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16 Aprile 2024 19:40
16 Aprile 2024 19:40

Il M5S smentisce Emiliano e Mazzarano capogruppo Pd alla Regione Puglia

Michele Emiliano e il Consiglio regionale bocciano i tre emendamenti presentati dal capogruppo M5S Laricchia per la riduzione delle indennità da 7.000 a 5.000€, l’obbligo di rendicontazione delle spese e l’abolizione dei vitalizi. Quella strana storia di Michele Macellaro l'addetto stampa del gruppo PD, che era tanto "caro" ad Archinà ed ai Riva (ILVA)

 

Una bocciatura preannunciata nonostante le rassicurazioni di Emiliano la cui azione politica, al netto degli annunci di riduzione delle indennità fatti in campagna elettorale e delle intenzioni di abolire i vitalizi manifestate recentemente, continua a smentire sè stesso alla prova del voto  ancora una volta per tenersi stretta i privilegi, questione questa su cui è intervenuta Antonella Laricchia consigliera regionale del Movimento 5 Stelle , già prima firmataria della proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi che permetterebbe ai pugliesi di risparmiare circa 10 milioni di euro all’anno ricalcolando il “privilegio” degli ex consiglieri secondo il metodo contributivo come qualsiasi cittadino.

 Emiliano continua a mentire: in un tweet o davanti ad una telecamera nazionale si dichiara a favore dell’abolizione dei vitalizi e per il loro ricalcolo con il metodo contributivo. Ma quando il Movimento 5 Stelle gli dà, per l’ennesima volta, la possibilità di tradurre infatti le sue parole, vota contro ed affossa l’emendamento che avrebbe permesso da subito di ristabilire questa norma di equità. Idem dicasi per la riduzione degli stipendi dei Consiglieri Regionali e l’obbligo di rendicontazione dei rimborsi spese mensili.”

“Altro che magistrato prestato alla politica, vista l’onestà intellettuale sembra che Emiliano sia piuttosto un politico passato per caso dalla magistratura. Oggi i pugliesi e gli Italiani si sono resi conto di quale sia il vero volto di questo Governatore e non lo votino mai più. Con lui al Governo, la Puglia non cambierà mai.

La consigliera grillina replica poi al capogruppo PD Michele Mazzarano che  aveva diffuso una nota sostenendo che “il Consiglio regionale avrebbe già abolito i vitalizi” ma per il M5S  “Michele Mazzarano vuole ingannare ancora una volta i pugliesi giocando con le parole di un titolo che peró non smentisce i numeri. I vitalizi degli ex consiglieri che costano ancora oggi 15 milioni di euro all’anno in realtà non sono mai stati aboliti. Per chi era Consigliere fino alla scorsa legislatura, rimane il vecchio vitalizio, l’antico privilegio degli 8000 euro all’anno per dieci anni di lavoro. Sono stati invece solo ridotti e neanche sufficientemente a rendere le pensioni dei Consiglieri pari a quello dei cittadini normali, i vitalizi dei consiglieri da questa legislatura in poi”

“Infatti, oggi un Consigliere che aderisce al vitalizio e “lavora” per soli dieci anni – continua la Laricchia – se anche passasse tutto il resto della sua vita seduto sul divano, ha diritto a una pensione di 1200 euro a partire dai 60 anni. Un qualsiasi altro cittadino con lo stesso stipendio e per gli stessi anni di lavoro avrebbe diritto alla pensione sociale, che è poco più di un terzo di quella cifra. Per questo, il Consiglio Regionale continua a spendere 15 milioni di euro all’anno, perchè nessuno fino ad ora ha mai presentato una proposta di legge come la nostra che riporta equità tra le pensioni dei politici e quelli dei cittadini”

E la Laricchia conclude:  “Mazzarano ed Emiliano la smettano una buona volta di mentire ai pugliesi.”. Infatti non a caso secondo i magistrati Mazzarano ha una propensione alla bugia, ed è per questo che era stato rinviato a giudizio per due procedimenti (uno per “finanziamento illecito ai partiti” ed un altro per “millantato credito“), salvandosi grazie alla prescizione. Mazzarano a suo tempo dichiarò “Dopo due anni di indagini e altrettanti di udienza preliminare – spiega Mazzaranofinalmente un giudice di merito potrà raccogliere la prove che confermeranno la mia correttezza e la mia totale innocenza. Rimane l’agonia mia e delle persone a me più care per questi lunghi cinque anni di vera e propria via crucis. Quando la giustizia agisce così, rovina la vita delle persone oneste“.

Ma il capogruppo Pd Mazzarano non ha avuto il coraggio e l’onesta intellettuale-politica di rinunciare alla prescrizione dei reati e sottoporsi a processo. Scelte che fanno la differenza fra una persona trasparente ed un politicante. Non è un caso che abbia scelto come addetto stampa Michele Mascellaro intercettato a suo tempo quando dirigeva il quotidiano tarantino “Taranto Buona Sera” (di cui risulta ancora dipendente mentre incassa soldi pubblici dal Gruppo PD alla Regione Puglia) nel silenzio dell’ Assostampa  di Puglia e dell’ Ordine dei Giornalisti di Puglia, nonostante sia ancora in piedi un procedimento deontologico nei confronti di Mascellaro per quando prendeva istruzioni (soltanto ?) da Girolamo Archinà il grande corruttore dell’ ILVA gestione Riva.

Chissà cosa ne pensa l’ex-magistrato Emiliano….. ?

 

 

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