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27 Luglio 2025 00:10

Cassazione, condanna per l’ avvocato che fece da tramite per l’incontro di Berlusconi con le escort a Bari

Convalidata la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bari nel 2015, con  la condanna a 10 mesi di reclusione, e 1.200 euro di multa, dell' Avvocato Salvatore Castellaneta (Totò per gli amici) originario di Fasano, per induzione e favoreggiamento della prostituzione
l’ avvocato Salvatore Castellaneta

ROMA – La Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 2399 depositata oggi, relativo all’udienza svoltasi lo scorso cinque ottobre,  ha convalidato la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Bari nel 2015, con  la condanna a 10 mesi di reclusione, e 1.200 euro di multa, dell’ Avvocato Salvatore Castellaneta (originario di Fasano, Totò per gli amici) per induzione e favoreggiamento della prostituzione.

Castellaneta era stato accusato, indagato ed imputato di aver presentato nel 2008 all’imprenditore Giampaolo Tarantini una ragazza, con aspirazioni nel mondo dello spettacolo, disponibile ad avere rapporti sessuali con l’allora premier Silvio Berlusconi, l’aveva presentata a un amico del politico affinché la conducesse a casa sua, cosa che poi puntualmente avvenne.

Grazia Capone

L’ avvocato barese Salvatore Castellaneta era stato condannato con rito abbreviato in primo grado,  ad un anno di reclusione nel processo sulle escort portate nelle residenze di Silvio Berlusconi. Nel processo celebrato con rito abbreviato vennero presi in considerazione oltre agli atti raccolti dalla Procura durante la fase delle indagini preliminari, anche le dichiarazioni della 29enne (all’epoca dei fatti) Grazia Capone una delle ragazze indotte da Castellaneta e da Gianpi Tarantini a prostituirsi per Silvio Berlusconi. 

La Capone era nota alle cronache come ‘l’Angelina Jolie di Bari’, venne ascoltata come testimone nell’udienza del 30 settembre 201,  affermando in relazione ad una serata ad Arcore, trascorsa il 28 settembre 2008, con Berlusconi, di essere stata’‘tutta la notte a chiacchierare”.

Il secondo episodio contestato all’avvocato Castellaneta riguarda il presunto reclutamento della 29enne Lucia Rossini, risalente all’autunno dello stesso anno. La Rossini è nota per essersi fotografata  in uno dei bagni di Palazzo Grazioli.

 

 

 

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