di Silvia Signore
Luciano Buonfiglio, 74 anni nato a Napoli nell’esclusivo quartiere di Posillipo, battendo al primo turno Luca Pancalli con 47 voti a 34. Dopo aver passato da sportivo una vita in canoa, diventando nel 2005 presidente della Federazione Canoa e Kayak, è il nuovo presidente del Coni, fedelissimo e da oggi successore di Giovanni Malagò, il quale resta Presidente della Fondazione Milano-Cortina e componente del Cio. Cresciuto a Milano dove si è trasferito a 15 anni per il lavoro del padre (città dove “inserirmi non fu semplice” ) dove ha iniziato a remare: “Lì nacque in me la determinazione a non rimanere mai indietro”. Con le prime vittorie arrivò la svolta professionale: il Gruppo Sportivo Fiamme Oro lo arruola e “da quel momento la mia vita prese la forma dello sport vissuto fino in fondo: fatica, passione, impegno e rispetto ma, sempre con il sorriso!”. Ha vestito la maglia azzurra ai Giochi Olimpionici di Montreal in Canada nel 1976: “Fu l’apice del mio percorso da atleta, infinite emozioni ed esperienze che mi hanno forgiato per affrontare la vita”. Sposato con la moglie Elisabetta, ha due figli – Daria e Marco – che definisce “la mia energia”.

Accanto all’attività sportiva ha condotto un’importante carriera nel mondo assicurativo bancario, diventando direttore centrale per il corporate in RAS/Allianz: “E’ stato un percorso dove ho imparato a pianificare il lavoro definendo le strategie per raggiungere gli obiettivi assegnati condividendoli con tutte le persone coinvolte rendendole consapevoli dell’importanza del loro impegno e protagoniste del successo”. Da quest’iesperienza nasce anche il suo interesse verso il Coni, che deve essere gestito come un’azienda (“Occorre un piano strategico pluriennale da condividere con le istituzioni”) senza mai tralasciare la determinazione e la passione dello spirito sportivo. Nel suo programma elettorale Buonfiglio ha promesso investimenti e conti in ordine per mantenere lo stile ed il prestigio interno e internazionale del Comitato Olimpico Italiano sulla scia del suo predecessore Giovanni Malagò.

E’ stato atleta a tecnico, consigliere, vicepresidente e poi presidente della Federazione Canoa e Kayak. “Nel 2005 quando ne diventai presidente la Federazione contava soltanto 5.500 tesserati, aveva un bilancio in rosso e poche prospettive. Oggi ne contiamo oltre 20.000, abbiamo un bilancio solido e sano, un centro federale finanziato dal PNRR, progetti ambiziosi, risorse in crescita, tanti Campioni Olimpici, ma soprattutto dove l’Associazione Sportiva è posta al centro di tutte le attività federali”. Insignito del Collare d’Oro al Merito Sportivo il 22 dicembre 2023, è anche vicepresidente dell’International Canoe Federation. È stato poi vicepresidente del Coni nel primo mandato di Malagò e ha rappresentato il nostro Comitato Olimpico ai Giochi Paralimpici di Sochi.
Abbracci con il presidente uscente Giovanni Malagò, prima delle parole di Buonfiglio: “Un saluto e un ringraziamento per tutto quello che ha fatto il presidente Malagò in questi dodici anni. Un ringraziamento a tutti coloro che mi sono stati vicini in questi mesi. Voglio sottolineare la correttezza del mio competitor Luca Pancalli, al quale va tutto il mio più affettuoso saluto. Non posso non sottolineare i membri CIO che sono qui con noi, rappresentano un valore aggiunto per l’Italia che è protagonista nel mondo. Un abbraccio ai presidenti delle Federazioni mondiali, dobbiamo impegnarci ad arrivare nei board internazionali per rinforzare il prestigio ed essere presenti dove si decide. Dobbiamo intraprendere questo percorso, adesso non è il tempo delle parole perché ci aspettano i fatti. Eleggeremo una Giunta importante, con il senso di responsabilità che avete vi invito a votare con il cervello, prima ancora che con il cuore. Grazie a tutti”.

Sono state queste le prime parole di Luciano Buonfiglio da neo-eletto presidente del Coni, in una mattinata che era stata aperta dalle parole di Giovanni Malagò: “Siamo in un posto magico, un impianto in cui si respira cosa è il Coni, una struttura multidisciplinare come non ne esistono in Italia. Siamo nel cuore del centro intitolato a Giulio Onesti, ho fortissimamente voluto ospitare qui questa assemblea elettiva perché qui c’è la nostra storia. Il Coni è un ente pubblico, un soggetto molto particolare ed è il più bello di tutti: è pubblico ma risponde all’organizzazione internazionale, siamo gli unici intitolati a utilizzare i cinque cerchi e tra pochi mesi avremo in casa i Giochi olimpici e paralimpici”.
Un giornale online ha titolato: “Ha vinto Malagò, ha perso Abodi”. Secondo noi invece ha vinto lo sport eleggendo un manager dello sport a 360 gradi. Buon lavoro al presidente Buonfiglio.