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4 Giugno 2023 10:27
4 Giugno 2023 10:27

Continua la farsa al Comune di Taranto. Altro che azzerramento della Giunta…

Dopo aver azzerato la Giunta lo scorso 26 novembre ritirando le deleghe assessorili , a seguito della discussione in Consiglio Comunale sul Piano Particolareggiato Cimino , il primo cittadino di Taranto è ritornato sulla sue decisione suoi passi, riconfermando praticamente tutte le precedenti cariche, salvo qualche attesa novità. Ma arriverà ?

Lo scorso 28 Novembre, il Sindaco Ippazio Stefano (nel frattempo passato fra i “sostenitori” di Michele Emiliano) a seguito di un incontro avuto con la delegazione provinciale del Partito Democratico, ha dimenticato le liti interne della maggioranza, restituendo le deleghe riconfermando quindi gli incarichi  agli assessori Lucio Lonoce ( delega di Vicesindaco e di assessore ai Lavori Pubblici) e Vincenzo Di Gregorio, assessore al Patrimonio, entrambi esponenti del Pd .

Questa mattina, al rientro della gita “barese” a base di panzerotti su invito di Michele Emiliano, ha restituito le cariche assessorili a due esponenti di una lista civica (SDS) che fa capo al Sindaco stesso,   confermando  la delega allo Sviluppo economico e produttivo e al Turismo a Gionatan Scasciamacchia,  e la delega al Marketing Territoriale, Associazionismo, Sport e Politiche giovanili a Francesco Cosa, ed infine ha riconfermato Vincenzo Baio alla guida dell’ assessorato all’Ambiente, Salute e Qualità della vita.

Vendola, Pomes, Zaccheo
da sx  Nichi Vendola, Fabrizio Pomes (detenuto) , Cisberto Zaccheo

Di fatto l’unico “trombato” è stato e rimane  Cisberto Zaccheo, il quale rappresentava in giunta gli esponenti del “Nuovo PSI” (alleati della Sinistra per Vendola)  facente riferimento a Fabrizio Pomes il “politico-faccendiere” attualmente detenuto a seguito del provvedimento cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Lecce dr. Alberto Maritati, su richiesta della Procura della  Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce per la nota vicenda relativa all’inchiesta giudiziaria “Alias” che ha portato in carcere 52 pregiudicati ed affiliati al clan mafioso D’Oronzo- De Vitis

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