MENU
5 Luglio 2025 00:51

Paura a Roma, esplosione in distributore di benzina: 45 feriti, due in pericolo di vita

E' accaduto in via dei Gordiani nel quartiere Prenestino, il boato sentito in diverse zone della Capitale. Procura avvia indagine. Protezione civile: "Chi vive nella zona resti a casa con le finestre chiuse". La presidente del Consiglio Meloni ringrazia i soccorritori

Due persone in pericolo di vita a Roma dopo la fortissima esplosione che si è verificata in zona Prenestina. Il boato è stato sentito in diverse aree della Capitale. A fuoco poco dopo le 8 in via dei Gordiani una cisterna di gas in un distributore di benzina e Gpl . Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, polizia, carabinieri e 118. Dopo l’esplosione è stato segnalato un palazzo con i vetri rotti in via Casilina 441. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Roma Torpignattara per la messa in sicurezza dell’area, visto il pericolo di caduta in strada dei vetri. Non è la prima volta che a Roma si verificano roghi ed esplosioni con conseguenze drammatiche per fughe di gas o incendi di carburante. Ecco i casi più eclatanti verificatisi nella capitale in questi ultimi anni:

27 novembre 2001: esplosione da fuga di gas metano in un palazzo residenziale in via Ventotene provoca la morte di otto persone e decine di feriti.

12 maggio 2015: un incendio in un distributore di benzina in via Tiburtina. In conseguenza del rogo tre persone rimangono intossicate. Distrutta anche un’auto parcheggiata nelle vicinanze

23 maggio 2025: incendio presso una stazione di servizio, in via della Consolata, zona Bravetta durante il rifornimento di un Suv, causa un’esplosione e il conducente del veicolo resta gravemente ustionato.

L’esplosione dopo un «bleve da gpl»

Il direttore regionale dei vigili del fuoco del Lazio, Ennio Aquilino, ha spiegato che “si è trattato di un’esplosione conseguente a un “bleve da gpl” (un malfunzionamento dell’impianto del gas, ndr) “equiparabile all’esplosione di una bomba. Dopo un primo intervento per una fuga di gas, per la quale in poco tempo erano giunti i vigili del fuoco, è arrivata l’esplosione“. Le deflagrazioni sarebbero state diverse: “Le operazioni sono risultate molto difficoltose perché a fianco al distributore c’era un deposito di ambulanze che aveva all’interno delle bombe d’ossigeno, circostanza che può aver causato delle deflagrazioni”, ha spiegato il maggiore dei carabinieri Andrea Quattrocchi

Giorgia Meloni: “Grazie al coraggio dei soccorritori”

“Desidero esprimere, a nome del governo e mio personale, un sentito ringraziamento alle forze dell’ordine, ai vigili del fuoco, alla polizia locale di Roma Capitale, agli operatori sanitari e a quelli della protezione civile, e a tutti coloro che oggi sono intervenuti con tempestività ed efficienza in occasione della grave esplosione che ha colpito la città” dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.Grazie alla prontezza e alla professionalità evidenziati nel primo intervento di messa in sicurezza e chiusura dell’area interessata e alla rapidità dei soccorsi, è stato possibile evitare che questo tragico evento avesse conseguenze ancora più gravi – aggiunge la premier -. Il coordinamento immediato tra le diverse unità operative e il coraggio dimostrato testimoniano, ancora una volta, il valore straordinario delle donne e degli uomini che ogni giorno lavorano per garantire la sicurezza, l’incolumità e la salute dei cittadini. A tutti loro va la nostra sincera riconoscenza“.

I feriti

Il bilancio al momento è di 45 feriti. A quanto si apprende dalla questura si tratta di 24 feriti civili, 11 poliziotti, 1 carabiniere, 6 vigili del fuoco e 3 operatori del 118. Due feriti di loro sono gravi e in pericolo di vita. Entrambi uomini, sono ricoverati presso la Uoc Grandi Ustionati dell’Ospedale Sant’Eugenio: uno ha ustioni sul 55% del corpo, l’altro sul 25%. Quest’ultimo, a quanto si apprende dalla Asl Roma 2, “ha anche un quadro clinico complesso per patologie pregresse”.

Al Sant’Eugenio questa mattina erano stati trasferiti 4 feriti, “due in codice verde e 2 in codice rosso, da subito sottoposti a respirazione meccanica non autonoma. Inoltre, presentano danni da inalazioni e barotrauma”. Tra i due feriti, potrebbe esserci il gestore del distributore. “Non lo sappiamo – fanno sapere dalla Asl Rm2 -, ma le loro condizioni sono critiche. Abbiamo chiamato i familiari preparandoli a ogni scenario“.

Almeno una cinquantina di persone sono state evacuate. “Seguiranno approfondimenti di polizia giudiziaria per accertare le cause che hanno generato la deflagrazione” dichiara Elisabetta Accardo, portavoce della Questura di Roma. La Protezione civile ha chiesto, poi, a chi abita nelle zone limitrofe dinon uscire di casa, di tenere chiuse le finestre e di non accendere condizionatori”

Sul posto il sindaco di Roma Gualtieri

In via dei Gordiani si è recato il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Mi ha appena chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per esprimere vicinanza e solidarietà alla città e alle persone che sono rimaste coinvolte nell’esplosione di questa mattina nel quartiere Presentino – rende noto Gualtieri in una nota – L’ho aggiornato sulla situazione e mi ha chiesto di trasmettere il suo ringraziamento a tutti gli operatori e alle forze dell’ordine che sono intervenute prontamente sul posto evitando conseguenze peggiori”.

A quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha sentito il sindaco Gualtieri e si tiene in stretto contatto con il sottosegretario Alfredo Mantovano, costantemente informato dalle autorità competenti, con particolare attenzione alla salute delle persone coinvolte. Via social (X) è arrivato il messaggio di Papa Prevost: “Prego per le persone coinvolte nell’esplosione di un distributore di benzina, avvenuta questa mattina nel quartiere Prenestino Labicano nel cuore della mia Diocesi. Continuo a seguire con apprensione gli sviluppi di questo tragico incidente“.

Procura avvia indagine, area sotto sequestro

La Procura di Roma ha apertosul disastro un’indagine. I pm capitolini, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, attendono una prima informativa dei vigili del fuoco e forze dell’ordine intervenute e procedono al momento per lesioni colpose. L’area è stata posta sotto sequestro. “Purtroppo è stato un incendio grave che pare sia disceso da un incidente nella fase di scarico del gpl. Gli operatori di polizia che stavano effettuando l’intervento, come anche altri soccorritori, sono ora stati investiti da quest’esplosione molto forte e ora sono nei vari ospedali”, ha spiegato il questore di Roma Roberto Massucci.

I danni e le verifiche ambientali

Significativi i danni a edifici e veicoli nel raggio di centinaia di metri, mentre l’onda d’urto ha frantumato vetri e sollevato detriti causando un diffuso stato di panico. “L’esplosione avvenuta stamane in un distributore ha determinato ingenti danni nelle immediate vicinanze, compromettendo strade, edifici pubblici e privati – fa sapere, in un post su Fb, Mauro Caliste il presidente del Municipio V di Roma -. È stata aperta l’Unità di crisi locale, che coinvolge tutti i soggetti deputati a intervenire in queste occasioni“.

Arpa Lazio realizzerà le verifiche ambientali del caso, mentre la Protezione civile” d’intesa con la Prefettura di Romasta individuando soluzioni alloggiative temporanee per chi non potrà rientrare a casa. L’immediato intervento del gruppo Prenestino della Polizia Locale, avvenuto tra la fuga e l’esplosione, ha permesso l’evacuazione di diverse strutture, incluso il centro estivo limitrofo“.

“Siamo stati subito attivati dalla Protezione civile e intervenuti nella tarda mattinata, intorno alle 12, sul luogo dell’esplosione per installare, come è da prassi, un campionatore per la qualità dell’aria a circa 350 metri dal luogo in cui è scoppiato il distributore di Gpl” si apprende dall’Arpa Lazio (Agenzia regionale protezione ambientale). “Il campionatore raccoglie le polveri che sono presenti nell’aria e che si depositano nel filtro del campionatore, per poi essere quindi analizzate in laboratorio”. Ora per i residenti della zona Sud Est di Roma, e non solo, è attesa per i risultati “che non si avranno prima delle 24 ore, comunque entro domani” assicurano.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, sta monitorando lo stato delle scuole presenti nella zona in cui si è verificata l’esplosione, informando immediatamente di ogni sviluppo il ministro Giuseppe Valditara, che segue costantemente l’evolversi della situazione. L’Ic ‘Simonetta Salacone‘, deserto al momento dell’incidente, ha riportato ingenti danni strutturali. Il ‘Romolo Balzani’ è quello che ha riportato i danni maggiori e risulta non agibile. Al plesso di Via Ferraroni, seppure con minori danni, viene sospesa ogni attività. Danni meno gravi si sono verificati nell’Istituto ‘Trilussa‘. Presso l’Ic di via dei Sesami si è verificato il crollo di un cornicione. Nessun ferito, alcuni vetri distrutti e una porta divelta al Liceo ‘Kant’, dove si stavano svolgendo corsi di recupero. L’istituto è stato immediatamente evacuato.

Presso il Liceo paritario ‘Cavanis’ erano in corso gli esami di Stato, che sono stati sospesi per valutare le condizioni dell’edificio. Gli esami riprenderanno domani al Liceo ‘Amaldi‘. Le verifiche da parte dei vigili del fuoco sono tuttora in corso

Le testimonianze sull’esplosione

“Mi sono svegliato di soprassalto, ho sentito un’esplosione fortissima, sembrava una bomba”, dice un testimone che abita in zona Prenestino . “Hanno tremato tutti i vetri, ho pensato al terremoto”, riferisce un altro testimone che abita a Centocelle. “In via dei Gordiani c’è stata una prima deflagrazione e le fiamme hanno avvolto una macchina e un’ambulanza in transito” racconta il maresciallo capo Gregorio Assanti del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Roma, che insieme al carabiniere, rimasto ferito, ha soccorso un uomo che passava in quel momento con l’auto. Le fiamme hanno avvolto la vettura e anche un’ambulanza che aveva a bordo solo il personale sanitario. “Insieme agli infermieri del 118 che erano sull’ambulanza abbiamo soccorso l’uomo che era bordo dell’auto, era riuscito a uscire dalla vettura, ma le fiamme erano talmente alte che è rimasto ustionato ed è caduto esanime a terra – ricostruisce il maresciallo capo Assanti -. Lo abbiamo portato lontano dal luogo della deflagrazione e l’abbiamo trasportato sulla nostra auto di servizio al pronto soccorso del policlinico Casilino”.

“Sono stati attimi. Un minuto dopo c’è stata la seconda deflagrazione, quella più forte e pericolosa, ci ha sbalzato lontano 4-5 metri e una parte della cisterna è stata scaraventata in aria ed è atterrata vicino a noi”, ricorda il carabiniere che sottolinea: “In quei momenti anche noi abbiamo paura – se non subentra la paura si diventa incoscienti e noi non siamo incoscienti -, ma non ci facciamo bloccare. Siamo corsi di nuovo sul posto abbiamo cercato di salvare più persone possibili”.

| in aggiornamento |

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Ecco come è morto Diogo Jota, il comunicato: "Cos'è accaduto durante il sorpasso di notte"
Giustizia, ok del Senato: approvata la separazione delle carriere dei magistrati
Assolti in appello il deputato Pd Stefanazzi e l'imprenditore Vito Ladisa, per il presunto finanziamento alle primarie Pd
Caldo africano alla massima potenza, ma è in arrivo la svolta meteo
L'economia italiana e quella dell'intera UE alle prese con sfide impegnative: quale futuro?
Diario da una cella. Arriva il momento più difficile: il caldo arroventa il sovraffollamento.
Cerca
Archivi
Paura a Roma, esplosione in distributore di benzina: 45 feriti, due in pericolo di vita
Ecco come è morto Diogo Jota, il comunicato: "Cos'è accaduto durante il sorpasso di notte"
Giustizia, ok del Senato: approvata la separazione delle carriere dei magistrati
Assolti in appello il deputato Pd Stefanazzi e l'imprenditore Vito Ladisa, per il presunto finanziamento alle primarie Pd
Caldo africano alla massima potenza, ma è in arrivo la svolta meteo

Cerca nel sito