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3 Maggio 2024 08:59
3 Maggio 2024 08:59

GdF Bari. 15 arresti e sequestri per 1 milione di euro per traffico internazionale di stupefacenti

Le investigazioni traggono origine dal sequestro, nei confronti di uno degli odierni indagati, effettuato dalle Autorità francesi nel quadro di scambi informativi tempestivamente avviati con la polizia giudiziaria operante, di 75 chilogrammi di cocaina, destinati in Italia, e di 865 mila euro in contanti, con il conseguente arresto in flagranza del predetto soggetto. ALL'INTERNO IL VIDEO DELLE OPERAZIONI, E TUTTI I NOMI DEGLI ARRESTATI

Dalle prime luci dell’alba, i finanzieri del Comando Provinciale di Bari – con il supporto di personale dello S.C.I.C.O. il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata della Guardia di Finanza e del locale Reparto Operativo Aeronavale – stanno dando esecuzione a un’ordinanza, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Bari su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, applicativa di misure cautelari personali in carcere nei confronti di 15 soggetti residenti nelle province di Bari, BAT e Brindisi, nonché a un decreto di sequestro preventivo di beni per un valore di oltre 1 milione di euro.

Le persone attinte dai provvedimenti restrittivi (accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari che necessita della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa) sono indagate, a vario titolo, per i reati di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope, produzione, traffico e detenzione illeciti delle predette sostanze, riciclaggio e detenzione illegale di armi.

L’odierna operazione costituisce l’epilogo di un’articolata attività di indagine coordinata dalla locale Procura ed eseguita dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economica Finanziaria delle Fiamme gialle di Bari – con l’ausilio del Gruppo Mezzi Tecnici del Servizio Centrale I.C.O. della Guardia di Finanza – che ha consentito di disvelare l’esistenza di un’associazione criminale dedita al traffico di sostanze stupefacenti (marijuana, hashish e cocaina), con sede operativa ad Andria (BT) e propaggini nel brindisino, e canali di approvvigionamento in Calabria e in Spagna.

Le investigazioni traggono origine dal sequestro, nei confronti di uno degli odierni indagati, effettuato dalle Autorità francesi nel quadro di scambi informativi tempestivamente avviati con la polizia giudiziaria operante, di 75 chilogrammi di cocaina, destinati in Italia, e di 865 mila euro in contanti, con il conseguente arresto in flagranza del predetto soggetto.

Successivamente, sono stati eseguiti i pertinenti approfondimenti investigativi mediante il ricorso non solo ad attività di polizia giudiziaria “tradizionali” (intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi dei tabulati telefonici, registrazioni video, georeferenziazioni satellitari GPS, servizi di osservazione, controllo e pedinamento) ma anche alla disamina del contenuto dei messaggi scambiati sulla piattaforma criptata “Sky Ecc”.

Numerosi i riscontri operativi effettuati durante le indagini – eseguiti dal Nucleo PEF di Bari e da altri Reparti della Guardia di Finanza opportunamente attivati – che hanno permesso di sottoporre a sequestro rilevanti quantitativi di cocaina, hashish e di marijuana, nonché di procedere all’arresto in flagranza di vari soggetti.

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal G.I.P. del Tribunale di Bari gli accertamenti svolti avrebbero consentito di dimostrare come il gruppo investigato, facente capo a soggetti operanti nel contesto criminale andriese, fosse connotato da un’elevata capacità organizzativa e dotato di una rilevante disponibilità di mezzi finanziari e strumentali, disponendo di una “cassa comune” e di una “contabilità condivisa”, come emergerebbe dalle conversazioni intercettate.

In particolare, l’associazione avrebbe operato nel panorama del traffico internazionale di sostanze stupefacenti anche avvalendosi della partecipazionedi un indagato, dimorante nel sud della Spagna, dedito all’esportazione di cospicui quantitativi di sostanze stupefacenti destinati a rifornire i mercati pugliesi. Il sodalizio, inoltre, avrebbe avuto delle ramificazioni nella provincia di Brindisi, dove un pregiudicato locale si sarebbe occupato della ricerca di canali di smercio della droga.

L’organizzazione criminale per occultare la presenza delle sostanze stupefacenti, avrebbe utilizzato automezzi dotati di “doppi fondi”, ricorrendo, inoltre, per rendere più difficoltosa l’individuazione dei traffici illeciti, alle seguenti espressioni gergali: la cocaina (“la bianca”) veniva definita “grezza”, se non lavorata, o “a scaglia” se aveva subito il primo taglio; “la verde” e “la verdura” indicavano la marijuana; “il sistema” alludeva alle modalità di allestimento delle autovetture; “il punto” o il “punto e mezzo” definivano i margini di guadagno per i sodali.

Altrettanto significativa sarebbe stata la propensione alla violenza e all’uso di armi da sparo, quali strumenti di risoluzione dei conflitti eventualmente insorti in occasione dell’approvvigionamento di droga, come rilevabile dalle condotte di due indagati.

In relazione all’esito dell’operazione è intervenuto Michele Emiliano presidente della Regione Puglia : “Non devono esistere zone franche in nessuna parte della Puglia e le operazioni che sono condotte nei territori della Bat, nonostante le difficoltà di organico delle forze dell’ordine e della stessa magistratura, vanno nella direzione di sconfiggere tutte le organizzazioni criminali che pure raggiungono alti livelli di “specializzazione” nei traffici illegali, con ramificazioni in mezza Europa. Supporteremo gli inquirenti a ogni livello”.

“L’ennesima operazione antidroga che vede la città di Andria al centro delle attività illecite, non può che costituire un campanello d’allarme per tutti gli andriesi: la città ha un serio problema di sicurezza” ha dichiarato Mariangela Matera deputata di Fratelli d’Italia, commentando i 15 arresti compiuti dalla Guardia di finanza nell’ambito di una inchiesta coordinata dalla Dda di Bari che ha accertato la presenza di un’associazione dedita al traffico di marijuana, hashish e cocaina con sede operativa ad Andria. Per la parlamentare pugliese, l’operazione “conferma un’attenzione maggiore del Governo che è impegnato ad accendere i riflettori sulle zone buie del Paese per riportare luce e riconsegnarle ai cittadini onesti”.

“Le operazioni compiute in questi ultimi tempi servono sicuramente a far respirare ma la politica, la cittadinanza attiva, la Chiesa, le associazioni non possono essere solo spettatori – conclude l’ on. Materadobbiamo tutti scendere in campo a favore della legalità. Lo dobbiamo alla nostra città, lo dobbiamo ai nostri figli per i quali Andria deve rappresentare un’opportunità per il futuro, non una fuga“.

Tutti gli arrestati dall’ordinanza

Riccardo Campanale 61enne, nato e residente ad Andria,

Klisman Curraj, 30enne nato in Albania ma residente a Molfetta,

Maurizio D’Azzeo, 50enne nato e residente a Bisceglie,

Massimo Duca, 47enne nato a Messina e residente a Torre Canne (Fasano),

Dorian Dushkaj, 33enne nato in Albania residente a Cesano Maderno (Monza),

Riccardo Falcetta, 37enne nato e residente ad Andria,

Massimiliano Galasso, 48enne nato a Martina Franca e residente a Fasano,

Francesco Lopetuso, 27enne nato a Foggia e rsidente ad Andria,

Vito Patruno, 64enne nato ad Andria e residente a Trani,

Leonardo Salerno, 38enne nato e residente a Fasano,

Vito Onofrio Salerno, 60enne nato a Monopoli, residente a Fasano,

Michele Sgaramella, 43enne nato e residente ad Andria,

Savino Sgaramella, 73enne nato e residente ad Andria.

Nell’elenco compaiono un irreperibile ed un cittadino spagnolo.

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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