MENU
10 Dicembre 2025 19:45

Il nepotismo a Cinque Stelle

Eliminare una classe dirigente considerata in larga misura corrotta, collusa e inadeguata è il primo passo se davvero si vogliono cambiare le cose. Ma sostituirla con le fidanzate, i figli o i congiunti dei colleghi di partito non ci sembra il modo migliore.

di Sergio Rizzo

Schermata 2016-07-07 alle 02.19.01Nelle ricostruzioni delle mappe del potere grillino in questi giorni successivi alle amministrative prevale la caratteristica familiare. Lunghissimo e sorprendente risulta l’elenco di consiglieri, assessori, presidenti di circoscrizione e presunti loro collaboratori che hanno fra di loro vincoli di parentela, senza dire dei rapporti coniugali o equipollenti. Succede nelle migliori famiglie politiche, si sa. E spesso sono gli stessi esponenti del Movimento 5 stelle a stigmatizzare (giustamente, aggiungiamo) la commistione fra relazioni parentali e amministrative, come nel recente caso del figlio del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, quando si è profilato il suo approdo alla giunta comunale salernitana con un importante incarico. A maggior ragione, quindi, la straordinaria rete di relazioni familiari in quella che ormai è una vera e propria nomenclatura grillina non può non suscitare qualche riflessione.

La prima è la già mancanza di una classe dirigente, conseguenza in parte della rapidità con cui il Movimento si è affermato, ma anche della inesistenza di palestre dove formarla (la rete a questo serve a poco). Carenza che costringe a curiosi ripescaggi di figure anche piuttosto usurate nei ruoli tecnici, e in mancanza di alternative può innescare la suggestione di ricorrere alle uniche persone di cui ci si può fidare, in un clima di generale diffidenza verso tutto ciò che non è il Movimento.

E chi se non i familiari, che magari condividono pure la medesima fede politica. Ma indipendentemente, temiamo, da capacità e competenze. Chi fa l’esame al marito per stabilire se è adatto a fare il capo di gabinetto della moglie? Eliminare una classe dirigente considerata in larga misura corrotta, collusa e inadeguata è il primo passo se davvero si vogliono cambiare le cose. Ma sostituirla con le fidanzate, i figli o i congiunti dei colleghi di partito non ci sembra il modo migliore.

Anche con le migliori intenzioni si chiama sempre allo stesso modo: nepotismo.

commento tratto dal quotidiano  CORRIERE DELLA SERA

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Il primario dell' ospedale Sant'Eugenio di Roma ai domiciliari accusato di corruzione
All'opposizione servirebbe più una disputa vera che una finta unità
Il Gruppo Mediaset acquisisce Radio Norba
L’offerta di Leonardo Maria Del Vecchio per Gedi respinta da Elkann: "140 milioni e sono pronto a rilanciare"
Supermedia YouTrend: cala FdI, recupera terreno il centrosinistra
Fini ad Atreju: “Mio errore sciogliere An, Meloni ha ricostruito questa comunità”
Cerca
Archivi
Il primario dell' ospedale Sant'Eugenio di Roma ai domiciliari accusato di corruzione
All'opposizione servirebbe più una disputa vera che una finta unità
Il Gruppo Mediaset acquisisce Radio Norba
L’offerta di Leonardo Maria Del Vecchio per Gedi respinta da Elkann: "140 milioni e sono pronto a rilanciare"
Supermedia YouTrend: cala FdI, recupera terreno il centrosinistra

Cerca nel sito