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20 Aprile 2024 03:29
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Il Csm sceglie Salvato alla Procura generale della Cassazione. Ma blocca la libera informazione…

Se il Csm ed il Capo dello Stato parlano di trasparenza, di legalità, come mai non viene ancora concessa l'autorizzazione (richiesta da mesi) al nostro giornale di trasmettere in diretta streaming le udienze del plenum e della "disciplinare" che peraltro sono entrambe udienze pubbliche ? Paura forse che la gente veda realmente cosa accade durante le sedute del Consiglio Superiore della Magistratura ?

La scelta del plenum del Consiglio Superiore della Magistratura è arrivata dopo un’ora di discussione alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ritualmente si è astenuto dal voto ed alla fine delle dichiarazioni di voto dei consiglieri laici e togati di Palazzo dei Marescialli , Luigi Salvato è stato nominato nuovo procuratore generale della Corte di Cassazione, eletto con con 17 voti, contro gli otto raccolti dal procuratore generale di Napoli Luigi Riello, che era sostenuto dai togati di Magistratura Indipendente, da Nino Di Matteo, dai laici di Forza Italia e da Emanuele Basile della Lega.

Luigi Salvato magistrato dal 1980, è stato giudice al Tribunale di Lagonegro e di Santa Maria Capua Vetere, e dal 1988 a Napoli. Nel 1995 è stato scelto come componente dell’Ufficio Studi del Consiglio superiore della magistratura, dove è tornato nel 2004 per alcuni mesi nel ruolo di segretario generale, nel 1997 assistente di studio alla Corte Costituzionale. Dal 2002 è approdato alla Corte di Cassazione come magistrato addetto all’Ufficio del Massimario, poi consigliere, sostituto procuratore generale, avvocato generale e infine, dal 2020 al prossimo 1 luglio, procuratore generale aggiunto.

la Suprema Corte di Cassazione

La nomina di Salvato attuale procuratore aggiunto al Palazzaccio è di fatto un segnale di continuità con l’era di Giovanni Salvi, che andrà in pensione il prossimo 9 luglio. In aula nessuna polemica, finalmente nessuna rievocazione delle famigerate chat di Palamara che con questa nomina escono di scena definitivamente. Non poteva però mancare una punzecchiatura da parte del consigliere Giuseppe Cascini, della corrente “sinistrorsa” di Area, che prima di dichiarare il proprio voto per Salvato ha voluto ringraziare Salvi “che nel corso del suo mandato ha dovuto affrontare uno dei passaggi più difficili, se non il più difficile, della magistratura. Non sono sempre stato d’accordo con le sue decisioni, ma è doveroso riconoscere il contributo da lui offerto per recuperare la credibilità e l’autorevolezza della nostra istituzione“.

Ed è stato su questo punto che Cascini ha espresso la propria “personale vicinanza per gli indecorosi attacchi sul piano personale, provenienti da chi, all’interno e all’esterno della magistratura, ha pensato di cogliere al balzo lo scandalo del 2019 per regolare i conti“. Il riferimento è senz’altro al suo ruolo di titolare dell’azione disciplinare, che in occasione del caso Palamara ha portato a non poche polemiche, anche in relazione alle linee guida sulla valutazione delle chat, che hanno escluso l’autopromozione dagli illeciti. Solo che Cascini ha dimenticato che nelle “chat” c’era anche lui che chiedeva a Palamara piaceri ed agevolazioni per i suoi familiari.

Polemiche culminate anche in un esposto per “rifiuto d’atti di ufficio” presentato nei suoi confronti da Rosario Russo, ex sostituto pg presso la Suprema Corte, come ricorda il quotidiano Il Dubbio, che contesta all’attuale procuratore generale Giovanni Salvi il mancato avvio di azioni disciplinari nei confronti del giudice del Tribunale di Crotone Massimo Forciniti, componente del Csm nel periodo in cui in consiglio vi era anche Luca Palamara. “Ma della resa dei conti”, ha aggiunto Cascini, si trova traccia anche “nel dibattito sui referendum e sulla riforma e nelle decisioni approvate“. Un riferimento chiaramente rivolto alla recente approvazione della riforma del Csm, che è stata bocciata sonoramente da Palazzo dei Marescialli e definita dai magistrati dell’ Anm una vendetta contro la magistratura. Una “risposta” a queste accuse è arrivata indirettamente al termine della discussione, quando il presidente Mattarella ha ricordato al Csm il suo ruolo fondamentale, proprio in relazione alle norme approvate dal Parlamento.

Cascini inoltre ha anche espresso rammarico per “l’incapacità della V Commissione di pervenire a scelte unitarie. Eppure in questo caso ve ne erano tutti i presupposti“, essendo Salvato in possesso di tutti gli indicatori speciali previsti dagli articoli 22 e 34 del Testo unico sulla dirigenza giudiziaria. “Mi pare difficile comprendere come si possa propendere per un altro candidato – ha concluso -. Non ho compreso le ragioni di tale proposta. Peccato. Vorrei dire sarà per la prossima volta, ma temo che per noi il tempo delle occasioni sia finito oggi”.

Cascini deve aver dimenticato una inchiesta della Procura di Brescia che riguardava le schifezze che sono stati combinate dai magistrati della procura di Milano , e probabilmente non solo da loro, sui famosi interrogatori dell’avvocato-faccendiere Amara che denunciava l’esistenza di una certa Loggia Ungheria, che sarebbe stata (o forse ancora sarebbe) al comando del “sistema Giustizia”. Quando i magistrati di Brescia hanno provato a cercare di conoscere alcuni scambi di messaggi che ci sarebbero stati tra il procuratore di Milano Greco e il Procuratore generale della Cassazione Salvi.

 il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi

Per accertare come erano andate le cose I magistrati di Brescia  hanno chiesto di poter controllare i cellulari di Salvi Greco a cui hanno chiesto a Greco di consegnare il suo cellulare, avendo come risposta “No, l’ho perduto”. Allora hanno cercato tracce degli scambi di messaggi anche sul cellulare di Salvi, e come per incanto anche Salvi purtroppo aveva perduto…. il cellulare. E allora niente. Su questo punto, indagini chiuse. Che distratti questi magistrati…Dopo anni a discutere sulla liceità dei sistemi di spionaggio dei cellulari e sulla divulgazione delle conversazioni, è stata trovata la soluzione: basta dire che si è perso il telefono. Basta dire che è stato smarrito e tutto sarà perdonato, nulla sarà reso noto.

In realtà sarebbe bastato richiedere non solo i tabulati telefonici dai gestori telefonici, e farsi avere dai gestori telefonici, una nuova sim delle due utenze telefoniche (di Greco e Salvi) inserirle in due telefoni e scaricare il backup (la memoria salvata nei server) di Whatsapp. Ed il problema dei telefoni smarriti sarebbe stato risolto. Ma come si suol dire “cane non morde cane”

Il Capo dello Stato intervenendo a Palazzo dei Marescialli ha sottolineato che “saranno mesi di lavoro intenso, nel corso dei quali continuerò a seguire con attenzione e con rispetto per il suo ruolo l’attività consiliare“, ed espresso l’auspicio che il Csm “continui a svolgere le sue funzioni assicurando tempestività e la doverosa trasparenza delle sue decisioni nell’ultimo tratto di questo quadriennio” ricordando che “sarà chiamato nei prossimi mesi a fornire il suo essenziale contributo all’attuazione della riforma ordinamentale approvata dal Parlamento nei giorni scorsi“.

Mattarella chiudendo i lavori del plenum del Csm ha affermatoSono certo che il procuratore Salvato saprà assicurare una guida efficace della Procura generale alla luce delle sue comprovate qualità professionali e della sua capacità organizzativa, aspetti messi in evidenza nella delibera appena approvata. Nella stessa misura saprà certamente fornire un contributo significativo ai lavori di questo consiglio“, per poi ringraziare… Salvi “per l’attività svolta nell’arco di tutta la sua eccellente carriera in magistratura, particolarmente nel ruolo così impegnativo attualmente rivestito. Ha assunto questo incarico in uno dei periodi più difficili della storia della nostra magistratura, assicurando una gestione equilibrata e autorevole nei diversi ambiti di competenza del suo ufficio, sulla base di una lettura puntuale della realtà e delle norme, ha dimostrato autentica autonomia, ponendo il massimo impegno a tutela del valore costituzionale dell’esercizio della giurisdizione e della sua irrinunciabile indipendenza. Gli rinnovo un saluto riconoscente e un augurio per il futuro” ha concluso Mattarella.

Se il Csm ed il Capo dello Stato parlano di trasparenza, di legalità, come mai non viene ancora concessa l’autorizzazione (richiesta da mesi) al nostro giornale di trasmettere in diretta streaming le udienze del plenum e della “disciplinare” che peraltro sono entrambe udienze pubbliche ? Paura forse che la gente veda realmente cosa accade durante le sedute del Consiglio Superiore della Magistratura ? Ma questi signori che hanno il titolo di magistrati hanno mai letto l’articolo 21 della Costituzione ? E la chiamano anche giustizia….. !

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