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30 Luglio 2025 05:03

Condannato a Taranto l’aggressore del nostro direttore: 10 mesi di reclusione

Si è concluso in primo grado il processo relativo alla violenta aggressione subita a Taranto dal nostro Direttore Antonello de Gennaro, avvenuta nel dicembre 2018 quando venne colpito alle spalle dagli aggressori che lo colpirono con una mazza da baseball.

All’esito dell’udienza dinnanzi al Tribunale di Taranto il Giudice Dott.ssa Loredana Galasso, dopo aver chiusa l’istruttoria, a fronte della richiesta del PM di condanna degli imputati Nicola Cardellicchio e Jonathan Cavaliere alla pena di mesi otto di reclusione ciascuno, ha assolto Cavaliere per non aver commesso i fatti ascrittigli; e contestualmente condannato Cardellicchio alla pena di 10 mesi di reclusione, applicata la recidiva, oltre spese processuali, risarcimento del danno da quantificare in separato giudizio civile e spese di costituzione pari a euro 1.797,00 più oneri accessori. La motivazione della sentenza è riservata in giorni 90 da oggi.

Si conclude così in primo grado il processo relativo alla violenta aggressione subita dal nostro Direttore Antonello de Gennaro, avvenuta nel dicembre 2018 dinnanzi all’ Hotel Europa di Taranto, dove venne colpito alle spalle dagli aggressori che lo colpirono con una mazza da baseball. Le indagini come sempre puntuale ed immediate svolte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Taranto , hanno consentito di fare giustizia, nonostante gli impedimenti subiti dagli investigatori, che avevano trovato delle tracce sul possibile mandante che inizialmente era stato iscritto nel registro degli indagati , ma il pèrocuratore aggiunto Maurizio Carbone della Procura di Taranto li bloccò, come testimoniato e dichiarato in udienza nel corso del processo dall’ufficiale dei carabinieri che guidava le indagini .

Incredibilmente a fronte del ricorso contro l’archiviazione, atto legittimo previsto dal Codice di procedura penale, il magistrato in questione ha pensato bene…. di denunciare per diffamazione de Gennaro, rivolgendosi addirittura al Tribunale di Potenza, che si è ritenuto incompetente territorialmente, trasferendo gli atti al Tribunale di Roma dove è in corso il processo.

“Non ho mai smesso di credere ed avere fiducia nella giustizia” ha dichiarato de Gennaro e non vedo l’ora che passi la legge che prevede la separazione delle carriere per i magistrati, e mi auguro che finisca il mercato delle vacche a fini elettorali interno alla magistratura. I magistrati devono rispondere delle proprie azioni, e sopratutto fare carriera per le loro capacità e non per attività associative e sindacali”

“Voglio ringraziare i Carabinieri che hanno svolto le indagini e tutte le forze dell’ ordine che per circa due anni mi hanno scortato e protetto durante i miei soggiorni pugliesi, ed i miei avvocati Giuseppe Campanelli del Foro di Roma e Francesco Fico del Foro di Taranto per avermi assistito e difeso egregiamente” conclude il direttore de Gennaro.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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