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28 Marzo 2024 10:20
28 Marzo 2024 10:20

Le linee guida per la tutela dei migranti ospiti nei centri di accoglienza

La creazione di queste linee guida risulterà molto più efficace nella prima accoglienza dei migranti, riducendo il peso sulle cooperative e la possibilità di movimenti illegali , oltre a fare chiarezza su luoghi comuni fin troppo abusati riguardo ai migranti

di Paolo Campanelli

ROMA –  “Controlli sanitari all’arrivo e percorsi di tutela per i migranti ospiti nei centri di accoglienza” è il nome della Linea Guida presentata dal ministro della salute Beatrice Lorenzin  a Roma, nell’Istituto Nazionale Salute Migrazioni e Povertà (INMP), ente pubblico del Servizio sanitario nazionale.

Alla presentazione sono intervenuti Concetta Mirisola, Direttore Generale dell’INMP, Walter Ricciardi, Presidente dell’ISS Istituto Superiore di Sanità, Maurizio Marceca , Presidente della SIMM – Società Italiana di Medicina delle Migrazioni e Raniero Guerra, DG della Prevenzione.

Il Documento è stato elaborato nell’ambito del Programma Nazionale Linee Guida Salute Migranti, sviluppato dall’INMP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, dall’esperienza maturata nell’ambito del Sistema Nazionale Linee Guida, e con la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni, in quanto unico network scientifico specificamente volto alla tutela della salute degli immigrati e impegnato a sostenere le buone pratiche nell’assistenza sia a livello nazionale che locale, attraverso i propri Gruppi Immigrazione e Salute (GrIS); è il primo contributo scientifico a livello europeo, su cui ha lavorato un panel multidisciplinare e multi-professionale di esperti, scelti in rappresentanza delle principali società scientifiche interessate e di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali, e il documento ha passato un periodo in chiaro su internet dove era possibile inviare suggerimenti e consigli, in modo da poter ottenere il migliore risultato possibile, riducendo costi e rischi per la salute.

La Linea Guida ha l’obiettivo di offrire ai decisori, agli enti gestori dei centri di accoglienza e agli operatori sociosanitari raccomandazioni circa la pratica dei controlli sanitari su profughi e richiedenti protezione internazionale intercettati dal sistema di accoglienza italiano, a fronte dell’incertezza e della eterogeneità nei comportamenti adottati sul territorio nazionale. All’elaborazione delle raccomandazioni ha lavorato un panel multidisciplinare e multiprofessionale di esperti, scelti in rappresentanza delle principali società scientifiche interessate e di istituzioni sanitarie nazionali e internazionali. È stata seguita una rigorosamente evidence-based, che ha previsto una ricognizione sistematica della letteratura biomedica sui temi d’interesse (in totale, 1.059 documenti reperiti e valutati criticamente).

Sono state prese in considerazione le principali malattie infettive e diffusive (tubercolosi, malaria, epatite B e C, HIV, parassitosi, infezioni sessualmente trasmissibili) e alcune patologie cronico-degenerative (diabete, anemie, ipertensione, carcinoma cervice uterina) la cui diagnosi precoce si associa a una riduzione degli esiti negativi per la salute e dei costi per il Servizio sanitario nazionale. Sono state anche considerate alcune condizioni – quali la gravidanza – meritevoli di particolare tutela e in grado di modificare il percorso di accoglienza.

Alla luce delle evidenze emerse, per ciascuna delle patologie e condizioni individuate, gli  esperti del panel hanno elaborato delle raccomandazioni di taglio clinico-organizzativo, incardinandole all'interno di un percorso modulato e progressivo, che va dalla valutazione iniziale in fase di soccorso alla visita medica completa in prima accoglienza, fino alla “presa in carico” vera e propria nella seconda accoglienza. Prima della pubblicazione, il Documento è stato sottoposto a revisione aperta, mediante consultazione pubblica via web, al fine di favorire un confronto trasparente, partecipato e costruttivo tra gli stakeholder e gli operatori sociosanitari, e costruire un consenso intorno alle raccomandazioni, che ne agevoli l’implementazione.

Alla presente Linea Guida faranno seguito altri documenti evidence-based su temi relativi alla salute dei migranti, selezionati come prioritari a partire dalle indicazioni dei rappresentanti regionali della Rete nazionale coordinata dall’INMP, di esperti del settore e di qualificati stakeholder. L’insieme di tali documenti e raccomandazioni concorre alla definizione delle politiche pubbliche a tutela della salute dei migranti in un’ottica di Evidence-based Public Health e alla diffusione di modelli clinico-organizzativi che garantiscano appropriatezza e continuità delle cure.

La creazione di queste linee guida risulterà molto più efficace nella prima accoglienza dei migranti, riducendo il peso sulle cooperative e la possibilità di movimenti illegali , oltre a fare chiarezza su luoghi comuni fin troppo abusati riguardo ai migranti

 

 

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