di Valentina Taranto
Cacciata dalla Polizia per aver difeso la Costituzione e la libertà degli italiani. Così scrive sulla sua pagina Facebook l’ormai ex vice questore della Polizia Nunzia Schilirò, balzata agli onori della cronaca per le sue frequenti partecipazioni e interventi alle manifestazioni “no green pass” dell’anno scorso, che le erano costati già diversi richiami disciplinari dal Dipartimento della Polizia di Stato. Il provvedimento, un documento di 25 pagine, è arrivato per le esternazioni non equilibrate per un funzionario di polizia e reiterate nel tempo, visto che la poliziotta, originaria di Gorizia, era già stata sospesa che si era apertamente schierata contro il Green Pass.

La vicequestore era stata sospesa dal Dipartimento il 10 ottobre 2021, con la sospensione dello stipendio, per le dichiarazioni fatte sul palco di San Giovanni. “Sono qui per dissentire con il lasciapassare verde che è assolutamente incompatibile con la nostra Costituzione. Nessun diritto può essere subordinato a un certificato verde”, aveva detto.
“Il 28 settembre 2022 che alle elezioni del 25 settembre era candidata al Senato con Italexit, senza venire eletta – scrive la Schilirò – è stato decretato che i dirigenti di Polizia sono schiavi del Governo di turno. Dopo un anno di sospensione e di persecuzione con 7 procedimenti disciplinari, al quinto sono stata destituita ! Licenziata per le mie dichiarazioni sul palco della manifestazione del 25 settembre 2021 e per tutte le mie successive dichiarazioni. Quelle, per esempio, in difesa dei portuali di Trieste, aggrediti a colpi di idrante, quando stavano seduti a terra, con il rosario in mano“.
La Schilirò si era candidata al Senato con Italexit, in un collegio uninominale in Sicilia, ottenendo l’1,6% dei voti, troppo pochi per ambire a un seggio. “I condannati per il G8 di Genova in servizio e, in certi casi, addirittura promossi. Io licenziata per aver esercitato il diritto costituzionale previsto dall’articolo 21. Quale libertà di espressione esiste in Italia? Vediamo quanti avranno il coraggio di dare questa notizia – conclude la Schilirò – e quanti si ricorderanno di avermi offerto un lavoro e della mia risposta: “Fammi questa proposta quando mi avranno licenziato. Per ora, devo combattere”.