MENU
22 Novembre 2025 03:43

Per la procura i fatti sull’ ILVA meritano un processo

Dalle denunce di singole persone, associazioni ambientaliste ed enti alle intercettazioni telefoniche, alle relazioni stilate dalle forze dell’ordine, alla documentazione sanitaria che attesterebbe i danni, fisici e non, subiti dagli abitanti di Taranto e da chi svolgeva un’attività, soprattutto agricola, a causa dell’inquinamento provocato dal Siderurgico: sono questi gli elementi di prova con i quali la procura tarantina per voce del suo procuratore capo di Taranto, Franco Sebastio, ha aperto la discussione dell’udienza preliminare per disastro ambientale a carico dell’ILVA.

Franco Sebastio
nella foto il procuratore capo Franco Sebastio

Il procuratore della Repubblica Sebastio ha ricordato che la gran mole di documenti, prodotti o acquisiti, ha portato, a partire dal luglio del 2012, ad una serie di misure cautelari e di sequestri, e che i successivi interventi legislativi e normativi non farebbero altro che confermare il quadro accusatorio.

Da qui la necessità, ha aggiunto Sebastio, che i fatti contestati e le posizioni dei 52 imputati vengano vagliati in un processo. Prima dell’intervento di Sebastio, il gup Vilma Gilli aveva rigettato le eccezioni della difesa sulla ulteriore documentazione depositata oggi dalla Procura. Se oggi si decidesse di eseguire un sopralluogo nell’area delle batterie delle cokerie ILVA per verificare se ci sono stati interventi di miglioramento dell’inquinamento ambientale, potrebbe anche emergere che nulla o quasi è cambiato rispetto al 26 luglio 2012, quando gli impianti a caldo vennero posti sotto sequestro su disposizione della magistratura.

E’ quanto avrebbe sottolineato nel suo intervento il pm  Mariano Buccoliero, discutendo nell’udienza preliminare, del procedimento penale per disastro ambientale a carico dell’ILVA tenutasi a porte chiuse nel capoluogo ionico, come si è appreso da fonti interne alla Procura. Buccoliero ha concluso il suo intervento cedendo la parola ad un altro pubblico ministero, Giovanna Cannarile, la quale si è soffermata sui danni ambientali causati dall’inquinamento dell’ILVA agli edifici del quartiere Tamburi, a ridosso del siderurgico, e ai suoi abitanti.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

È morta la cantante Ornella Vanoni, aveva 91 anni. Ci lascia una grande interprete della musica italiana
Inps-Gedi: chiuso il procedimento per truffa
De Laurentiis rinviato a giudizio per falso in bilancio sul caso Osimhen
Continua la protesta a Genova degli operai dell'ex-Ilva, hanno dormito in strada
Semaforo verde da magistrati e legali: assoluzioni da pubblicare sui giornali
Roma, sgominata una rete di sfruttamento della prostituzione gestita da rumeni
Cerca
Archivi
È morta la cantante Ornella Vanoni, aveva 91 anni. Ci lascia una grande interprete della musica italiana
Inps-Gedi: chiuso il procedimento per truffa
De Laurentiis rinviato a giudizio per falso in bilancio sul caso Osimhen
Il delirio di onnipotenza della magistratura
Continua la protesta a Genova degli operai dell'ex-Ilva, hanno dormito in strada

Cerca nel sito