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28 Aprile 2024 17:40
28 Aprile 2024 17:40

Il commovente ricordo di Giorgia Meloni al funerale in memoria di Andrea Augello

"Quando arriveranno gli anni difficili ricordiamoci di questo riscatto”, dice Meloni citando Augello, “un testamento alla nostra schiena dritta. Io non dirò cose patetiche, perché Andrea non lo avrebbe sopportato. Oggi abbiamo davanti progetti che Andrea non ha potuto realizzare e che forse sono a portata, ad Andrea dico che ci saremo come ci sei stato tu, e noi useremo le stesse parole che hai usato per Tony (il fratello del senatore venuto a mancare diversi anni fa, ndr): c’era una volta mio fratello”, ha concluso Giorgia Meloni sollevando un caldo e lunghissimo applauso dei presenti

La chiesa gremita per l’ultimo saluto ad Andrea Augello, senatore di Fratelli d’Italia, scomparso a 62 anni lo scorso 28 aprile. Molti gli esponenti delle istituzioni e del mondo della politica che hanno dato l’ultimo commosso saluto a Roma nella basilica Santa Maria in Ara Coeli. Tra questi, il presidente del Senato, Ignazio La Russa; il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida; il ministro per lo Sport, Andrea Abodi; il ministro per gli Affari Regionali, Raffaele Fitto; la ministra per la Famiglia, Eugenia Roccella; il Viceministro dell’Economia, Maurizio Lei; il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca; il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Erano presenti numerosi esponenti di Fratelli d’Italia, tra questi, il capogruppo alla Camera, Tommaso Foti; il capogruppo al Senato di FdI, Lucio Malan; il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli; il responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, i sottosegretari di Palazzo Chigi Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari , il governatore abruzzese Marco Marsilio, la sottosegretaria Isabella Rauti, Francesco Storace e Gianni Alemanno, il neo presidente del Cnel Renato Brunetta insieme a tantissimi parlamentari e assessori e consiglieri comunali. Di oggi e di ieri.

Andrea Augello, storico esponente della destra romana, è entrati per la prima volta in Parlamento nel 2006, venne riconfermato in Senato alle elezioni politiche del 2009. Dopo la storica rottura tra Gianfranco Fini e Silvio Berlusconi, Augello decise di restare nel PDL e nel 2010 viene nominato sottosegretario alla Pubblica Amministrazione. Nel 2013, aderisce al Nuovo Centrodestra guidato da Angelino Alfano che poco dopo abbandonerà. Nel 2018 aderisce a Fratelli d’Italia e viene candidato, per poi essere rieletto in Senato, lo scorso 25 settembre in occasione delle elezioni politiche anticipate

Commuovente il ricordo a sua volta commosso del premier Giorgia Meloni ai funerali del senatore Andrea Augello storico esponente di destra e Fdi , il quale aveva voluto che fosse proprio lei, insieme a Goffredo Bettini del Pd, “avversario politico di una vita” a ricordarlo nel giorno del suo funerale. Non è una cosa facile quella che Andrea ha voluto facessi ha esordito Meloni nella Basilica di Santa Maria in Ara CoeliNon solo perché gli volevo sinceramente bene, ma perché È difficile parlare al funerale di una persona che viveva come una responsabilità il suo essere al mondo. Credo che questa sia la cosa che più ha sofferto. Non il dolore, non la malattia ma il senso di responsabilità verso le persone che amava e per le quali era un punto di riferimento. Diceva che la malattia era un tradimento verso le sue figlie. Ma chi sapeva che tipo di padre era non lo può considerare un traditore“, il discorso commosso del presidente del Consiglio, interrotto più volte dalle lacrime “è difficile parlare al funerale di una persona che viveva come una responsabilità il suo essere al mondo. Ecco, credo che questa è la cosa che più ha sofferto. Non il dolore, non la malattia ma il senso di responsabilità verso le persone che amava e per le quali era un punto di riferimento”

Quel che non sopportava, era di non poter fisicamente camminare a testa alta e combattere in prima linea, come ha sempre fatto – ha continuato la Meloni – Era un uomo coraggioso, spavaldo… Di quella spavalderia guascona che riesce a strapparti un sorriso anche da avversario. E averlo avversario non era una buona notizia”, anche se, pur giocando dall’altra parte del campo, “era capace di un’umanità straordinaria, di quell’ironia che appartiene solo alle persone intelligenti. Sapeva ridere e far ridere di tutto. Ricordo quando venne a dirmi del suo male, pensavo dovesse dirmi qualcosa sul prossimo appuntamento elettorale e io gli dissi: ‘dimmi Andrea, ho solo 20 minuti. Lui mi guarda e senza muovere un muscolo mi dice ‘sto morendo’. Mi dice quel che sta succedendo e io non riesco a dire niente. Allora lui mi dice: ‘dai, Giorgia, non fare così, pensa a me che devo dirti che devo morire in 20 minuti…’”, ricorda Meloni in lacrime, strappando un sorriso commosso della Chiesa gremita di persone e autorità.

La premier prosegue visibilmente commossa, come lo stesso Bettini che ha preso la parola subito prima di lei. Si sofferma ancora sull’ironia di Augello, uno dei suoi tratti distintivi. “In questi due anni di malattia – ricorda ancora – lo invitarono a consultare la psicologa del reparto, lui rispose: ‘se vuole ci parlo, ma non penso di avere le competenze necessarie ad aiutare questa signora’. Andrea era così, ma è stata questa sicurezza così ferma a renderlo un punto di riferimento per tutti. Sapevi di poterci contare, io conservo ancora i messaggi di qualche giorno fa pieni di consigli, di spunti, di intuizioni”.

Giorgia Meloni ha ricordato l’unica preoccupazione del senatore di Fdi perla sua famiglia e soprattutto le sue figlie, la cosa che in assoluto amava di più. Viveva la malattia come un tradimento nei loro confronti, ma io penso fermamente che mai chi ha avuto un padre così potrà considerarlo un traditore”. La premier ha ricorda il suo ultimo intervento pubblico, a sostegno della candidatura alla Regione Lazio di sua moglie Roberta Angelilli, in cui, ricordando gli anni di dura lotta politica, Augello ha parlato di questi come degli “anni del nostro riscatto. Quando arriveranno gli anni difficili ricordiamoci di questo riscatto”, dice Meloni citando Augello, “un testamento alla nostra schiena dritta. Io non dirò cose patetiche, perché Andrea non lo avrebbe sopportato. Oggi abbiamo davanti progetti che Andrea non ha potuto realizzare e che forse sono a portata, ad Andrea dico che ci saremo come ci sei stato tu, e noi useremo le stesse parole che hai usato per Tony (il fratello del senatore venuto a mancare diversi anni fa, ndr): c’era una volta mio fratello”, ha concluso Giorgia Meloni sollevando un caldo e lunghissimo applauso dei presenti, che accompagnerà il feretro avvolto nel tricolore e coperto di rose rosse del senatore di Fratelli d’Italia nel suo ultimo viaggio verso il cimitero del Verano di Roma.

Bettini, nel suo lungo intervento, ricco di aneddoti e citazioni, ha richiamato anche il gioco degli scacchi. “Andrea – ha detto – era un dirigente forte, che ha sempre lottato per le sue idee”, con il quale “abbiamo incrociato spade e cuori. Ora, riposte le spade, è rimasto solo il mio affetto vivo e la mancanza di un’amicizia autentica”, ha detto l’esponente Pd visibilmente commosso. “Siamo stati avversari e amici”, nel segno di una “lealtà che non è mai venuta meno” e che è stata sugellata anche da un vero e proprio “patto di lealtà”, che Augello gli propose contro “gli aspetti subdoli, volgari, maligni della politica”.

Eccolo il messaggio di Andrea Augello passato attraverso Bettini: il richiamo a vivere la politica come campo dell’onore, dell’intelligenza, della curiosità e del rispetto anche per l’altro da sé. “Andrea sapeva che fuori le mura della politica c’è un magma incandescente che spetta a ciascuno saper governare”, ha detto Bettini, sottolineando che “io oggi parlo di amicizia, perché gli amici si appartengono e si attraversano, Andrea è stato un combattente, energico e intransigente”.Con Andrea abbiamo condiviso tutto, politica famiglia, figli, abbiamo parlato tanto di filosofia e poesia. L’ultima volta mi ha parlato della sua malattia, come di un segreto, ma con un distacco quasi disincantato, con l’unica preoccupazione che i suoi cari avessero il tempo di abituarsi al suo destino”. È andato avanti senza mai rinunciare al “fare, che è onorare la vita mentre essa scorre”. Nonostante l’incedere del male “Giorgia Meloni lo ha voluto al Senato, segno di sensibilità, ma anche di stima”. Poi Bettini ha concluso con un ricordo dell’ultimo incontro, “in una bella giornata di sole, con un caffè al tavolino, al termine del quale mi strinse la mano con affetto”.

Al termine della celebrazione funebre, alla quale hanno preso parte i più alti rappresentanti del mondo politico, Meloni ha accompagnato il feretro al carro funebre, celando il proprio sguardo commosso dietro un paio di occhiali scuri. Poi, rimanendo in disparte quasi a volersi confondere tra la folla dei convenuti, si è unita al lungo appluso che ha salutato la bara al termine del rito. La leader di Fratelli d’Italia ha infine ricordato il compianto senatore come “un punto di riferimento che era e che sarà sempre per tanta, tantissima gente“. “Sapevi che potevi contare su di lui, sapevi che ci sarebbe stato sempre, ci abbiamo potuto contare fino alla fine“, ha concluso.

“Voglio ringraziarvi per la straordinaria partecipazione, per l’affetto, la commozione, l’amore e la vicinanza di oggi e di questi giorni” ha affermato Roberta Angelilli, moglie del senatore, nonché vicepresidente della Regione Lazio, ringraziando i presenti al funerale “Andrea voleva che vi trasmettessi tre parole: forza, coraggio e onore”, ha raccontato. “La forza di fare grandi cose, delle idee, dei valori, delle grandi visioni. Il coraggio di gettare il cuore oltre l’ostacolo, di credere anche quando le cose sono difficili. Ma prima di tutto l’onore, che è sincerità, onestà, integrità. Queste tre parole io oggi ve le consegno. Andrea – ha concluso Angelilliera un grande uomo e non solo un grande combattente, e in questi due anni di malattia è stato un esempio. Andrea rimarrà per sempre”.

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