di Silvia Signore
Sono state presentate ufficialmente in uno scenario di rara bellezza, immerso nella suggestione del Canal Grande e avvolto dal fascino eterno di Venezia, le medaglie olimpiche e paralimpiche dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. L’evento si è svolto ieri sera presso la Fondazione Cini all’Isola di San Giorgio, alla presenza del presidente uscente del CIO Thomas Bach, delle istituzioni italiane, di atleti olimpici e paralimpici e dei rappresentanti del Comitato Organizzatore. Testimonial d’eccezione due leggende olimpiche dello sport italiano come Federica Pellegrini e Francesca Porcellato. All’evento sono intervenuti, oltre al padrone di casa Luca Zaia, al Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò e al suo Ceo Andrea Varnier, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il Presidente del Coni Luciano Buonfiglio e il Presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis.
Un design che unisce tradizione e innovazione
Le medaglie, realizzate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) una società interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, sono il frutto di un progetto congiunto tra artisti , designer e il Comitato Olimpico Italiano, rappresentano un tributo all’equilibrio tra la modernità delle città ospitatinti e il patrimonio culturale italiano. Sul fronte, in posizione centrale, campeggia l’iconico simbolo dei cinque cerchi olimpici, incastonato in un anello lucente di metallo lavorato, simbolo dell’unione dei con nen e dello spirito dei Giochi. Sul retro, ogni medaglia riporterà l’incisione della disciplina specifica vinta, rendendo ogni pezzo unico e personale. Un de aglio che so olinea la valorizzazione dell’atleta e della sua impresa.

Saranno l’oggetto del desiderio di tante e tanti atleti, che sognano di scrivere la storia, in quello che rappresenta l’avvenimento più importante per uno sportivo. Parliamo delle medaglie olimpiche e paralimpiche, simbolo della vittoria individuale di un atleta, ma anche dell’unione e della collaborazione tra nazioni e culture diverse. Saranno complessivamente 1146 quelle che verranno assegnate durante i 195 eventi che caratterizzeranno i Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, tra i quali spiccano naturalmente le competizioni di biathlon, in programma dall’8 al 21 febbraio 2026 nell’impianto della Südtirol Arena Alto Adige di Anterselva. I preziosi metalli sono stati ufficialmente svelati dal Comitato organizzatore dei Giochi il 16 luglio nel corso di un affollato evento tenutosi a Palazzo Balbi, sede della Regione Veneto.

Zaia: “Olimpiadi occasione italiana”
“Le medaglie che abbiamo visto oggi sono un simbolo molto forte. Raccontano la fatica, la dedizione e il percorso che ogni atleta compie per arrivare al traguardo” ha spiegato Luca Zaia presidente della Regione Veneto . “Ma raccontano anche il lavoro silenzioso e fondamentale di chi, dietro le quinte, rende possibile tutto questo: organizzatori, volontari, tecnici, artigiani e tanti altri insostituibili protagonisti. Milano Cortina 2026 sarà una grande occasione per tutto il Paese. Non solo sport e spettacolo, ma anche infrastrutture, accoglienza, promozione, occupazione. L’Italia ha dimostrato di saper fare squadra e questi Giochi ne sono la prova. Un grazie sincero dal Veneto a chi ogni giorno lavora con passione e competenza per costruire questo evento: è grazie a loro se oggi possiamo iniziare a toccare con mano il risultato. Le medaglie sono solo l’inizio”

Fontana: “Medaglie sintesi di design e tradizione”
Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, ha invece spiegato come le Olimpiadi rappresentino “una nuova e significativa tappa di avvicinamento verso uno degli eventi più importanti della storia sportiva del Paese”. Fontana ha poi aggiunto: “Le medaglie, da sempre, sono sinonimo di Olimpiadi e rappresentano in maniera concreta il valore di una competizione davvero unica. Proprio come accaduto per le torce, anche le medaglie olimpiche sono una sintesi perfetta di design e tradizione, due elementi cardine del modo di pensare di noi italiani. Per scaramanzia non aggiungo altro, ma è chiaro che l’auspicio è quello di vederle al collo di atleti con la divisa tricolore”.

Malagò: “Sono molto più che semplici premi”.
“Sono il battito del cuore italiano, l’essenza del design che emoziona, il riflesso di un sogno che prende forma. Racchiudono l’identità di un Paese, la sua creatività, la sua passione per lo sport e per la bellezza” ha spiegato Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026. “Ogni medaglia olimpica o paralimpica – ha aggiunto l’ex presidente del Coni – è un racconto inciso nel metallo. Parla della fatica, della determinazione, dei sacrifici e delle speranze di chi ha vissuto per arrivare sul podio. Ma racconta anche la storia di un’Italia che crede nei valori più autentici dello sport. Chi la conquisterà non porterà con sé solo il tributo della vittoria, ma anche un frammento vivo dello Spirito italiano, un simbolo eterno di ciò che siamo capaci di sognare e realizzare insieme”.
“Queste medaglie sono più di un premio: sono un racconto dell’Italia, della sua capacità di emozionare e innovare attraverso la bellezza,” ha aggiunto Giovanni Malagò, Presidente della Fondazione Milano Cortina 2026. Le medaglie sono state prodotte interamente in Italia, con materiali ecosostenibili e con un occhio attento all’inclusività: anche le medaglie paralimpiche sono dotate di scrittura in Braille e bordi tattili per il riconoscimento al tatto. Un ponte tra le Alpi e il mondo Milano-Cortina 2026 si preannuncia come un’Olimpiade all’insegna della sostenibilità e della valorizzazione dei territori alpini. Le medaglie, con la loro circolarità perfetta e il doppio volto simbolico, rappresentano un ponte ideale tra l’Italia e il mondo, tra il ghiaccio delle competizioni e il calore delle emozioni che solo i Giochi sanno regalare. Il conto alla rovescia è cominciato, e con queste medaglie già tra le mani, almeno simbolicamente, l’Italia si prepara a scrivere una nuova pagina di storia sportiva e culturale.