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19 Aprile 2024 04:17
19 Aprile 2024 04:17

Piazza San Pietro “blindata”. 100mila per l’addio a Papa Benedetto

Il rito con un protocollo con qualche limatura dei passaggi dedicati a un Papa regnante, è presieduto da Papa Francesco Bergoglio, che ieri ha definito il suo predecessore “un grande maestro”, e celebrato dal decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. DIRETTA TV sul nostro sito.
di Alessandra Monti

Questa mattina tutti gli occhi del mondo sono stati diretti verso piazza San Pietro sullo Stato più piccolo del pianeta. Per la prima volta nella storia della Chiesa un Papa presiede i funerali di un Papa emerito, e viene scritta una pagina di storia della Chiesa e delle istituzioni, presenti con vari leader internazionali. Per volontà dello stesso Benedetto XVI le sue esequie che hanno avuto inizio inizio inizio alle 9,30 sono state organizzate “nel segno della semplicità», e saranno quindi “solenni ma sobrie”. Allorquando la sua bara verrà tumulata nelle Grotte vaticane, finirà l’“emeritato”, e “da quel momento in poi si andrà a pregare sulla tomba di un Pontefice“, spiega un alto prelato. Il rito con un protocollo con qualche limatura dei passaggi dedicati a un Papa regnante, è presieduto da Papa Francesco Bergoglio, che ieri ha definito il suo predecessore “un grande maestro”, e celebrato dal decano del collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re.

Campane hanno suonato a morto nella Basilica Vaticana quando la bara con le spoglie del Papa emerito Benedetto XVI è uscita dalla Basilica portata dai sediari, poco dopo le 8.50 per permettere il rosario dei fedeli in piazza San Pietro. Fragorosi gli applausi ripetuti della folla dei fedeli. Una fitta coltre di nebbia conferisce fascino e mistero, incornicia il cupolone di San Pietro dove è tutto pronto per la cerimonia funebre di papa Ratzinger. Alle fermate della metropolitana vicine alla Basilica servizi di vigilanza osservano discreti il movimento di pellegrini che si avviano a partecipare al funerale. Bandiere tedesche sventolano nel cielo e la corsa per un posto a sedere è serrata. Il primo blocco davanti alla chiesa è già tutto pieno. In giro diversi striscioni con la scritta in tedesco “Danke Benedikt” ( “Grazie Benedetto” n.d.r.) e un fiume di gente ancora si appresta ad arrivare per superare i controlli e avere così accesso alla piazza per l’ultimo saluto al Papa emerito. “Santo subito”: è quanto si legge in un cartello esposta da una delle tante fedeli presenti in piazza San Pietro. Ci sono molte le bandiere tedesche e polacche, molti i fedeli arrivati dalla Baviera in costume tipico bavarese.

Uomini della gendarmeria vaticana e le guardie svizzere dirigono l’afflusso dei fedeli. Distribuiti libretti della messa e copie dell’Osservatore Romano, listato a lutto, interamente dicato al pontificato di Ratzinger, il successore di Giovanni Paolo II dal 2005 e dimessosi nel 2013.

Il Vangelo è stato aperto sul feretro del Papa emerito. Mons. Diego Ravelli, cerimoniere pontificio e mons. Georg Ganswein, segretario particolare di Ratzinger, hanno aperto il Vangelo sulla bara come avviene nei funerali dei papi Prima della recita del rosario, dopo che la bara di Ratzinger è stata portata fuori dalla Basilica . Tornano alla memoria dei fedeli le pagine del Vangelo che si aprivano con il vento durante le esequie di Papa Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. La pioggia caduta nella notte costringe i partecipanti alla messa ad asciugare le sedie con fazzolettini di carta mentre l’umidità avvolge la piazza e la facciata della basilica, sotto cui è allestito il palco papale, circondato da quattro maxischermi che trasmetteranno la funzione.

Il presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella è presente in piazza San Pietro. Nella delegazione del governo guidata dal premier Giorgia Meloni , accanto a lei il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ed il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, con un rosario in mano, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano insieme ai presidenti di Camera e Senato, Lorenzo Fontana ed Ignazio La Russa.  Anche l’ex-premier Mario Draghi è presente sul sagrato di San Pietro per i funerali di Benedetto XVI. L’ex presidente del Consiglio si è seduto nel settore della delegazione italiana.

Il premier ungherese Viktor Orban e quello polacco Mateusz Morawiecki si ritroveranno insieme, nel ricordo di Benedetto XVI, si saluteranno e si parleranno con il premier Meloni , perché si conoscono bene. In realtà non sono previsti in agenda incontri ufficiali con i due leader della destra dell’Europa orientale.

La Meloni ci parlerà, e d’altra parte, anche le sfumature nella selezione effettuata dalla Santa Sede dei rappresentanti nazionali alle esequie diventano scelte politiche, adesioni ideali, segnali. Orban, ad esempio, ha voluto partecipare di persona, è stato tra i primi a giungere nella Capitale, ha già reso omaggio al Papa emerito visitando la camera ardente ed è in piazza San Pietro. La stessa scelta dei polacchi, guidati oltreché da Morawiecki anche dal presidente Andrzej Duda. Diverso invece l’atteggiamento di due esponenti come Joe Biden ed Emmanuel Macron, entrambi tra l’altro in rapporti ottimi con Papa Francesco: il governo degli Stati Uniti – guidato dal secondo Presidente cattolico della storia, dopo John Fitzgerald Kennedy – sarà rappresentato dall’ambasciatore americano presso la Santa Sede, mentre il Presidente francese verrà rappresentato dal ministro dell’Interno. Assenze volte a rispettare il desiderio della Santa Sede di funerali solenni, ma sobri.

Ma non è tutto qui. Perché Meloni avrà oggi incastri d’agenda permettendo un incontro di massimo livello: quello con Olaf Scholz, che compone la delegazione ufficiale tedesca assieme al presidente della Repubblica Frank-Walter Steinmeier. Ci lavorano le diplomazie e non sarà un incontro banale (neanche il primo, si erano già parlati il 6 dicembre).

Hanno confermato la partecipazione, tra gli altri, la madre del Re di Spagna, la Regina Sofia; il Re e la Regina del Belgio, Filippo e Mathilde; il presidente portoghese Marcelo Nuno Duarte Rebelo de Sousa. Presente la Real Casa Savoia con Clotilde e Vittoria. In Piazza anche personalità delle altre Chiese cristiane, compreso il Patriarcato di Mosca con il metropolita della Chiesa russa Antonij di Volokolamsk; e poi leader delle altre fedi, dai musulmani agli ebrei. Ci sono anche diversi patriarchi orientali in piazza San Pietro. Tra loro Louis Raphael Sako da Baghdad e Bechara Rai da Beirut.

Sono circa 130 i cardinali che concelebrano i funerali di Benedetto XVI. A loro si aggiungono i circa trecento vescovi e i 3.700 sacerdoti giunti da ogni parte del mondo.

“Benedetto, fedele amico dello Sposo, che la tua gioia sia perfetta nell’udire definitivamente e per sempre la sua voce” ha detto Papa Francesco Bergoglio nell’omelia per i funerali di Benedetto XVI chiedendo di “affidare il nostro fratello alle mani del Padre: che queste mani di misericordia trovino la sua lampada accesa con l’olio del Vangelo, che egli ha sparso e testimoniato durante la sua vita” ed aggiunto “Siamo qui con il profumo della gratitudine e l’unguento della speranza per dimostrargli, ancora una volta, l’amore che non si perde; vogliamo farlo con la stessa unzione, sapienza, delicatezza e dedizione che egli ha saputo elargire nel corso degli anni. È il Popolo fedele di Dio che, riunito, accompagna e affida la vita di chi è stato suo pastore”.

Dopo la prima parte della Messa, la celebrazione nella sua ‘liturgia eucaristica’, ha visto sull’altare il cardinale Giovanni Battista Re per evitare, come ormai succede da tempo nelle Messe presiedute dal Papa, che Francesco Bergoglio si affatichi, considerato che in questa parte della liturgia il celebrante è in piedi e al momento della consacrazione in ginocchio. Un momento di preghiera e di commozione: prima che la bara di Benedetto XVI lasciasse il sagrato di San Pietro, Papa Francesco si è alzato in piedi appoggiato a un bastone, attende in piedi, il passaggio della bara di Benedetto XVI che viene portata nelle grotte sotto la Basilica di San Pietro. Papa Francesco ha messo la mano sul feretro, traccia il segno della croce, posa la mano destra sul feretro e resta con il capo chino e gli occhi chiusi in preghiera, poi si mette la mano sul cuore.

Mentre sta terminando il rito delle esequie del Papa emerito Joseph Ratzinger, dopo l’ultimo ‘Amen‘ pronunciato da Papa Francesco, la folla di fedeli presente in piazza scandisce a piena voce il grido “Santo subito!“. Alle 10:45 un applauso della piazza saluta la fine della Messa. Le campane a morto e un altro grande applauso salutano il feretro di Papa Benedetto che rientra in san Pietro per la sepoltura.

Al termine del rito la salma ha lasciato piazza San Pietro per raggiungere le grotte vaticane dove sarà tumulata durante una cerimonia privata e senza telecamere. Nella bara verranno inserite le monete e le medaglie coniate durante il suo Pontificato, i pallii che ha indossato durante la sua carriera ecclesiale e il rogito, cioè una sintesi della sua storia da Papa. La nicchia nella quale riposerà Joseph Ratzinger sarà la stessa che era appartenuta a san Giovanni XXIII e san Giovanni Paolo II, prima che le loro spoglie fossero traslate nella Basilica di San Pietro.

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