di Ilaria Cerulla
Leonardo Maria Del Vecchio, presidente della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, ha aperto il meeting annuale “Vedere meglio, vivere meglio, tutti”, ospitato il 21 ottobre presso l’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei Deputati e introdotto dal Presidente della Camera Lorenzo Fontana. con queste parole: “Garantire l’accesso a cure visive a un miliardo di persone nel mondo è un traguardo storico, e siamo orgogliosi di avervi contribuito con le iniziative sviluppate in Italia. È il risultato di un impegno condiviso, che coinvolge istituzioni, volontari e partner strategici. La vista è un diritto universale e un potente moltiplicatore di sviluppo: migliora la qualità della vita, sostiene l’economia e promuove l’inclusione sociale.” .
Del Vecchio ha spiegato su Instagram, come OneSight EssilorLuxottica Foundation sia la più grande fondazione al mondo dedicata alla cura della vista, per dimensioni e capacità di fare la differenza, spiegando nel suo post che la fondazione “Opera in tutto il mondo, riunendo le principali azioni di advocacy e filantropiche del Gruppo EssilorLuxottica. La Fondazione si pone l’obiettivo di sostenere la creazione di cure visive sostenibili grazie alla filantropia, lavorando al fianco di partner di riferimento come l’Organizzazione Mondiale della Sanità per tradurre in azioni la risoluzione delle Nazioni Unite “Vision for everyone” così da contribuire ad eliminare entro una generazione, entro il 2050, i difetti visivi che affliggono circa 2,7 miliardi di persone povere nel mondo” .
“Dopo dodici anni di intenso lavoro abbiamo reso possibile l’accesso a cure oculistiche ad un miliardo di persone in tutto il mondo. – ha proseguito Del Vecchio – Siamo vicinissimi ai primi 100 milioni di occhiali da vista donati. Un traguardo straordinario“. ed, ha ringraziato il vicepresidente della Camera Lorenzo Fontana e il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.
In tre anni di attività, la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia ha portato avanti un programma diffuso di prevenzione e assistenza, con risultati concreti:26.000 visite oculistiche effettuate, oltre 6.000 trattamenti specialistici, sei mesi di presidi oculistici permanenti nelle periferie di Roma, Napoli e Palermo, 54.000 persone che hanno ricevuto un paio di occhiali da vista. Un modello di collaborazione fra pubblico e privato che, come ha evidenziato monsignor Vincenzo Paglia, “rappresenta un concorso virtuoso fra politica, impresa e terzo settore”. Dello stesso parere, il presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo il quale ha ricordato che “la cura della vista può diventare una via concreta per restituire dignità e prospettiva a chi vive ai margini”, definendola “un moltiplicatore di sviluppo” .
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati della seconda edizione dell’Osservatorio Vista, realizzato in collaborazione con il Censis, e il bilancio dei primi tre anni di attività della Fondazione, insieme ai nuovi progetti per il 2026. Quasi otto italiani su dieci non vedono bene. La metà soffre di miopia, un quinto di presbiopia, e in generale il 77,1% della popolazione dichiara di avere almeno un difetto refrattivo o una malattia oculare.
Dati che, secondo il segretario generale del Censis Giorgio De Rita e la ricercatrice Costanza Corsini, indicano una condizione diffusa che limita l’efficienza operativa nella vita quotidiana e riduce la qualità della stessa. Il rapporto evidenzia un miglioramento della diagnosi precoce – ha scoperto di avere un disturbo visivo entro gli 11 anni il 34,5% dei giovani, il 27,2% degli adulti e il 14% degli anziani – ma una scarsa abitudine alla prevenzione secondaria, come visite periodiche ed esami specialistici.
Le cause principali sono le difficoltà di accesso al Servizio Sanitario Nazionale: su 100 tentativi di prenotazione, in 39 casi le persone scelgono di rivolgersi alla sanità privata, e il 60% degli italiani effettua visite oculistiche fuori dal circuito pubblico.“È lo scivolamento in uscita dal Ssn il nodo centrale”, ha spiegato De Rita. “Per l’Organizzazione mondiale della sanità si tratta della più grande disabilità non trattata al mondo”, ha spiegato Andrea Rendina segretario generale della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, . “Non parliamo solo del Sud del mondo: in Italia, tra i senzatetto, i disoccupati e le famiglie che non arrivano a fine mese, l’accesso alla salute visiva è un lusso. L’83% non può permettersi nuovi occhiali e il 78% non ha la possibilità di sostenere una visita oculistica”.

Un protocollo per la vista e la dignità dei minori detenuti
A testimoniare il valore della vista come strumento di inclusione sociale, è stato annunciato il protocollo d’intesa tra la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia e il Ministero della Giustizia, presentato dal Ministro Carlo Nordio insieme a Del Vecchio. Il programma offrirà visite oculistiche e occhiali da vista ai giovani detenuti negli istituti penali minorili, con l’obiettivo di favorirne il benessere, la dignità e il reinserimento sociale. “Restituire la vista significa restituire dignità e opportunità”, ha affermato Del Vecchio. “Questo progetto vuole essere anche uno strumento di rinascita personale e di responsabilizzazione per i ragazzi detenuti.” Nordio ha definito l’iniziativa “straordinaria”, ricordando che la salute dei detenuti è parte integrante della dignità umana.
Le sfide del Servizio Sanitario Nazionale e la prevenzione
Nel suo intervento, il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato ha sottolineato “l’importanza della prevenzione come strumento per rendere sostenibile il sistema sanitario pubblico”, mentre l’onorevole Marta Schifone, membro della Commissione Affari Sociali della camera dei Deputati , ha ricordato la Risoluzione depositata il 9 ottobre per promuovere un Piano nazionale di prevenzione visiva. “Per troppo tempo la vista è rimasta ai margini dell’agenda politica – ha detto – ma non si tratta di un dettaglio clinico: è un tema di dignità, autonomia e giustizia sociale nella lotta alle disuguaglianze.”









