contributi pubblici comunali, regionali e nazionali per la gestione di impianti sportivi, l’organizzazione di manifestazioni sportive, ecc. , questi “contributi” a fondo perduto una normale società di capitali non li può ricevere.

Un consigliere comunale della maggioranza, a cui abbiamo garantito l’anonimato coperto dal nostro più rigoroso segreto professionale nei giorni scorsi, ci ha rivelato qualcos’altro nelle ultime ore “è da mesi che sappiamo tutti in Consiglio Comunale che il Centro Sportivo Magna Grecia deve finire nelle mani di Cassalia, che dicono sia sotto l’ala protettiva e sostenuto da un alto ufficiale di stanza a Taranto, suo intimo amico“. Chissà se è lo stesso alto ufficiale “avvistato” da militari della Guardia di Finanza con Cassalia e qualcun’altro su uno yacht “privato” la scorsa estate,  e chissà se è lo stesso alto ufficiale che il nostro Direttore ha visto personalmente nelle vie del centro cittadino, salutarsi molto amichevolmente, baciarsi ed abbracciarsi (in compagnia della moglie dell’ufficiale e della figlia) con il Cassalia  ? Anche perchè in tal caso a settembre la “festa” è finita….!

Ma sopratutto sarebbe interessante immaginare cosa avrebbe pensato, e cosa penserà,  il procuratore aggiunto Pietro Argentino  venendo a conoscenza di certe manifestazioni di stretta “amicizia” e frequentazione fra i due ? E cosa direbbero i vertici del Comando Generale romano ?

Concludendo ci sembra scontato che agli uffici comunali e sopratutto all'”assessore-poliziotto” Francesco Cosa non potrà sfuggire un problema che balza agli occhi di chiunque sia capace di leggere bene un bando di gare,  e cioè che la costituenda società”Magna Grecia Società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata” di fatto, non possiede i requisiti di fatturato e di mezzi finanziari, previsti dal Bando comunale, in quanto è stata costituita da appena 2 mesi e con un capitale versato di  appena 2.500 euro sui 10mila euro previsti di capitale sociale, che è appunto peraltro il minimo previsto per Legge !

O forse anche in questo caso, dovrà occuparsene un giorno il pm tarantino Coccioli in servizio alla DDA di Lecce, che conosce molto bene le dinamiche che gravitano intorno agli affari e l’economia tarantina ?

P.S. questo bando di gara, dopo la scadenza originale del 9 marzo 2015,  è stato modificato, ma guarda caso da diversi giorni e cioè da quando abbiamo iniziato a richiedere accesso agli atti dell’ Assessorato, pur ricevendo la collaborazione dell’ Assessore Cosa (e gli va dato atto) è impossibile accedere al sito dell’ albo pretorio del Comune di Taranto e dall’assessorato allo sport  ci mandano link e file che non si aprono.  Che strano….ma non fa nulla. L’inchiesta continua !

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