MENU
31 Luglio 2025 00:31

Un video di un sommergibile della Marina Militare “smaschera” la Ong Open Arms: gli scafisti erano a bordo ?

L' avvocato Giulia Bongiorno difensore del leader della Lega, aveva chiesto di acquisire tutta la documentazione ritenuta "fondamentale" in quanto potrebbe comprovare la presenza a bordo di scafisti.

Nell’udienza del processo Open Arms in corso questa mattina a Palermo nell’ aula bunker, con la presenza di  Matteo Salvini, imputato accusato di avere illegittimamente vietato in quanto allora ministro degli Interni, l’approdo alla nave della ong spagnola e ai profughi presi a bordo, è arrivata oggi una nuova svolta. All’inizio dell’udienza, l’avvocatessa Giulia Bongiorno difensore dell’ex ministro è partita all’attacco: “C’è del materiale importante, adesso depositato dalla procura, che non è stato mai offerto alla valutazione dei giudici che si sono occupati di questo caso . Un video fatto dal sommergibile Venuti e alcuni file audio di intercettazioni che attestano un comportamento anomalo della Open Arms”. Ed a quel punto il processo ha avuto toni particolarmente accesi. “Non siamo stati messi in condizione di difenderci – ha contestato l’avvocatessa Bongiorno – quella documentazione, del primo agosto 2019, risulta spedita alle procure di Roma, Palermo ed Agrigento, ma non venne mai depositata, neanche alla giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato“. Il pubblico ministero Geri Ferrara si è difeso: “Siamo stati noi a depositare nei giorni scorsi il materiale quando ne abbiamo avuto cognizione“.

Il collegio presieduto dal giudice Roberto Murgia dopo essersi ritirato in camera di consiglio ha deciso di acquisire l’attività integrativa d’indagine presentata dai pubblici ministeri Calogero Ferrara e Giorgia Righi. Si tratta di materiale fotografico, video e audio della nave Ong Open Arms realizzato da un sommergibile della Marina militare che riguarda le modalità di soccorso della nave della Ong. L’ avvocato Giulia Bongiorno difensore del leader della Lega, aveva chiesto di acquisire tutta la documentazione ritenuta “fondamentale” in quanto potrebbe comprovare la presenza a bordo di scafisti. Il giudice Murgia tra le altre cose ha disposto di sentire come testi anche il capitano di corvetta Stefano Oliva, comandante del sommergibile “Venuti“, e del capitano Andrea Pellegrino che sulla vicenda produsse una relazione di servizio.

La data è quella dell’1 agosto 2019, con delle riprese effettuate nella zona dove la Ong stava effettuando un intervento su un barcone partito dalla Libia. Si tratta di materiale che non era mai stato messo agli atti e che perfino il Senato non aveva visionato quando fu chiamato a esprimersi sull’eventuale processo a carico di Salvini. L’analisi dei video e degli audio del sottomarino “fa emergere molte anomalie”, ha detto la Bongiorno intervenendo in aula. “Tutto questo materiale in cui viene fotografata la condotta di Open Arms non è mai stato visionato.- ha detto – non sfuggirà al Tribunale la rilevanza. Al ministro Salvini viene contestato di non avere dato il Pos (un porto sicuro ndr) mentre la difesa dice che è stato fatto il legittimo divieto di transito. Finora si è detto che quelle anomalie non c’erano, invece questa documentazione fa emergere quelle anomalie“. 

L’attuale vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si è dichiarato sconcertato. La difesa di Salvini in relazione a questa documentazione, ha rilevato che era stata trasmessa per conoscenza a diverse procure siciliane tra cui Agrigento e Palermo.

Ma il vero “giorno X” del processo Open Arms sarà il prossimo 13 gennaio, quando a Palermo deporranno l’ex premier Giuseppe Conte, l’ex ministro degli Esteri Luigi Di Maio e l’ex titolare del Viminale Luciana Lamorgese.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Bova, le chat con i ricattatori. La Ceretti accusa Corona ma inguaia il suo amico pr
Otto liberi professionisti su dieci non staccano mai dal proprio lavoro durante le vacanze
Inchiesta Milano, gli interrogatori dei sei indagati: da Catella a Tancredi
Chiusa l'inchiesta della Procura di Roma sul caso Sangiuliano. Maria Rosaria Boccia rischia il processo per lesioni, minacce e stalking
Assolto il giudice Umberto Rana del Tribunale Fallimentare di Perugia. Analogo verdetto pronunciato dai giudici fiorentini anche per gli altri sei imputati
Il giallo delle conversazioni di Boeri chat, mail e documenti al setaccio nell' indagine su Milano
Cerca
Archivi
No del Senato alla richiesta di autorizzazione a procedere contro Sangiuliano
Bova, le chat con i ricattatori. La Ceretti accusa Corona ma inguaia il suo amico pr
Tensioni su accordo programma ex Ilva, il sindaco di Taranto Piero Bitetti si dimette
Formula 1, GP Belgio, Vince Piastri davanti a Norris e Leclerc. Rimonta incredibile di Hamilton che finisce al 7° posto
Aperta indagine per la tentata estorsione a Raoul Bova: "È stato ricattato". Si indaga anche per ricettazione degli audio

Cerca nel sito