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27 Aprile 2024 07:48
27 Aprile 2024 07:48

Giochi del Mediterraneo, legittima la nomina del commissario Ferrarese ma sulle opere necessaria l’intesa con la Regione Puglia

La Corte Costituzionale ha deciso sul ricorso presentato dal governatore pugliese Emiliano Il verdetto non mette in discussione in alcun punto la manifestazione
di Valentina Rito

La Corte costituzionale, con la sentenza n. 31 del 2024, depositata oggi, ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 33 comma 5-ter, lettera b), del decreto-legge n. 13 del 2023, nella parte in cui non richiede l’acquisizione dell’intesa della Regione Puglia ai fini dell’adozione dei decreti interministeriali di approvazione del programma delle opere infrastrutturali occorrenti per lo svolgimento della XX edizione dei Giochi del Mediterraneo, in programma a Taranto nel 2026.

La Corte Costituzionale

La Corte ha, invece, dichiarato non fondate le questioni di legittimità costituzionale dell’art. 33, comma 5-ter, lettera a), numero 2), del decreto legge n. 13 del 2023, che, al fine di assicurare la tempestiva realizzazione degli interventi necessari allo svolgimento dei Giochi, ha previsto la nomina, di un commissario straordinario, con il compito di predisporre il suddetto programma delle opere infrastruttura, sentito, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il quale peraltro si era astenuto solo sulla nomina dell’ex parlamentare Pd Michele Pelillo in rappresentanza del Comune di Taranto.

È quindi costituzionalmente legittima la nomina da parte del Governo di un commissario ( nella persona del dr. Massimo Ferrarese) per i Giochi del Mediterraneo , la cui ventesima edizione è in programma a Taranto nel 2026. Non lo è, invece, la parte del decreto legge che, oltre a disporre la nomina del commissario, salta il passaggio dell’intesa tra Governo e Regione Puglia circa le opere da prevedere e finanziare. Così ha deciso la Corte Costituzionale, in merito ad un ricorso presentato dalla Regione Puglia, con una sentenza emessa lo scorso 23 gennaio (presidente Augusto Antonio Barbera, giudice redattore Marco D’Alberti) e depositata ieri in Cancelleria.

pronuncia-Consulta_GdM

Il governatore pugliese Emiliano aveva annunciato ai primi di maggio l’impugnazione alla Consulta sostenendo che l’atto del Governo era “lesivo delle prerogative della Regione Puglia“, in quanto “non adeguatamente coinvolta nella procedura di nomina del commissario straordinario”. Così è nato il primo momento di un lungo acceso scontro politico tra il governatore Emiliano ed il ministro Fitto, a cui ha fatto seguito qualche mese fa la costituzione di un nuovo comitato dei Giochi dove Governo, Coni e commissario di Governo sono maggioranza giustamente in consderazione della circiostanza che al momento il 99% dei fondi sono stanziati dal Governo che ha raddoppiato l’entita del proprio finanziamento arrivato ad oltre 270 milioni di euro.

E’ bene ricordare infatti che nel masterplan eleborato precedente Comitato Organizzatore presieduto da Rinaldo Melucci sindaco del Comune di Taranto, affiancato dal direttore generale l’ing. Elio Sannicandro (già direttore generale dell’ ASSET agenzia della Regione Puglia) recentemente interdetto dalla Procura di Bari, decisione confermata proprio ieri dal Tribunale del Riesame, era previsto un intervento finanziario di 150 milioni di euro, da parte della Regione Puglia (che ad oggi ha erogato solo 900 mila euro, (300 mila per anno in un triennio) mentre da parte dei Comuni che partecipano alla manifestazione non si è visto un solo euro, così come non è arrivato un solo euro dei 50 milioni previsti ed attesi da millantati “sponsor”. Gli unici soldi “veri” arrivati a quel comitato sono stati 1milione e 500 mila euro per anno erogati dal CONI (e quindi fondi governativi) per un totale di 4milioni e mezzo. Le cui rimanenze di circa un milione e mezzo in cassa del disciolto comitato organizzatore iniziale, Melucci ed Emiliano vorrebbero destinare alla società sportiva del Taranto Calcio militante in Lega Pro come “risarcimento” per l’inagibilità per i prossimi due anni dello stadio Jacovone che verrà ristruttiurato completamente a partire dal prossimo giugno per essere disponibile in concomitanza con l’apertura dei Giochi del Mediterraneo. In realtà quei soldi, per evitare problemi con la Corte dei Conti andrebbero restituiti all’ ente erogante cioè al CONI.

I commenti della politica

Secondo Il ministro Raffaele Fitto (Fratelli d’ Italia):Ci sono due modi per commentare le sentenze: leggere in modo superficiale con l’intento di fare polemica politica, oppure leggerle con attenzione e per intero. È evidente che per il rispetto istituzionale che ho nei confronti della Corte Costituzionale ho letto con molta attenzione e più volte la sentenza prima di commentarla”. In relazione all’intesa con la Regione Puglia ai fini dell’adozione dei decreti interministeriali di approvazione del programma delle opere infrastrutturali occorrenti per lo svolgimento dei Giochi, il ministro Fitto evidenzia che la Corte costituzionale ha sottolineato che tale intesa è comunque superabile dal Governo qualora non fosse possibile raggiungerla all’esito delle trattative. Il Governo sta lavorando per garantire il successo dei Giochi del Mediterraneo a Taranto, nel 2026, in collaborazione con tutte le istituzioni e quindi anche con la Regione Puglia, che come membro del Nuovo Comitato Organizzatore dei Giochi ha già preso atto del programma delle opere da realizzare, presentato dal Commissario a novembre scorso. Continueremo a lavorare con tutte le istituzioni coinvolte, anche per la celere adozione del decreto di approvazione del programma delle opere infrastrutturali occorrenti. Il confronto è e rimarrà costante“.

Michele Emiliano a sua volte ha dichiarato che la Corte Costituzionale ha rimediato alla prepotenza del Governo nei confronti della Puglia. Adesso il Governo dovrà rinegoziare con la Regione tutte le opere del masterplan. Le tesi del Governo sono state puntualmente confutate e destituite di fondamento dalla Corte costituzionale. Il giudice delle leggi ha ravvisato la lesione delle competenza legislativa concorrente e residuale della Regione Puglia. Pertanto, l’approvazione degli interventi e delle opere infrastrutturali per i Giochi del Mediterraneo, deve essere preceduta dall’intesa con la Regione nel rispetto del principio di leale collaborazione tra le istituzioni“.

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