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27 Aprile 2024 03:43
27 Aprile 2024 03:43

Il grande abbraccio della gente per Fabrizio Frizzi : “Uno di noi. Portava allegria nelle case”

Numerose le personalità che hanno reso omaggio nella camera ardente di Fabrizio Frizzi. Un vero fiume umano di "amici" dalle 10 del mattino, tutti in coda per Fabrizio, circa 900 ogni ora , che viene calcolato in circa diecimila persone passate nella camera ardente, , tanto da prolungare l'orario di chiusura.

di Federica Gagliardi 

Il profondo cordoglio della gente comune, dei suoi amici, colleghi per la morte di Fabrizio Frizzi, nella triste giornata di ieri, si è manifestato  oggi nella camera ardente allestito presso la sede Rai di viale Mazzini scelta per ospitare l’ ultimo omaggio al presentatore, scomparso all’età di 60 anni. Dalle 10 di questa mattina, nella sala hanno sfilato amici e colleghi, ma è stato impressionante soprattutto il tributo della gente comune, del popolo, a un personaggio televisivo presente e radicato nei  loro cuori.

Una triste sensazione generale di sconforto per aver perso un “vero” amico, una persona semplice ed umile comune, dai modi educati,  sempre sorridente, che emanava un allegria spontanea e contagiosa. Uno stile di vita, dei comportamenti  semplici in linea  a quella umana simpatia ed allegria che lo aveva fatto conoscere ed apprezzare dal grande pubblico sin dal proprio esordii nei programmi pomeridiani televisivi per ragazzi.

le condoglianze del Premier

Un vero fiume umano di “amici” dalle 10 del mattino, tutti in coda per Fabrizio, circa 900 ogni ora , che viene calcolato in circa diecimila persone passate nella camera ardente, , tanto da prolungare l’orario di chiusura. Nella sala ad accogliere le persone più care di Fabrizio Frizzi , sua moglie Carlotta Mantovan  ed il fratello Fabio. Fabrizio non avrebbe potuto riconoscere i volti di tutte quelle persone, molte non le conosceva , ma era consapevole dell’affetto del pubblico televisivo nei suoi confronti  grazie allo schermo televisivo.

Quanto abbiamo visto in queste ore in viale Mazzini  non era un atto di presenza ma bensì un un vero e proprio reciproco saluto sincero  . Dai commenti della gente semplice che si è messa in coda per salutare Fabrizio le frasi più significative: “Era una persona semplice e lo è sempre stato. Ci mancherà la sua semplicità“, “Sorridiamo anche oggi, perché Fabrizio sorrideva sempre e portava così l’allegria nelle nostre case“. 

Significativa ed emozionate  la testimonianza di una grande foto nelle mani di Vincenzo Pellegrini, 48 anni, uno dei 1666 licenziati di Almaviva.  Si è presentato questa mattina alle 6 davanti alla sede Rai di viale Mazzini tenendo fra le mani una grande foto in cui si vedeva lui da bambino accanto a un giovanissimo Fabrizio Frizzi.Era il 1983 – ricorda Vincenzo ai giornalisti  – e Fabrizio era all’inizio della sua carriera. In questa occasione stava premiando noi ragazzini al termine di una manifestazione sportiva svoltasi al San Giuseppe Calasanzio, la stessa scuola che lui aveva frequentato”.

 Sono cresciuto a pane e Frizzi, tra Il barattolo e Tandem – racconta Vincenzo – e non l’ho mai considerato un personaggio famoso, era uno di noi. Oggi qui ci sono tutte queste persone perché lui era esattamente come loro e il testamento che ci ha lasciato è la sua semplicità, la sua spontaneità. In seguito l’ho incrociato più volte, ho partecipato ad alcune sue trasmissioni anche come pubblico e, avendo seguito tutta la sua carriera, posso dire che era rimasto quella che già era nella foto che conservo gelosamente. Una persona semplice e sorridente. Ho iniziato a seguirlo che ero bambino e ho finito oggi che sono un uomo“.

Luca Cordero di Montezemolo

Numerose le personalità che hanno reso omaggio nella camera ardente di Fabrizio Frizzi ,  da Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Fondazione Telethon della quale il conduttore tv scomparso è stato sempre un protagonista di primo piano, se non l'”anima” della campagna,  il Presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni, il comandante generale della Guardia di Finanza Gen. Giorgio Toschi,  il presidente del Coni Giovanni Malagò, il direttore di Repubblica, Mario Calabresi,  i fratelli Beppe e Rosario Fiorello, Flavio Insinna,  Luca Giurato, il direttore del Tg5 Clemente Mimun, il direttore del TgLa7 Enrico Mentana, il sindaco di Bergamo (ex direttore di Canale5) Giorgio Gori, la sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, visibilmente commosso anche il direttore generale della Rai, Mario Orfeo, Roberto Giacchetti, Gianni Letta, Enrico Brignano, Amadeus,  Cristina Parodi, Bruno Vespa, Stefano D’Orazio dei Pooh, Emilio Carelli, Andy Luotto, Riccardo Rossi, Giulio Scarpati, Federico Moccia, Neri Marcorè, Gigi Marzullo, Luca Zingaretti, Veronica Pivetti, Massimo Giletti, Marisa Laurito, Roberto Giachetti, Carla Ruocco, Walter Veltroni, Massimo Giannini, Emanuela Aureli, Alba Parietti, Amedeo Minghi. .

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