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1 Maggio 2024 07:19
1 Maggio 2024 07:19

Pilato, nei 50 rana è ancora podio mondiale: medaglia di bronzo

La nuotatrice azzurra diventa la terza italiana a infilare la tripletta consecutiva dopo Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, ma la prima al mondo nella specialità: "Voglio dedicare questa medaglia al mio allenatore Vito D’Onghia e dirgli che gli sarò sempre grata ed affezionata”.
di Valentina Rito

Benedetta Pilato perde il record mondiale, ma guadagna una grande medaglia di bronzo, nella finale dei 50 rana ai Mondiali di Nuoto a Fukuoka. La nuotatrice tarantina diventata diciottenne conquista la terza medaglia consecutiva in tre edizioni e dopo due medaglia di argenta ha conquistato il bronzo in 30”04 arrivando dietro la neo primatista lituana Ruta Meilutyte autrice di 29”16 migliorando quel 29”30 che la Pilato deteneva dal 2021, e poi eguagliato in semifinale dall’olimpionica lituana.

Per la Pilato è anche la medaglia del cambiamento da dedicare al tecnico Vito D’Onghia col quale ha lavorato per 13 anni. “Sarà sempre il mio primo tifoso”. Adesso Benedetta si allenerà a Torino con Antonio Satta. “Una medaglia che ci voleva dopo un anno complicato, peccato per il tempo, sarei arrivata seconda col tempo della batteria”, commenta l’azzurra che diventa la terza italiana a infilare la tripletta consecutiva dopo Federica Pellegrini e Gregorio Paltrinieri, ma la prima al mondo nella specialità. La Meilutyte si conferma medaglia d’oro, per Anita Bottazzo un quinto posto in 30”11.

La Pilato era campionessa uscente dei 100 rana che non ha disputato ai Mondiali. Benedetta a caldo dice: “Sono contenta per come ho finito la stagione dopo un’annata complicata. Lo scorso anno era un Mondiale diverso, dopo un’Olimpiade: qui c’era molta più concorrenza. Il primato iridato perso? Me lo aspettavo: ma ha fatto un tempo quasi da uomo. Voglio dedicare questa medaglia al mio allenatore Vito D’Onghia e dirgli che gli sarò sempre grata ed affezionata”. La nuotatrice tarantina si trasferirà a Torino per essere seguita da Antonio Satta e per questioni di cuore che la legano ad Alessandro Miressi. E’ la sesta medaglia per l’Italia, il primo bronzo dopo l’oro di Thomas Ceccon nei 50 farfalla e i 4 argenti. Per la Meilutyte il ritorno il primato 10 anni dopo: un ritorno al top più lungo.

A proposito del piemontese Alessandro Miressi, ieri ha tenuto banco la sua assenza nella batteria della 4×100 mista uomini. L’eliminazione del quartetto è stata una cocente delusione: nono posto in 3’33”54, con Thomas Ceccon da 53”67, Nicolò Martinenghi da 59”65, Piero Codia da 51”81 Manuel Frigo da 48”41. Le reazioni a caldo non sono mancate e Ceccon, quinto nella finale dei 50 dorso (24”58) con oro e argento ai due americani Armstrong e Ress e bronzo al cinese Xu Jiayu, ha parlato chiaro: “Tanti in squadra forse hanno un po’ rallentato dopo quello che si è fatto l’anno scorso per poi tornare a spingere per i Giochi. È sbagliato, io ho vinto tre medaglie qui e se si lavora tutto l’anno bene, poi nella gara internazionale si dovrebbe rendere. A buon intenditor, poche parole...”.

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