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2 Maggio 2024 00:33
2 Maggio 2024 00:34

Le misure del nuovo Dpcm illustrate dal premier: Italia divisa in tre aree

La notte scorsa il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo decreto che resterà in vigore fino al prossimo 3 dicembre con le regole nazionali ancora più stringenti per contenere la seconda ondata di contagi da coronavirus in Italia. Oltre al coprifuoco che scatterà dalle 22 fino alle 5 di mattina, si indicano misure nazionali che riguardano la didattica a distanza al 100 per cento per le superiori, la chiusura di musei e sale bingo, la sospensione di mostre e concorsi pubblici e privati. Cambia poi la capienza sui trasporti pubblici che dovrà essere al 50 per cento.

di REDAZIONE POLITICA

Il Premier Giuseppe Conte ha presentato il nuovo Dpcm in conferenza stampa . Misure necessarie per contrastare l’aumento dei casi di Coronavirus: solo oggi in Italia 28.244 contagi in più di ieri con 353 morti, il dato più alto da inizio maggio. Dagli spostamenti tra le regioni alla scuola, passando per i trasporti e l’orario del coprifuoco nazionale. Sono tante le novità che il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato.

“I numeri complessivi sono in costante aumento e per questo dobbiamo intervenire. La media nazione dell’indice di trasmissibilità è di 1,7. Rispetto alle persone contagiate sale il numero degli asintomatici, diminuisce in percentuale il numero di persone ricoverate ma c’è l’alta probabilità che molte regioni superino le soglie delle terapie intensive e mediche“. Con queste parole il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha iniziato la presentazione a Palazzo Chigi delle norme contenute nel nuovo Dpcm, che sarà in vigore dal 6 novembre (e non più dal 5 novembre) e fino al prossimo 3 dicembre .

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Le parole di Conte in conferenza stampa

Con misure identiche per tutto il territorio nazionale otterremmo effetti negativi. Per questo le regioni italiane sono divise in tre zone: gialla, arancione e rossa. Non ci sono regioni in aree verdi, il virus corre veloce. Il nuovo Dpcm entrerà in vigore il 6 novembre fino al 3 dicembre” sono le parole di Giuseppe Conte in conferenza stampa.

Italia in tre zone: gialla, arancione e rossa

Nell’area gialla, con criticità moderata, all’esito dell’ultimo monitoraggio rientrano queste regioni: Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto, Province di Trento e Bolzano. Nell’area arancione ci sono Puglia e Sicilia“. ha detto il premier Conte. Le aree rosse sono Calabria, Lombardia, Piemonte e Valle D’Aosta.

Le misure a livello nazionale e la zona gialla

Per il trasporto pubblico, il Dpcm prevede un tasso di affollamento massimo del 50 per cento. Bar e ristoranti chiudono alle 18 ma possono rimanere aperti per servizio a domicilio. Chiudono i “corner scommesse e giochi” in bar e tabaccherie. Restano aperti, invece, parrucchieri e centri estetici. Chiudono musei e mostre. Il coprifuoco scatta alle 22 fino alle cinque del mattino. Alle scuole superiori, ci sarà la didattica a distanza al 100%. I centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi. 

Nelle zone arancioni

Vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza. Sospese le attività di bar e ristoranti, con l’autorizzazione per le attività di ristorazione con consegna a domicilio. Anche gelaterie e pasticcerie resteranno chiuse sempre e non più solo dopo le 18.

Nelle zone rosse

Vietati spostamenti in entrata e in uscita dai territori e all’interno del territorio, salvo che per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. Resteranno chiusi bar, pasticcerie, ristoranti, e tutti i negozi che non vendono beni essenziali: consentito solo il servizio a domicilio e, fino alle ore 22, la ristorazione da asporto. Non si può uscire dal comune dove si risiede. Chiudono i negozi al dettaglio, tranne alimentari, farmacie ed edicole.

L’autocertificazione

L’autocertificazione è collegata ai divieti. Nelle zone rosse quando si esce di casa va l’autocertificazione, così come tra Regioni e Comuni“. Così il presidente del Consiglio nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi.

Il modulo, pubblicato sul sito del Viminale, è lo stesso redatto nel Dpcm del 24 ottobre, già utilizzato in Campania, Lazio e Lombardia, che avevano fissato in precedenza un orario di coprifuoco. Come per le precedenti, anche la nuova autocertificazione, autorizza i cittadini a muoversi per motivi di lavoro o comprovata urgenza e necessità.

modello-autodichiarazione-per-gli-spostamenti-ottobre-2020

Nella dichiarazione unica, valida in tutte le tre regioni, le persone dovranno specificare le proprie generalità con nome e cognome, e indicare la necessità che li porterà a uscire di casa oltre l’ora del coprifuoco. Inoltre si dovrà indicare nello spazio necessario la partenza e la destinazione dello spostamento, in caso di necessità lavorativa; e il motivo specifico in caso di urgente necessità.

L’autocertificazione coprifuoco novembre 2020, redatta “sotto personale  responsabilità, ai sensi del DPR 445/2000” e che prevede in caso di dichiarazione del falso pesanti sanzioni fino a 3mila euro, avrà queste deroghe al divieto di spostamento:

ritorno al proprio domicilio;

motivi di salute;

comprovati motivi di lavoro;

altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio;

altri motivi di urgente necessità.

L’autocertificazione coprifuoco ottobre 2020 potrà essere richiesta e controllata dalle Forze dell’Ordine in caso di eventuali verifiche ai posti di blocco. 

Cosa resta aperto nelle zone rosse con il lockdown. L’elenco completo dei negozi previsti nel nuovo Dpcm:

Il nuovo lockdown nelle zone rosse chiude molte, ma non tutte le attività commerciali. Mentre infatti mercati all’aperto e centri commerciali saranno off limits durante i weekend anche nelle cosiddette zone «verdi», risparmiate dalla curva dei contagi del coronavirus, nelle zone più colpite dalla pandemia resteranno aperti diversi esercizi commerciali, a partire da alimentari e farmacie.

In allegato al nuovo Dpcm che regolamenta il regime di lockdown sono presenti due fondamentali documenti che indicano con precisione gli esercizi commerciali che potranno tenere le insegne aperte. Si tratta, a esempio, di negozi di informatica, di edicole e librerie, calzature per bambini e negozi di biancheria. Ma anche di tabaccai, ferramenta, profumerie e negozi di articoli sportivi, biciclette e prodotti per il tempo libero. Barbieri e parrucchieri resteranno aperti, così come le lavanderie. Di seguito, scorrendo il pdf, potete trovare l’elenco completo degli esercizi commerciali non colpiti dal nuovo lockdown.

Allegati-DPCM-cosa-resta-aperto

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