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29 Marzo 2024 05:56
29 Marzo 2024 05:56

“Pacchetto Antifrode”, calano i reati in Puglia grazie al lavoro della Guardia di Finanza

Il modello italiano di contrasto alle frodi è studiato anche dagli altri Paesi, perché crea una strategia europea che rafforza l'azione delle istituzioni per la legalità e crea nuove sinergie. L'Italia è prima in Europa nella fase di repressione, ma ora la Guardia di Finanza sta lavorando sulle strategie di prevenzione e recupero delle risorse.

ROMA – Nell’ambito dell’ incontro formativo sul “Pacchetto antifrode“, che si è svolto a Bari presso la Fiera del Levante sono state illustrate le linee strategiche adottate dal Comitato Nazionale per la lotta contro le frodi nel confronti dell’Uni0ne Europea  (COLAF) – Organismo interministeriale istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri – che prevedono, tra l’altro, la promozione di ogni utile attività volta al contrasto delle irregolarità nei fondi europei attraverso la massima implementazione dell’intero ciclo antifrode – prevenzione, repressione, recupero dei fondi – in ciò supportando, in termini formativi, tutte le autorità che gestiscono e controllano fondi europei, sia a livello centrale che locale.

Il settore più colpito è quello dei fondi strutturali: spesso si utilizzano false attestazioni, false fatturazioni, fittizi aumenti di capitale e fallimenti societari per nascondere le risorse. Frodi e corruzione vanno a braccetto: si può vincere la battaglia contro questi reati solo attraverso le sinergie tra istituzioni e Forze dell’Ordine. La Regione Puglia è riuscita a far calare le frodi attraverso bandi ben studiati e una proficua collaborazione con la Guardia di Finanza.

il Gen. Francesco Attardi

Il Generale Francesco Attardi, Direttore Nucleo Antifrode della Guardia di Finanza presso la Presidenza del Consiglio ha spiegato come funziona il lavoro di raccordo e quali sono gli obiettivi da raggiungere. “La strategia di contrasto alle frodi è su due fronti: a livello europeo e a livello nazionale coordinando tutte le istituzioni, che ci danno input nella lotta antifrode. Ci relazioniamo con più efficacia con le Autorità che gestiscono i fondi e raccogliamo tutte le segnalazioni. Questo scambio informativo con le istituzioni e gli enti regionali come la Puglia diventa fondamentale per la prevenzione dei reati. Questa collaborazione ha portato a una diminuzione delle frodi che riguardano i fondi comunitari del 61% a livello nazionale. Puntiamo a far crescere la percentuale fino al 70%. La prevenzione funziona, se fatta bene, in sinergia con le Regioni. Il Nucleo cura anche la procedure di chiusura dei casi di frode: recupera le somme ed elabora i dati che servono a decidere le azioni da porre in essere e le strategie di lotta alle frodi”.

Un incontro che ha rappresentato il lancio di un’importante iniziativa che offre un supporto, approfondimento e una maggiore formazione su questo tema. La Regione Puglia ha tracciato un bilancio attraverso l’intervento dei suoi dirigenti, fra i quali Pasquale Orlando, dirigente Sezione Programmazione unitaria dell’Assessorato pugliese allo Sviluppo Economico: “La Puglia costituisce a livello nazionale un esempio virtuoso dell’utilizzo dei fondi comunitari, per capacità di spesa e di controllo. Abbiamo elevato il sistema industriale pugliese, attirando importanti insediamenti produttivi, abbiamo effettuato interventi importanti nella sanità, formazione, lavoro, scuola. Abbiamo istituito il ReD: tutte operazioni in linea con gli obiettivi di programmazione comunitaria. Tutta questa attività richiede un’attenzione particolare. Abbiamo chiuso la programmazione con un livello di frodi particolarmente basso. Siamo un esempio in Italia per l’attenzione particolare al tema della definizione e degli avvisi dei bandi pubblici: tutti orientati alla prevenzione di frodi e irregolarità. Requisiti e criteri vengono studiati per evitare irregolarità e frodi. La Regione Puglia, inoltre, grazie alla collaborazione con la Guardia di Finanza ha ottenuto grandi risultati. I nostri controlli sono incisivi, prima e dopo”.

Presente Domenico Laforgia Capo Dipartimento Sviluppo Economico, che ha aggiunto : “La Regione Puglia è prima in Italia per capacità di spesa e ha lavorato bene anche per la sicurezza e lotta alle frodi. Ho accolto con piacere la proposta di questa iniziativa che rafforza la collaborazione tra Guardia di Finanza e Regione Puglia”.

Il modello italiano di contrasto alle frodi è studiato anche dagli altri Paesi, perché crea una strategia europea che rafforza l’azione delle istituzioni per la legalità e crea nuove sinergie. L’Italia è prima in Europa nella fase di repressione, ma ora la Guardia di Finanza sta lavorando sulle strategie di prevenzione e recupero delle risorse.

 

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