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20 Giugno 2025 15:35

Mattarella depone una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto all’Altare della Patria e vola a Bari

Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, il capo dello Stato sarà questa mattina a Bari dove deporrà una corona presso Il Sacrario militare dei Caduti di Oltremare e poi interverrà alla cerimonia organizzata sul Lungomare Nazario Sauro.

“Celebriamo oggi il Giorno dell’Unità Nazionale e, in questa giornata, rendiamo onore alle Forze Armate che, con la loro dedizione e il loro contributo, hanno consentito all’Italia di divenire uno Stato unito, libero e democratico”. Lo si legge nel messaggio che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato all’Altare della Patria, a Roma, in occasione delle celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate. Ad accogliere il capo dello Stato sono stati il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il presidente del Senato Ignazio La Russa, il presidente della Camera Lorenzo Fontana e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Al termine dell’inno nazionale, il presidente ha raggiunto il sacello dell’Altare della Patria deposto una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto. Due i sorvoli da parte delle Frecce Tricolori nel corso della cerimonia.

Dopo aver passato in rassegna i reparti schierati in piazza Venezia, il presidente Mattarella ha assistito all’esecuzione dell’inno nazionale, prima di ricevere gli onori militari. Dopo il passaggio delle Frecce Tricolori e gli onori militari, il presidente della Repubblica ha lasciato piazza Venezia tra gli applausi dei cittadini che hanno assistito alla cerimonia.

Nell’ambito delle celebrazioni del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, il capo dello Stato sarà questa mattina a Bari dove deporrà una corona presso Il Sacrario militare dei Caduti di Oltremare e poi interverrà alla cerimonia organizzata sul Lungomare Nazario Sauro.

Il 4 novembre ci richiama, con rinnovata commozione, le tante vite spezzate durante gli aspri combattimenti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che lacerò e devastò l’Europa intera – ricorda il capo dello Stato – fu una grande prova per i tanti che, provenienti da ogni angolo del Paese, affratellati sotto il Tricolore, con coraggio ed eroismo portarono a compimento il sogno risorgimentale, ricongiungendo Trento e Trieste alla Nazione”.

“Alle donne e agli uomini in armi, sono affidate, ancora oggi, la nostra sicurezza, la salvaguardia delle nostre istituzioni, della pace, della libertà, operando, su mandato del Parlamento e del Governo, anche in terre lontane dilaniate da terribili conflitti per recare, sotto le bandiere della Comunità internazionale, stabilità e rispetto dei diritti umani”, sottolinea Mattarella.

“La pace è un valore da coltivare e preservare e, più che mai, l’odierna aggressione scatenata dalla Federazione Russa contro l’Ucraina, ci chiama alla responsabilità di testimoniare concretamente le nostre convinzioni, sottolineando la necessità di presidiare, con i nostri alleati, i principi su cui si fonda la cooperazione internazionale – aggiunge Mattarellasoldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, la Repubblica vi è grata per la vostra abnegazione e per l’impegno profuso.

“Un particolare pensiero va a quanti sono impegnati all’estero, dall’Europa all’Africa centrale e settentrionale, dall’Asia al Medio Oriente e nel Mar Mediterraneo, e a quanti operano sul territorio nazionale, in concorso con le forze di polizia. Con questi sentimenti rivolgo a voi tutti e alle vostre famiglie un caloroso saluto. Viva le Forze armate, viva l’Italia!”, conclude il presidente. 

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