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24 Luglio 2025 04:33

Emiliano si auto-nomina nel Consiglio della Fondazione Petruzzelli. L’ Anac apre istruttoria

La Fondazione gestisce tutti i poteri di nomina e revoca delle figure apicali, di approvazione dei bilanci e di redazione e modifica dello statuto e dei regolamenti anche del Teatro. La nomina è stata firmata dal vicepresidente

L’Anac, a quanto riferisce l’ agenzia Adnkronos, ha aperto un’istruttoria sull’atto con il quale Michele Emiliano presidente della Regione Puglia, di fatto ha nominato se stesso nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Lirico-Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, a cui spettano penetranti poteri di governo e controllo dell’istituzione, nonché tutti i poteri di nomina e revoca delle figure apicali, di approvazione dei bilanci e di redazione e modifica dello statuto e dei regolamenti. Lo Statuto stabilisce infatti che “un componente del Consiglio è nominato dal presidente della Regione Puglia”. La nomina è stata formalizzata con decreto del presidente della Giunta Regionale n. 365 del 26 giugno 2025.

L’Anac ha avviato un’istruttoria ulla vicenda esaminando con attenzione particolare all’eventuale presenza di profili di incompatibilità/inconferibilità ai sensi del citato decreto legislativo n. 39/2013. L’esito dell’istruttoria potrebbe generare delle problematiche significative per la governance della Fondazione ma anche per la credibilità istituzionale del presidente Emiliano.

La decisione della Regione Puglia ha sollevato infatti molti interrogativi sopratutto alla base dell’articolo 16 comma 2 dello Statuto della Fondazione Petruzzelli, fondazione di diritto privato, che attribuisce la competenza della nomina, non genericamente alla Regione Puglia, la quale finanzia le attività della Fondazione con un contributo di tre milioni di euro l’anno, ma direttamente in capo al Presidente; e così facendo il Presidente finirebbe per rivestire contemporaneamente il doppio ruolo di soggetto che ha decretato la nomina e di nominato.

Ma i dubbi riguardano anche il mancato rispetto oggettivo di un’altra disposizione statutaria secondo la quale “i componenti del Consiglio di Indirizzo esercitano in piena autonomia le loro funzioni e rispondono soltanto nei confronti della Fondazione dell’esercizio delle medesime; essi non rappresentano i soggetti pubblici o privati che li hanno designati o nominati, né ad essi rispondono”. Quanto avviene al Petruzzelli di Bari sembrerebbe non risultaer avere precedenti analoghi nelle Fondazioni Liriche italiane.

Ulteriore elemento di osservazione è la firma del decreto di nomina, apposta dal Vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, e non direttamente dal Presidente Emiliano, così come disposto dallo Statuto. Un palese tentativo imbarazzante di superare potenziali criticità legate all’auto-nomina, ponendo interrogativi sulla piena validità dell’atto.

Il ministero della Cultura chiede chiarimenti

Dalla direzione generale spettacolo del ministero della Cultura in relazione alla nomina da parte della Regione Puglia del presidente della giunta, Michele Emiliano, come componente del consiglio di indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, sono stati dei chiarimenti e la verifica sull’assenza di “eventuali profili di incompatibilità e inconferibilità dell’incarico”. La lettera è stata inviata il 16 luglio scorso chiedendo approfondimenti al presidente della Fondazione, che per legge è Vito Leccese attuale sindaco di Bari, responsabile anticorruzione e direttore del dipartimento turismo e cultura della Regione Puglia, ed all’Anac .

Per la Regione Puglia è tutto regolare

Il segretario generale della presidenza della Regione Puglia, Roberto Venneri, attraverso una nota in cui esamina da un punto di vista normativo la nomina del governatore Michele Emiliano nel consiglio di indirizzo della Fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, è stata fatta dal vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, e ratificata con decreto dallo stesso Emiliano sostiene che non ci sarebbero irregolarità e si tratterebbe di una nomina temporanea.

“Il presidente Emiliano già nei giorni scorsi aveva spiegato che questa nomina a titolo gratuito è temporanea, arrivando a pochi mesi dalla scadenza del mandato” scrive Venneri nella nota ed aggiunge . “questo per consentire al suo successore di nominare liberamente chi riterrà senza bloccare quel ruolo per i prossimi cinque anni”. Venneri evidenzia che “il ministero ha chiesto alla Fondazione di approfondire, anche per il tramite dell’organismo di vigilanza interno, gli elementi relativi all’assenza di eventuali profili di incompatibilità/inconferibilità alla luce del d.lgs. 39/2013. La comunicazione è stata trasmessa anche all’Anac per eventuali valutazioni di competenza ed al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e Trasparenza (Rpct) della Regione Puglia, per le verifiche in merito a eventuali profili di conflitto di interesse“.

“In merito all’applicazione degli articoli 7 e 13 del d.lgs. 39 – aggiunge Venneri nella sua nota – si fa rilevare la non applicazione al caso di specie. Infatti, ai sensi dell’art. 7, ‘a coloro che nei due anni precedenti siano stati componenti della giunta o del consiglio della regione che conferisce l’incarico (…) non possono essere conferiti (…) gli incarichi di amministratore di ente di diritto privato in controllo pubblico di livello regionalè. Ai sensi dell’art. 13, ‘gli incarichi di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili (…) con la carica di componente della giunta o del consiglio della regione interessatà. Ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera l) del d.lgs. 39 per ‘incarichi di amministratore di enti pubblici e privati in controllo pubblico» si intendono gli incarichi di presidente con deleghe gestionali dirette, amministratore delegato e assimilabili…” – aggiungendo che – “In base allo statuto della fondazione (art. 21, co. 2) l’unico organo di gestione della fondazione è il Sovrintendente. Pertanto si ritengono non applicabili al caso di specie i predetti articoli 7 e 13 del d.lgs 39“.

Le critiche del centrodestra

“La notizia, secondo la quale il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha nominato se stesso nel Consiglio d’indirizzo della Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, è l’ennesima farsa di una sinistra senza freni inibitori – dichiara Davide Bellomo capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia alla Camera Ormai le stranezze si ripetono con una tale frequenza che risulta sempre più difficile stupirsi o meravigliarsi“. “Questa vicenda, nella quale il governatore si autonomina dopo aver esaminato il suo stesso curriculum trovandolo soddisfacente, non è altro che il risultato – aggiunge Bellomodi una guerra fratricida all’interno del Pd, tra veti incrociati e sfuggenti candidati”.

Il senatore di Fratelli d’Italia Ignazio Zullo definisce l’episodiovergognoso” e parla di una “auto-nomina pericolosa”, auspicando che Emiliano abbia almeno “il coraggio di chiedere scusa e fare un passo indietro”. Saverio Congedo deputato pugliese di Fratelli d’Italia , infine, inserisce l’episodio nel più ampio contesto delle recenti inchieste che coinvolgono esponenti del Partito Democratico: “Un’autonomina che un tempo avrebbe scandalizzato. Oggi, purtroppo, non stupisce più. Emiliano chiarisca, perché i pugliesi meritano trasparenza, soprattutto da chi ambisce a ricandidarsi”.

Critico anche il gruppo regionale di Fratelli d’Italia con una nota: Ci consola aver oggi avuto ragione anche dall’ANAC, ma francamente era quanto meno palesemente inopportuno che il vicepresidente della Regione, Raffaele Piemontese, il 26 giugno scorso, avesse indicato nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione Petruzzelli, in quota Regione Puglia, il governatore Michele Emiliano. Una sorta di controllore e controllato nella stessa persona. Lo avevamo denunciato, ma ormai la spregiudicatezza con la quale questo Governo Emiliano procede nelle nomine non era neppure riuscita a far indignare i tanti che oggi, giustamente, accendono un riflettore su una nomina che davvero è la ciliegina sulla torta di una gestione di potere mai vista prima.

“Il CdA della Fondazione, sul quale pesa un finanziamento della stessa Regione Puglia per ben tre milioni di euro, è l’organo di indirizzo del Teatro Petruzzelli, – continua Fratelli d’ Italia – Emiliano facendone parte praticamente decide come gestire le risorse che lui stesso come presidente assegna. Una follia! Ancora più assurda se si tiene conto che per ‘fedeltà’, che diventa servilismo, a fare questa operazione si è prestato il vicepresidente Piemontese che ha una delega assessorile importante come quella della Sanità. Il sol pensiero fa tremare i polsi. Tenuto conto che la nomina del rappresentante spetta unicamente ad Emiliano e la firma di Piemontese potrebbe essere illegittima. Insomma, un pasticcio che oggi porta il Teatro Petruzzelli, che con la gestione dell’ex sovrintendente Massimo Biscardi, aveva acquisito anche un’autorevolezza internazionale per il prestigio artistico, nel tritacarne della gestione di potere ‘Made Emiliano’. A questo punto un consiglio non richiesto a Emiliano: nomini se stesso anche nel CdA dell’Acquedotto pugliese visto che molte sedute per il rinnovo del nuovo organismo vanno deserte perché il governatore non trova la quadra su chi e come accontentare per accrescere il suo potere… in dirittura d’arrivo, perché la bella notizia per i pugliesi è che: l’era Emiliano ha le ore contate!

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