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17 Maggio 2024 08:02
17 Maggio 2024 08:02

Concerto Primo Maggio a Roma, top e flop

Sembrava Sanremo ma era il Primo Maggio. Tanti cantanti, qualche polemica, una decina di monologhi. Il tutto, in circa nove ore. Ordinaria amministrazione per i telespettatori della Rai, abituati ormai agli ultimi Festival di Amadeus

C’era una volta il Concertone del Primo Maggio. Quello dei messaggi lanciati dal palco, quello dei gesti importanti, quello dei discorsi significativi. E c’erano una volta gli artisti “impegnati”, quelli che coglievano l’occasione per imporsi, per farsi sentire. Qualcuno ci ha provato anche ieri, certo. Ma forse non come gli altri anni.

La pioggia, il fango, il traffico, il parcheggio inesistente nel centro di Roma. Nulla. Il pubblico del Circo Massimo non si è fatto fermare da niente e da nessuno. Nonostante le interruzioni per il maltempo, l’attesa sotto l’acqua, le nove ore (se non di più) sotto al palco, la platea del Concertone ha ballato e cantato da inizio alla fine, diventando la vera protagonista della serata.

A introdurre i cantanti, nell’edizione 2024, due presentatori d’eccezione: Ermal Meta e Noemi

“L’ispirazione la prendo da Raffaella Carrà, perché se devi affogare sempre nell’acqua alta”. Così Noemi, conduttrice d’eccezione per il prossimo concerto del primo maggio a Roma, scherza con i cronisti a margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento. “Spero di essere all’altezza del messaggio, perché poi il palco del primo messaggio è soprattutto di messaggi, al di là della musica e dello show si parla di temi importanti”, ribadisce l’artista romana, che poi entra più nel dettaglio: “Il messaggio che vorrei lanciare è un messaggio soprattutto sull’importanza della collaborazione, dell’empatia e dell’unione. Sono molto affezionata anche al tema della parità di genere e del tema sulla violenza delle donne”.

Il Concertone dell’1 maggio è cominciato sotto la pioggia, costringendo i Bloom capitanati da Giusy Ferreri a lasciare momentaneamente il palco. Al loro posto, Ermal Meta. Che, abbandonati per un attimo i panni del conduttore, ha suonato dal vivo un’emozionante versione di Hallelujah di Leonard Cohen. Quando la pioggia ha dato tregua, e i tecnici hanno sistemato i problemi riscontrati, Giusy Ferreri e i Bloom (alias Max Zanotti, Roberta Raschellà e Alessandro Ducol) sono tornati sul palco. Il loro brano si intitola È la verità  .

E poi l’ironia. Di Mahmood, di Francesca Fagnani e Noemi, di Dargen D’Amico. Tra i momenti più alti, proprio il riferimento di quest’ultimo al caso Rai contro il canale Nove: “La Rai è un lavoratore speciale di quelli che fanno il doppio lavoro, lavora per sé e per la concorrenza. Gli ascolti stanno andando benissimo e l’anno prossimo il Concertone andrà sul Nove !“.

Mahmood, Colapesce Dimartino, Tananai, Negramaro, Achille Lauro, Geolier, La Rappresentante di Lista, Dargen D’amico, Malika Ayane, Rose Villain, Coez & Frah Quintale, Leo Gassmann, Morgan, Ariete, Ultimo. Tra i “top” di ieri serà c’è senza ombra di dubbio la scelta dei cantanti sul palco. Come ogni anno ma meno del solito, ci sono state le solite polemiche. Protagonisti, questa volta, Frankie hi-nrg mc e Morgan. Se il primo ha affidato a Twitter il suo sfogo  “Al concertone le ragazze le fanno esibire tutte al pomeriggio“, il secondo l’ha fatto direttamente dal palco del Circo Massimo scagliandosi contro i discografici, accusandoli di “preferire i rutti alla musica“. Annunciato da una foto che lo ritrae con la chitarra di Fabrizio De Andrè tra le mani, Morgan è salito sul palco del Concertone intonando Sì, certo l’amore e Altrove. Ma c’è spazio anche per un discorso: “La musica è una cosa molto più importante di quello che i politici pensano sia”, ha detto, spiegando come gli artisti non siano rispettati dalla politica, e chiedendo maggiori garanzie per il mondo dei lavoratori. Sul finale dell’esibizione, Noemi lo ha raggiunto sul palco .

Profondo il momento del discorso di BigMama:La nostra generazione ha paura di non farcela. Siamo circondati da un mondo che ci porta a pensare che sbagliare non sia umano. I voti devono essere sempre alti e quando sbagli il tuo errore viene sottolineato e quell’errore si trasforma immediatamente in un forte senso di imbarazzo. Invece dobbiamo capire che il fallimento è qualcosa di prezioso. Ti fa ragionare su quanto effettivamente tieni al tuo sogno, ti porta ad avere una forza interna che è fondamentale per prenderti ciò che ti spetta. Il desiderio di rivalsa

Guardare il mondo con lo stesso stupore di quando lo si è visto la prima volta, e restarne meravigliati”: questo l’augurio dei Negramaro, che hanno aperto la seconda parte del Concerto del Primo Maggio con la loro Luna piena. Il gruppo salentino ha intonato anche Ricominciamo tutto e Via le mani dagli occhi, prima di lanciare un appello per la pace.

Sul palco del Concertone l’etologa e antropologa Jane Goodall:Ha speso tutta la sua vita per cercare di dare una speranza: rappresenta la voglia che tutti noi dovremmo avere di futuro”. Queste le parole di Ermal Meta. Mentre Jane Goodall ha lanciato un appello: “Credete nel vostro futuro. Perché se lo fate, avete ragione, fate bene. Non è vero che non c’è nulla che potete fare”.

Ermal Meta ha dedicato il suo discorso all’equità, all’istruzione, all’importanza di una scuola inclusiva. “Equità è un bambino che non è costretto a studiare in un’altra classe a causa della sua disabilità. Equità è valutare il rendimento dei ragazzi in base al loro impegno, ognuno secondo le proprie possibilità. Equità è garantire a tutti, ma proprio a tutti, non gli stessi strumenti, ma gli strumenti di cui ciascuno ha bisogno (…) Perché il futuro è una promessa che dev’essere mantenuta per tutti” .

L’ultimo artista ad esibirsi al Concertone del Primo Maggio 2024 è stato Piero Pelù, che apre lo show con un appello: “Tutti abbiamo bisogno di tutti per lottare insieme per la pace”. Sul palco, il rocker intona Maledetto cuore e Novichok, invita tutti a restare cittadini informati, e condanna propaganda e fake news

Guardando sui social quel che è certo è che sono state tantissime le persone sintonizzate su Rai 3 (e via internet su RaiPlay) per assistere al Concertone romano del 1° maggio. Dopo gli ascolti record di Sanremo, la Rai è riuscita a portarsi a casa un altro grande risultato. Con un’inedita conduzione di Noemi e Ermal Meta, e non pochi problemi tecnici causati dalla pioggia iniziale, la diretta dell’evento è stata la scelta di 1.837.000 spettatori pari all’11.9%. E persino senza Amadeus.

| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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