di Antonello de Gennaro
Il plenum del CSM composto da magistrati politicizzati e lottizzati salvo qualche rara eccezione, domani cercherà di sovvertire il risultato elettorale interno alla magistratura, utilizzando lo scivolone della consigliera Rosanna Natali, componente laica eletta dal parlamento (su indicazione di Fratelli d’ Italia) per destituirla. Il voto avverrà come di consueto a scrutinio segreto e quindi può accadere qualsiasi cosa.
L’eventuale destituzione della Natoli comporterebbe un notevole vantaggio per la corrente sinistrorsa di Area, che a suo tempo non è stata così rigida con il suo esponente Giuseppe Cascini (e fratello) e numerosi suoi esponenti, nelle operazioni sotterranee nel Consiglio Superiore della Magistratura, dove incredibilmente facevano accordi di ogni tipo con l’ex presidente dell’ ANM Luca Palamara, esponente della corrente centrista di Unicost, come si evince dalle intercettazioni confluite nei vari procedimenti contro l’ex magistrato.
La Natoli è stata accusata di aver elargito consigli non dovuti alla giudice catanese Maria Fascetto Sivillo sotto procedimento dela sezione disciplinare di cui era componente la stessa Natoli . Per la verità, suggerimenti che erano ad onor del vero innocui come quello di affiancare un avvocato esperto di questioni disciplinari a quello già prescelto dalla magistrata sotto processo. Nei molti minuti di registrazione abusiva effettuata dalla Fascetto, l’affermazione apparsa ai più, non dovuta è stata questa: “Sto violando il segreto della Camera di consiglio …è vero che ha subito sopruso, ma a me sembra, poverina, che sia andata in tilt”. Ma in realtà , nessun segreto risulta essere stato violato e diffuso dalla Natoli.
Per questo motivo la Natoli ha deciso di opporsi alla propria decadenza a rischio, invocata dai consiglieri di Area, denunciando il doppiopesismo dei consiglieri togati di sinistra del Csm con la propria istanza che il CORRIERE DEL GIORNO è in grado di documentare integralmente in esclusiva.
CSM_MatoliNell’istanza sopra riportata nella sua versione integrale ed originale, la Natoli scrive:: “Voglio sottolineare che nessun rimprovero dal punto di vista deontologico mi può essere mosso, vista la giurisprudenza disciplinare del Csm e della Suprema Corte di cassazione in merito a simili condotte (vedasi sentenze Sirianni), considerato che, al momento in cui ho incontrato la dottoressa Fascetto Sivillo, non ero già più il suo giudice disciplinare essendosi esaurito il procedimento il 25 luglio 2023 con la sentenza disciplinare di condanna e la sospensione cautelare“. Sulla questione della sentenze Sirianni, il collega Giacomo Amadori, vicedirettore del quotidiano La Verità, oggi racconta e spiega molto bene la vicenda, evidenziando che a suo tempo la decisione del Csm venne confermata dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione presiedute dasl magistrato Margherita Cassano, attuale primo presidente della Suprema Corte, che per tale incarico è membro di diritto del plenum e del Comitato di Presidenza che ha depositato la relazione contro la Natoli, domani all’ ordine del giorno.
Verita_NatoliAdesso il vero obiettivo delle correnti sinistrorse del Csm è quello di far decadere la Natoli, così costringendo di fatto il Parlamento a rifare le votazioni per eleggere un nuovo membro laico, che per essere eletto deve ricevere i 3/5 dei voti, che l’attuale maggioranza ldi governo non detiene, e tantomeno può fare affidamento sulla “sponda” di Renzi ed Italia Viva, che stanno manovrando e cercando di entrare nel “campo largo” guidato dal Pd. Una manovra che consentirebbe alle toghe rosse di riuscire a manovrare e condizionare le decisioni del Consiglio Superiore della Magistratura sopratutto in termine di “lottizzazione” degli incarichi ed avanzamento delle carriere. Tutto ciò senza il consenso elettorale. In perfetto “stile sinistrorso“.
La domanda che ci sembra lecito farsi è questa: è normale andare a chiedere dei consigli, registrando abusivamente e quindi illegittimamente la conversione, per poi far montare al proprio legale (l’ avv. Carlo Taormina) un caso imbarazzante ? Evidentemente oggi registrare è diventato il “piede di porco” della vita democratica, come il “caso Sangiuliano-Boccia” conferma. Solo che vederlo fare a magistrati ed avvocati ci sembra agli antipodi di quell’invito alla legalità del presidente Csm, rivolto tempo fa alla magistratura. Ma forse anche al Quirinale sono un pò distratti….