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23 Aprile 2024 22:29
23 Aprile 2024 22:29

Ancora una volta la giustizia trionfa: Luigi Romandini (e la sua “cricca”) mi hanno solo diffamato

Adesso Romandini dovrà rispondere in sede civile dei danni cagionati alla mia persona ed al giornale che dirigo, con la sua mendace, volgare e strumentale denuncia nei miei confronti, oltre a dover rispondere alla magistratura penale dei reati di diffamazione aggravata, calunnia e falsa testimonianza. La circostanza più emblematica è che le accuse del Romandini e le testimonianze da egli portate, si sono dissolte come ghiaccio sotto al sole, e persino due dei testimoni citati, appartenenti Guardia di Finanza lo hanno smentito completamente .

di Antonello de Gennaro

Cari amici lasciatemi condividere con voi la soddisfazione nel vedere trionfare ancora una volta la giustizia, seppure lenta e distratta. Nei giorni scorsi infatti, dopo solo…21 mesi di attesa ed una camera di consiglio,  finalmente il Gip dr. Giuseppe Tommasino del Tribunale di Taranto lo scorso 16 settembre ha definitivamente archiviato il procedimento nei miei confronti basato sulle farneticanti volgari accuse rivoltemi da Luigi Romandini . Accuse ignobili e completamente false che sono state letteralmente smontate documentalmente (ed anche ridicolizzate aggiungo io) dal mio avvocato Giuseppe Campanelli del Foro di Roma, che colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente ancora una volta .

Le accuse del Romandini nei miei confronti erano già state ritenute insussistenti dal pm dr. Enrico Bruschi in data 19 gennaio 2018 aveva depositato una richiesta di archiviazione, affermando che “non ravvisa il delitto di diffamazione a mezzo stampa(per il quale sin dall’origine non si è proceduto ad iscrizione)atteso che tutti gli articoli pubblicati online sia quelli a firma del DE GENNARO, sia quelli a firma dei suoi collaboratori, risultano continenti, riportanti notizie veridiche e di interesse pubblico“.

Cosa avevamo scritto ? Semplicemente che Luigi Romandini era stato condannato dal Tribunale di Taranto in 1° grado e che la sua condanna non è mai stata riformata in alcun grado di giudizio come invece lui e la sua cara consorte Lina Ambrogi Melle sostenevano sfacciatamente diffamandomi (e di cui risponderanno).

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Alcune delle menzogne e diffamazioni di Luigi Romandini “sbugiardato” dalla Procura e dal Tribunale di Taranto 
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Il pm Bruschi nella sua richiesta di archiviazione in relazione “al delitto di estorsione” (fantomatica, inesistente ed inventata dal Romandini per metterci a tacere) “non offrono un quadro indiziario tale da poter sostenere efficacemente l’accusa in giudizio. Neppure le rivelazioni del Romandini ad uno stretto collaboratore del denunziante (il ROSSI) ed alla persona offesa di altro reato (MAZZA)  supportano sufficientemente l’ipotesi accusatoria atteso che provengono dallo stesso denunziante”

La circostanza più emblematica è che le accuse del Romandini e le testimonianze da egli portate, si sono dissolte come ghiaccio sotto al sole, e persino due dei testimoni citati, appartenenti Guardia di Finanza hanno smentito completamente il mio accusatore.

Singolare la circostanza che fra gli altri due testi era stato citato, tanto per non smentirsi , il mio “persecutore” giudiziario: il giornalista Cosimo (Mimmo) Mazza, il quale una volta tanto davanti al magistrato ha dovuto dire la verità: non sapeva niente, e non aveva assistito a nulla. L’ altro teste, un portaborse di Luigi Romandini ex-dipendente della Provincia di Taranto  che ha concluso la sua carriera condannato ed interdetto dai pubblici uffici,  tale Ettore Rossi, il quale pensate un pò fu proprio colui che venne a raccontarmi che in passato Mimmo Mazza era stato condannato in 1° grado per una vicenda di brogli elettorali.

Il candidato (“trombato” dagli elettori) Romandini, non poteva sostenere le proprie menzogne e sopratutto non può accusare chi come noi fa giornalismo investigativo e d’inchiesta, documentando sempre quanto scriviamo. Noi non abbiamo diffamato nessuno. Abbiamo solo pubblicato  la sentenza della Suprema Corte di Cassazione, dello scorso 31 marzo 2017 che stabiliva che Luigi Romandini doveva tornare a processo per diffamazione !

Sentenza Cassazione_Romandini

Adesso Romandini dovrà rispondere in sede civile dei danni cagionati alla mia persona ed al giornale che dirigo, con la sua mendace, volgare e strumentale denuncia nei miei confronti, oltre a dover rispondere alla magistratura penale dei reati da egli compiuti di diffamazione aggravata, calunnia e falsa testimonianza. Il divertimento inizia adesso ! Chissà se il suo vignettista “pensionato” gli dedicherà la vignetta che merita.

Mi auguro che il Rotary Cub di Taranto a questo punto adotterà dei provvedimenti nei confronti del suo iscritto Luigi Romandini, che con il suo comportamento ha calpestato ogni principio di correttezza e dovere morale del suo iscritto. Ammesso che abbia una moralità…Vedremo quindi se questa associazione a Taranto riesce a far rispettare l’etica previsto dal proprio Codice Deontologico, o invece vale quanto le regole del Club di Topolino !

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Grazie, Antonello de Gennaro

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