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6 Dicembre 2023 06:43
6 Dicembre 2023 06:43

A Bari le sentenze si applicano ancora ? Sembrerebbe di no. Il Csm cosa fa ?

Una domanda è sempre più attuale : come mai Michele Ruggiero fa ancora il pubblico ministero a Bari ? La legge è uguale per tutti, o quando riguarda i magistrati può non essere applicata ?

I magistrati Michele Ruggiero e Alessandro Donato Pesce sostituti della procura di Bari sono stati condannati lo scorso 30 gennaio con sentenza definitiva della Suprema Corte di Cassazione rispettivamente a 6 mesi e a 4 mesi di reclusione per “tentata violenza privata” ai danni di alcuni testimoni. I due magistrati quando prestavano servizio alla procura di Trani avevano minacciato, intimidito ed esercitato violenze verbali nei confronti di tre persone al fine di costringerli a dichiarare il falso per confermare l’impianto accusatorio dei magistrati.

La sezione disciplinare del Csm lo scorso maggio, ignorando la richiesta della procura generale della Cassazione che aveva chiesto la loro radiazione, ha preferito decidere di sanzionare Ruggiero con una sospensione di due anni, e Pesce per nove mesi. Al termine delle rispettive sanzioni disciplinari i due dovranno tornare a lavorare come giudici civili, uno in Tribunale a Torino e l’altro a Milano.

Ma la circostanza allucinante è che i due magistrati continuano ancora a lavorare, a indagare e a coordinare inchieste., come se nulla fosse accaduto. In pratica la sentenza passata in giudicato ignorata e ci sia consentito di dirlo “calpestata” . Come se la sanzione disciplinare del Csm fosse solo un rimprovero ! La responsabilità della magistratura ? Una barzelletta !

Il magistrato Michele Ruggiero ci risulta che stia coordinando alla procura di Bari una indagine in merito alla morte di una persona ritrovata carbonizzata nel parcheggio di un centro commerciale della città pugliese. Ad anche consultando il sito della procura di Bari risultano presenti ancora i nomi dei due pm condannati, ed in servizio !


È iniziato oggi 20 settembre, nel Tribunale a Bari, il processo che vede imputati l’ex consigliera comunale Francesca Ferri, il compagno Filippo Dentamaro e l’ex consigliere regionale (imprenditore e presidente del Foggia Calcio) Nicola Canonico per il presunto voto di scambio avvenuto nelle elezioni amministrative nei Comuni di Bari e Valenzano nel 2019. Ferri e Dentamaro, sono stati prosciolti lo scorso luglio dalle accuse di voto di scambio politico-mafioso relativamente alle elezioni di Bari e da quella di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per quelle di Valenzano. La Gup Anna Perrelli decise che “il fatto non sussiste“.

Nel corso dell’udienza odierna l’avvocato Michele Laforgia difensore di Canonico, ha eccepito l’ utilizzabilità delle intercettazioni a carico dell’imprenditore poichè sarebbero state disposte in origine per un reato diverso da quello per cui attualmente l’imprenditore Nicola Canonico è imputato. Alla richiesta si sono uniti con motivazioni simili anche i difensori degli altri imputati, ma il pm Michele Ruggiero (proprio lui !!! )  ha chiesto al Tribunale di rigettare queste eccezioni. La riserva sarà sciolta nella prossima udienza dell’8 novembre, in cui verranno ascoltati i primi testimoni dell’accusa.

Ma resta una domanda: come mai Michele Ruggiero fa ancora il pubblico ministero a Bari ? La legge è uguale per tutti, o quando riguarda i magistrati può non essere applicata ? Chissà cosa ne pensano il procuratore capo Roberto Rossi ed il procuratore generale di Bari, l’ avvocata dello Stato Angela Tomasicchio facente funzione dopo il pensionamento di Anna Maria Tosto avvenuto esattamente un anno fa ?

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