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7 Dicembre 2024 22:25

Da Equitalia alla voluntary, tutte le novità e le norme del decreto fiscale

A seguito delle modifiche apportate in commissione, il personale dell'agente della riscossione passerà sotto l' Agenzia delle Entrate senza selezione. In caso di contanti per emersione dei capitali, si considerano cinque anni di "nero". Previsti maggiori sgravi fiscali al cinema

CdG Ruffini_equitaliadi Marco Ginanneschi

Attraverso un sms o una e-mail Equitalia da oggi preannuncia una cartella esattoriale, ricorda a chi sta pagando a rate che ne manca solo una per decadere, oppure segnala che il pagamento delle rate non risulta regolare. Il servizio, voluto dall’ad di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, ( a destra nella foto) si chiama “Se mi scordo“,  è un SMS e simboleggia la volontà di costruire un nuovo rapporto tra cittadini e Fisco. Nei prossimi mesi il progetto verrà esteso alla rottamazione delle cartelle, prevista dal decreto collegato alla legge di Bilancio. “Vogliamo essere al fianco del cittadino e non contro – sottolinea Ruffini -. Sms o e-mail possono essere utili per offrire servizi più semplici e moderni“.

SI attiva allo sportello Se Mi Scordo” può essere attivato sia rivolgendosi ad uno dei 202 sportelli della società di riscossione, che sul portale www.gruppoequitalia.it. Nel primo caso è necessario compilare un semplice modulo in cui, oltre ai tradizionali dati personali e al codice fiscale, si deve scegliere se indicare il proprio numero di cellulare oppure la email su cui ricevere comunicazioni da parte di Equitalia. Per attivarlo dal sito del Gruppo è necessario avere le credenziali e quindi accedere nell’area riservata e seguire le indicazioni per registrarsi. Le comunicazioni, ad oggi, previste da “Se Mi Scordo” sono di tre tipologie: quando a Equitalia viene affidato un debito da riscuotere da uno dei 6.700 enti e in particolare Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, e quindi Comuni (3.500), Province (86), Regioni (18), Ordini professionali territoriali (363), Aziende di trasporti (30) ed altri enti creditori; quando il contribuente che ha un piano di rateizzazione con Equitalia non ha pagato almeno la metà del numero massimo delle rate previste per decadere; quando manca soltanto una rata prima di decadere dal piano concordato. In uno dei 202 uffici di Equitalia è possibile trovare il modulo per richiedere il servizio. Gli sportelli Equitalia sono aperti dalle ore 8.15 alle ore 13.15, mentre quelli cosiddetti ad alta affluenza a Napoli, Torino, Milano e Roma fino alle 15,15.


Cd G equitalia portaleSul portale di Equitalia 
Dopo essere entrati sul portale www.gruppoequitalia.it, è necessario accedere con le credenziali di accesso (SPID, Agenzia delle entrate, Inps e Carta Nazionale dei Servizi) all’area riservata. Cliccare quindi su “Se Mi Scordo“, inserire il proprio numero di cellulare o l’indirizzo di posta elettronica. Confermare e salvare i dati dopo aver letto l’informativa sulla privacy. A quel punto il contribuente riceverà il codice di verifica con sms o mail a seconda della opzione che ha indicato. Cliccando nuovamente su”Se Mi Scordo”  potrà rendere attivo il servizio.

Ovviamente e-mail e sms sono puramente informative e non sostituiscono in alcun modo la notifica ufficiale di un atto. “Ribaltare prospettiva, sapendo che il ruolo della riscossione è antipatico, mettere al centro la persona, che non è solo un codice fiscale – aggiunge RuffiniPenso ai nostri sportelli dedicati alle imprese e alle partite iva. Così come alla app Equiclick o al portale di Equitalia che da luglio scorso ha raddoppiato gli accessi, che oggi sono 600 mila al mese”. L’ad di Equitalia guarda avanti: “Si può fare meglio e di più per offrire servizi più semplici e moderni, ma abbiamo sperimentato che migliorando il servizio e con un nuovo approccio ispirato alla fiducia, per quello che è nelle competenze e nei poteri di Equitalia, il cittadino ricambia e cerca di mettersi in regola”.

CdG agenzia entrateEquitalia verrà sciolta a partire dal prossimo 1 luglio 2017 , mentre resterà attiva Equitalia Giustizia, che si occupa esclusivamente del Fondo unico giustizia. Le precedenti ed attuali  competenze e personale di Equitalia passeranno all’ Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente pubblico economico vigilato dal Ministero dell’ Economia e Finanze. L’attuale amministratore delegato di Equitalia diventa commissario straordinario per gestire la fase di transizione e approvare lo statuto. A seguito  delle modifiche varate,  non si chiederà più al personale dipendente di sottoporsi ad una procedura di selezione, ma verrà comunque effettuata una ricognizione delle competenze propedeutica ad “una collocazione organizzativa coerente e funzionale alle esigenze“.

Un nuovo articolo 1-bis proroga al 30 settembre 2017 le attuali deleghe dirigenziali ai funzionari delle Agenzie fiscali. Verrà prorogata al 30 giugno 2017 la possibilità di avvalersi di Equitalia come agente della riscossione per gli Enti locali.  Dal successivo 1° luglio, gli Enti potranno affidare anche l’attività di accertamento e liquidazione alla “nuova” Agenzia delle Entrate-Riscossione.Infine verranno potenziati  i dati a disposizione delle Entrate e la possibilità di accesso alle banche, poste  ed intermediari finanziari per consentire la riscossione e i pignoramenti.

Il decreto fiscale collegato alla manovra finanziaria dal Governo, dopo le modifiche approvate in commissione, è approdato lunedì scorso all’aula della Camera dei Deputati,  da cui si attende anche la richiesta di fiducia da parte del Governo. L’abolizione di Equitalia offre quindi  maggiori garanzie al personale dipendente, che non dovrà passare una selezione ma soltanto una verifica delle competenze prima di andare sotto le dipendenze dell’ Agenzia delle Entrate; verrà concesso maggiore disponibilità anche ai contribuenti, che avranno maggior tempo per aderire alla rottamazione delle cartelle. Verranno soppressi anche gli studi di settore e le semplificazioni fiscali, ed introdotta la possibilità per chi sfora i limiti del “regime dei minimi” di pagare una imposta sostitutiva al 27 per cento piuttosto di uscire dal regime. Crescono le agevolazioni fiscali per l’agricoltura e l’industria del cinema. Soldi per la contrattazione di secondo livello, le ferrovie e i Comuni che accolgono migranti, mentre .

QUESTI i contenuti principali in sintesi:

AGRICOLTURA, CALCIO E CINEMA. Il credito d’imposta per il settore del cinema è incrementato a 200 milioni di euro (60 milioni in più sono arrivati dalla commissione). Il fondo di garanzia delle Pmi viene incrementato di 895 milioni. Ci sono misure per l’accesso al credito delle imprese agricole. Si stabilisce che la Lega calcio destini il 10% degli incassi da diritti televisivi allo sviluppo dei settori giovanili e per il sostegno degli investimenti per gli impianti.

COMUNI ACCOGLIENTI. Salgono di 600 milioni le spese per l’accoglienza di stranieri, si aggiunge un comma che inserisce i comuni che accolgono i richiedenti asilo tra quelli beneficiari in via prioritaria degli spazi finanziari ceduti dalla Regione agli enti del proprio territorio: possono così peggiorare il saldo finanziario per spese in conto capitale.

CONCILIAZIONE VITA-LAVORO Si reindirizzano 19 milioni non usati nel 2016 al biennio 2017-2018, alimentando così il Fondo per il finanziamento di sgravi contributivi per incentivare la contrattazione di secondo livello, destinato in via sperimentale “alla promozione della conciliazione tra lavoro e vita privata”.

LIBIA. Autorizzate le spese per 17,4 milioni di euro, fino alla fine dell’anno, per l’ “operazione Ippocrate” in Libia.

REGIME DEI MINIMI. Il contribuente che superi le soglie dei minimi, per massimi 15mila euro di maggiori ricavi o compensi, in alternativa all’uscita dal regime dei minimi stessi può chiedere di pagare un’imposta sostitutiva del 27 per cento.

ROTTAMAZIONE CARTELLE. Viene ampliata la possibilità di definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione, relativi al periodo 2000-2016. Rientrano nella rottamazione le multe per quanto riguarda gli interessi e le more per ritardato pagamento. Il contribuente che aderisce paga solo le somme iscritte a ruolo a titolo di capitale, gli interessi legali e la remunerazione del servizio. Si risparmiano sanzioni, interessi di mora e somme aggiuntive su crediti previdenziali. E’ possibile dilazionare i pagamenti in rate con un costo del 4,5% annuo dal 1° agosto 2017. Le rate possono essere al massimo 3 nel 2017 e 2 nel 2018: il 70% del dovuto dovrà esser versato nel 2017 e il restante 30% nel 2018. Il termine per aderire è spostato dal 22 gennaio al 31 marzo 2017.

SPESOMETRO. Dal 1° gennaio 2017 salta la comunicazione dell’elenco di clienti e fornitori, ma entrano due nuovi appuntamenti trimestrali: comunicazione delle fatture emesse e ricevute; dati sulle liquidazioni periodiche dell’Iva. Arriva un credito d’imposta da 100 euro (per volumi d’affari sotto 50mila euro) per l’adeguamento tecnologico per effettuare le comunicazioni, aumentato di 50 euro per la trasmissione telematica. Credito esteso anche a chi sceglie l’opzione della fatturazione elettronica tra privati. Ridotte le multe per le violazoni sulle comunicazioni: 2 euro per fattura, con un massimo di 1.000 euro a trimestre, dimezzata se l’errore è corretto entro 15 giorni dalla scadenza. Per l’Iva, multe da 500 a 2.000 euro su omessa o infedele comunicazione. Sono poi eliminati alcuni adempimenti (leasing e operazioni con Paesi black list).  L’articolo 4-ter modifica alcuni punti in tema di accise.

STUDI DI SETTORE. Sono aboliti, al oro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale”, che premiano i contribuenti più affidabili con esclusione o riduzione dei termini per gli accertamenti. E’ poi prevista una serie di semplificazioni fiscali. Ad esempio, tra le spese deducibili dal reddito di lavoro autonomo si inseriscono quelle per le prestazioni di viaggio o trasporto; si sposta dal 28 febbraio al 31 marzo il termine per la consegna della Certificazione unica da parte dei sostituti d’imposta; si introduce la tregua fiscale dal 1° al 31 agosto per la trasmissione di documenti e informazioni richiesti ai contribuenti dalle Entrate o da altri enti impositori. Stop anche al tax day: si posticipa dal 16 al 30 giugno il termine per versare il saldo dell’Irpef e dell’Irap, così come dal 16 alla fine del mese il giorno di riferimento per versare Ires e Irap.

VOLUNTARY DISCLOSURE. Riaprono i termini per far emergere i capitali detenuti all’estero e formati violando le regole sulle dichiarazioni dei redditi: si possono sanare le violazioni fino al 30 settembre 2016, con una finestra che va dal 24 ottobre scorso al 31 luglio 2017. Cambia la procedura rispetto all’edizione del 2014: il contribuente deve versare (o in unica soluzione, o con tre rate) quanto dovuto per imposte, ritenute, contributi, interessi e sanzioni senza prima presentare documentazioni o richieste. Se si fanno emergere contanti o valori al portatore, oggetto di grande scetticismo, ci sono procedure specifiche e si presume che siano il frutto di redditi accumulati violando gli obblighi di dichiarazione del 2015 e dei quattro periodi d’imposta precedenti.

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