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29 Aprile 2024 20:46
29 Aprile 2024 20:46

Valensise, l’ex n.2 del DIS guiderà l’Aisi

Una carriera svolta all'interno dei "servizi" italiani. Fra i primi impegni del nuovo incarico dirigere la gestione della sicurezza del G7 in Puglia

Bruno Valensise, dal 2019 vice direttore del Dis – Dipartimento delle informazioni per la sicurezza struttura allora guidata dal generale della Guardia di Finanza  Gennaro Vecchione, è il nuovo direttore dell’Aisi, l’agenzia dell’intelligence per la sicurezza interna, parte del sistema di informazioni della Repubblica, insieme con l’Aise che invece si occupa della sicurezza esterna attualmente guidata dal generale Giovanni Caravelli, in carica dal 2020. Romano 53 anni, avvocato, tre lauree (Giurisprudenza, Scienze politiche e Scienze economiche e sociali) Valensise è anche dottore di ricerca in Diritto costituzionale ed in possesso di una profonda formazione giuridica, vanta una militanza ventennale nei Servizi, dopo aver lavorato al Sisde, quindi all’Aisi, con incarichi di alto livello fin dal 2004, e aver diretto la Scuola di formazione e l’Ufficio centrale per la Segretezza del Dis guidato dall’ambasciatrice Elisabetta Belloni direttore del DIS che sarà la coordinatrice del G7 che si svolgerà il prossimo mese di giugno in Puglia .

Elisabetta Belloni direttore del DIS-Dipartimento delle informazioni per la sicurezza

Valensise subentra al generale dei Carabinieri Mario Parente, in carica dal 2018, proveniente dalla guida del ROS dei Carabinieri grande esperto di mafia e terrorismo, protagonista di indagini importanti contro gruppi eversivi e legati alla malavita organizza, al quale governi di diverso colore politico hanno rinnovato più volte il mandato proprio per la sua indiscussa affidabilità. Erano moltissimi anni, infatti, che l’Aisi era guidato da un alto ufficiale dell’ Arma, mentre Valensise non viene dai Carabinieri.

Dal 2008 ad oggi, archiviati i primissimi due anni di vita con il prefetto Franco Gabrielli, proveniente dalla Polizia di Stato di cui è stato apprezzato capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Viminale, l’Aisi è stata sempre guidata da generali dell’ Arma dei Carabinieri: dal 2008 al 2012 dal generale Giorgio Piccirillo , dal 2012 al 2016 dal generale Arturo Esposito ed infine dal 2016 a oggi , generale Mario Parente . Ma negli anni, il dualismo “Aisi-Ros” è divenuto sempre più forte ed evidente.

Il neo direttore dell’Aisi, incarico diventerà operativo del prossimo 19 aprile, era in corsa da mesi all’importante incarico assieme all’altro vice direttore dell’Agenzia, il generale dell’Esercito Giuseppe Del Deo, che era già stato negli anni scorsi a capo del Reparto economico finanziario. Alla fine è arrivata scelta e la nomina di Valensise decisa dal presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni dopo aver sentito come previsto dalla legge, il parere del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica.

Di Valensise si ricorda in particolar modo quello che disse nel 2013, quando l’allora direttore Ambasciatore Giampiero Massolo lo aveva individuato per guidare la scuola per formare i futuri 007 italiani. “Sebbene nessuno conosca il futuro – diceva Valensisele scelte richieste dall’attuale congiuntura impongono che di quel futuro si provi a tracciare i confini, specie in campo economico-finanziario. Non si tratta di “divinare” l’imperscrutabile, ma di consentire al decisore politico di assumere le proprie scelte in condizioni di possibile piena conoscenza della realtà ove andranno ad insistere gli effetti dei provvedimenti adottati”.

Gli piacque in quell’occasione citare Churchill, il quale sosteneva che un uomo politico deve possedere soprattutto una qualità, essere cioè in grado “di prevedere ciò che sta per accadere domani, la settimana dopo, il mese successivo e l’anno seguente. E l’abilità di spiegare a posteriori perché non è accaduto nulla di tutto ciò”. I politici in queste sfide strategiche, sono sempre aiutati dai servizi segreti. Ma con l’Aisi ai giorni nostri sarà necessario prevedere ciò che potrebbe accadere anche fra un ora.

Il sottosegretario ai servizi Alfredo Mantovano e la premier Giorgia Meloni

Un peso fondamentale nell’assegnazione del delicato incarico lo avrebbe apportato anche il Quirinale, infatti il direttore Valensise è stato insignito dal Colle di vari riconoscimenti: cavaliere nel 2009, ufficiale nel 2013 e commendatore nel 2017. Fra i primi impegni in agenda compare la gestione della sicurezza del G7 in Puglia ma anche il complicato scenario internazionale con ripercussioni sul fronte interno e la minaccia terroristica. Oltre alle priorità legate al momento nazionale e internazionale, non si esclude che fra gli obiettivi assegnati a Valensise da Palazzo Chigi, possa esserci anche un riorganizzazione dell’Aisi e di altri uffici dei servizi, al quale più volte ha fatto riferimento anche il sen. Alfredo Mantovano autorevole sottosegretario con delega alla Sicurezza della Repubblica ricevuta dalla premier di cui gode della massima fiducia.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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