dalla nostra inviata Silvia Signore
Sofia Coppola torna alla 82a Mostra del Cinema di Venezia presentando un ritratto intimo sullo stilista Marc Jacobs con il documentario fuori concorso ‘Marc by Sofia‘ che potrebbe rappresentare una vera e propria lettera d’amore dedicata al suo caro amico: “Quando mi hanno chiesto di fare un film su Marc, ho pensato: ‘No, non posso farlo. La pressione sarebbe troppa’”, ammette la regista al Lido. I due sono amici inseparabili da 30 anni: “Ci siamo conosciuti negli Anni 90, condividiamo lo stesso linguaggio artistico e le stesse vulnerabilità“. Il documentario infatti, non è solo è un ritratto intimo del grande stilista ma sopratutto di “un amico attraverso il mio sguardo. Lui è una spalla su cui posso sempre contare”.

Più che un documentario, sembra un ritratto di un grande artista con gli occhi di chi lo conosce bene. “‘Marc by Sofia’ “mi ha anche permesso di tornare indietro nel tempo a quando avevo 20 anni e giravo con la mia telecamera. Ed è stato questo lo spirito con cui ho lavorato a questo progetto, volevo che avesse quell’aspetto artigianale e personale“. La regista di ‘Lost in Translation‘, ‘Marie Antoinette’ e ‘Priscilla‘ figlia d’arte di Francis Ford Coppola, voleva che la pellicola diretta “fosse un film intimo, ma c’era un equilibrio da mantenere, perché non volevo che parlasse di me” ed aggiunge “Desideravo trasmettere il senso della nostra amicizia e far capire che era stato realizzato da un’amica, attraverso il mio sguardo”, ma “volevo anche che il pubblico si sentisse coinvolto”.
Per Marc Jacobs è stato molto facile accettare di far parte di questo documentario. “Mi ha entusiasmato il suo approccio non convenzionale al documentario. L’ho trovato spontaneo e naturale e questo mi ha permesso di sentirmi a mio agio e parlare di tutto”, anche delle fragilità e dipendenze. Sulla moda, Sofia Coppola ammette di “amarla da sempre, mi ispira e mi entusiasma”. Ed a chi le domanda se realizzerà altri documentari, la regista risponde: “Al momento no, ma sono rimasta sorpresa da come questa esperienza sia stata divertente e stimolante“

Lo stilista americano, 62 anni, notiriamente appassionato dal mondo della bellezza, (firma una sua linea di profumi) un’intervista si è definito un “eye guy“, è anche un patito di manicure, più o meno fuori dal comune. Sul red carpet infatti a farsi notare sono state la sue unghie. La regista e sua amica Sofia Coppola invece ha scelto un look all’opposto: Rachel’s cut bon ton e make-up quasi assente: così diventando l’altra metà della coppia improbabile.
Prima del film, le collaborazioni tra Sofia e Marc sono state numerose: la Coppola ha firmato insieme a lui una linea di borse durante la sua direzione creativa da Louis Vuitton ed ha diretto lo spot del profumo «Daisy» firmato dallo stilista newyorkese. Va ricordato anche che ha indossato un suo abito quando ha ritirato l’Oscar per la migliore sceneggiatura originale nel 2004 per il film «Lost in Translation».