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6 Maggio 2024 02:12
6 Maggio 2024 02:12

Semaforo verde per realizzare a Bari una base navale della Guardia Costiera ed un porto turistico

Entro il mese di gennaio 2024 sarà pubblicata la gara per la realizzazione dei lavori sulla base della formula dell’appalto integrato ad opera dell’ADSP e la conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2025.

Nella giornata odierna si è svolta presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici l’adunanza per il parere sui lavori di potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto e di realizzazione di nuove banchine in ampliamento del Molo San Cataldo del porto di Bari. Un progetto ch nasce nell’alveo di un accordo che vede una sinergia istituzionale di assoluto valore, in quanto Comune di Bari, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e Guardia Costiera e Regione Puglia hanno condiviso un virtuoso percorso di “buona burocrazia” finalizzato a dare alla Città di Bari un porto destinato al diporto nautico, comprese le navi da diporto di grandi dimensioni ed al contempo la realizzazione della prima base navale della Guardia Costiera italiana.

L’opera cofinanziata con fondi del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per 36 milioni di euro, consentirà alla Guardia Costiera di assolvere al meglio i propri compiti istituzionali in un’area strategica per i rapporti con i Paesi transfrontalieri e per la tutela del basso Adriatico, di particolare valenza ambientale e più in generale contribuire alla sicurezza della navigazione. Entro il mese di gennaio 2024 sarà pubblicata la gara per la realizzazione dei lavori sulla base della formula dell’appalto integrato ad opera dell’ADSP e la conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2025.

Il bacino portuale disporrà di tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri, e piazzali da destinare al comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto. La superficie sarà di 11mila 285 metri quadrati, di cui 60mila 361 costituiranno lo specchio acqueo interno. Bari avrà il suo porto turistico, con la possibilità di fare attraccare anche super yacht da 100 metri di lunghezza.

La conformazione delle banchine determinerà quindi uno spazio che potrà essere trasformato in un porto turistico con posti per 261 imbarcazioni: 59 imbarcazioni fino a 12 metri di lunghezza, 159 imbarcazioni tra i 12 e i 15 metri e 7 mega yacht dai 25 ai 100 metri. Prevista anche la realizzazione di un immobile che fungerà da “yacht club” con sale di accoglienza, bar, ristorazione e servizi igienici. Il porto turistico non rientra nel progetto approvato ieri, ma in una manifestazione d’interesse che l’Autorità portuale pubblicherà subito dopo l’aggiudicazione della gara, per la ricerca di privati. Che non mancheranno.

il sindaco di Bari e presidente nazionale ANCI, Antonio Decaro

“Mi auguro che questo sia il passo in avanti che la città aspettava e che darà un nuovo impulso alle procedure per la realizzazione del porto turistico a Bari – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro -. In questi anni abbiamo provato a comporre un mosaico che rappresentasse una nuova immagine della città. Una città che finalmente può dirsi turistica non solo sulla carta ma con servizi e strutture che in qualche modo favoriscano sia l’arrivo dei turisti sia il lavoro dei tanti operatori del settore della ricettività. Il porto turistico nel molo San Cataldo, in corrispondenza del tratto di costa dove l’amministrazione ha avviato un importante progetto di riqualificazione del lungomare è certamente una parte importante di una strategia più ampia che in questi dieci anni ha già trovato delle risposte positive. Ancora in questi mesi appena trascorsi abbiamo ammirato all’orizzonte yatch e barche di grandi dimensioni che potevano vedere Bari solo di passaggio e solo da lontano perché impossibilitate ad avvicinarsi e tantomeno ad attraccare. Questo non succederà più tra qualche anno quando anche la nostra città avrà un nuovo ormeggio per queste imbarcazioni che potranno vedere Bari da vicino, attraccando nel porto turistico e potendo godere di qualche giorno sulla nostra terra ferma”.

Il presidente dell’ Autorità Portuale Ugo Patroni Griffi

“La polifunzionalità del porto è un obbiettivo condiviso con l’amministrazione comunale, la Regione e la Capitaneria di porto. Con un grande lavoro di squadra siamo riusciti a coniugare l’esigenza di dotare il porto di una e vera e propria base navale della Guardia costiera con l’aspirazione ad ospitare una marina per le imbarcazioni da diporto di stazza maggiore, ivi inclusi i mega yacht che oramai solcano con frequenza il nostro mare.- spiega Ugo Patroni Griffi, presidente dell’ADSP-.  Una situazione di ottimizzazione delle risorse pubbliche e che prelude ad un virtuoso partenariato con i privati per la realizzazione e gestione della nuova darsena diportistica”.

“Questa vicenda è un esempio virtuoso di collaborazione inter-istituzionale che consentirà alla Guardia Costiera italiana di servire le coste ed il mare del Paese con un’infrastruttura logistica e delle unità navali all’avanguardia, in uno scenario mediterraneo sempre più complesso è bisognoso dell’apporto professionale ed efficace di tutti gli attori istituzionali coinvolti” – commenta il Comandante Generale della Guardia Costiera Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

Una bella giornata, poiché il via libera del consiglio superiore dei lavori pubblici consente di avviare immediatamente due importanti opere per il Porto di Bari del futuro. La sinergia istituzionale tra gli attori locali e nazionali consentirà di vivere un mare e un porto più sicuro, più bello e più attrattivo a livello nazionale e internazionale. La presenza e lo sviluppo della Guardia Costiera costituiscono per la Puglia una grande opportunità per un mare ed un territorio di salvaguardia, sicurezza della navigazione e dei cittadini, dell’accoglienza di chi è in difficoltà”, commenta il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

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