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27 Aprile 2024 14:18
27 Aprile 2024 14:18

Scontro nel Pd . Mazzarano attacca Decaro sulla contesa sede per l’Autorità portuale

Il capogruppo del Pd alla Regione Puglia, accogliendo l'invito alla riflessione del Ministro Delrio, si scaglia contro il sindaco di Bari: "No ai campanilismi"
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nella foto, Michele Mazzarano (Pd)

La scelta della sede dell’Autorità portuale che il governo Renzi ha individuato in Taranto, viene ancora oggi contestata anche da Bari , e crea un corto circuito interno al Partito democratico in Puglia. Il capogruppo del PD in Regione, il tarantino Michele Mazzarano, attacca intelligentemente , senza mai citarlo, il sindaco di Bari Antonio Decaro che nei giorni scorsi, aveva riferito di aver ricevuto della rassicurazioni dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio sulla la possibilità di ritornare sui suoi passi sulla decisione in merito all’ Autorità Portuale che qualora vera fornirebbe qualche possibilità per Bari. Ma Mazzarano non accetta questo “giochetto” barese e dice: “Il nuovo piano nazionale della Logistica è una buona occasione per rendere semplice, razionale e competitivo il sistema portuale italiano. La scelta di fare di Taranto la sede unica di Autorità portuale in Puglia è una scelta saggia che riconosce la primazia del porto jonico. Apprendere che sono in corso interferenze campanilistiche tendenti a mettere in discussione tali scelte, è sconfortante” aggiungendo “La ‘piastra logistica’ inaugurata mercoledì a Taranto dal ministro Delrio  è l’ennesima dimostrazione di forza e attrazione che rendono il porto jonico ancora più competitivo agli investitori nazionali ed esteri“.

Ma sulla questione tra Bari e Taranto , anche dai banchi dell’opposizione dei Conservatori e Riformisti si battaglia sullo squallido campanilismo.  Secondo l’ on. Di StasoL’auspicio è che il colloquio fra il sindaco di Bari, Antonio Decaro, e il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, sul mantenimento dell’Autorità portuale nel capoluogo pugliese sia stato di natura istituzionale e non di natura politica, fra due esponenti del Partito democratico. La comunità barese merita di conservare l’autorevolezza del suo scalo portuale e, quindi, è auspicabile che in modo sinergico tutte le istituzioni e forze politiche locali si muovano con grande spirito di unità per ottenere un risultato che personalmente, insieme ai colleghi Nuccio Altieri e Benedetto Fucci, stiamo rincorrendo anche alla Camera. Il 18 novembre scorso, proprio al ministro Delrio, abbiamo presentato un’interrogazione nella quale abbiamo sottolineato proprio quelle caratteristiche che oggi il sindaco Decaro ha illustrato al ministro Delrio, a cominciare dall’importanza strategia sul piano geografico e strutturale che il porto di Bari ha rispetto ai Paesi dell’Est, non caso il porto di Bari viene definito la “Porta verso l’Oriente”, proprio per sottolineare quell’essere crocevia non solo di scambi materiali, ma anche di culture e popoli”

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Nello stesso tempo mi preme sottolineare   – aggiunge Di Staso che questa non deve e non può essere una guerra di campanile fra Bari e Taranto, in quest’ultima città è indubbiamente  presente un sistema portuale di grande rilevanza commerciale e industriale. La speranza, visto che la Puglia paga sempre prezzi altissimi sul piano delle Infrastrutture a vantaggio di altre regioni del Nord, è quella che il Governo possa mantenere nella nostra regione, che ha 8oo chilometri di costa, anche due Autorità portuali, chiaramente con funzioni e servizi diversi. Ma per ottenere questo risultato, ribadisco, sinergicamente e trasversalmente dobbiamo tutti impegnarci nella stessa direzione“.

Ma controbatte  il consigliere regionale di Oltre con Fitto, (ora Conservatori e Riformisti) Renato Perrini, anch’egli di origine della provincia tarantina il quale dimentica le affermazioni dei suoi colleghi di partito e strumentalizza il fatto che Delrio e Decaro appartengono al medesimo partito politico. “Fuori le amicizie politiche dalle scelte strategiche della nostra regione . L’Autorità portuale pugliese deve essere Taranto, non per ragioni campanilistiche ma perché è obiettivamente la struttura portuale meglio attrezzata e più tecnologicamente avanzata. L’inaugurazione della ‘piastra logistica’, poi, la rende sicuramente adeguata a essere capofila dei porti pugliesi. Il ministro alle Infrastrutture, Delrio, lo sa e non cambierà idea solo perché a chiederglielo è il suo amico renziano, Decaro. Il deputato martinese GianfrancoChiarelli invece stranamente tace. Nessuna interrogazione parlamentare. Ha forse paura di esporsi ?

Molto più serio il giudizio del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, “Taranto e Bari, facendo parte dello stesso Corridoio della Rete TEN-T, hanno uguali criteri, per cui entrambi i porti hanno titolo di divenire sede di Autorità Portuale. Bisogna solo decidere se vale la pena averne due o solo una. I due porti in ogni caso dovranno lavorare in maniera coordinata , evitando inutili battaglie. Non deve esistere alcun derby tra i due porti. Non credo che la questione sia dirimente, si troverà certamente un accordo. Credo sia più importante concentrare l’attenzione sui clienti dei porti. Tutto il resto conta abbastanza poco“.

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