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23 Aprile 2024 11:35
23 Aprile 2024 11:35

La salma di Papa Benedetto XVI, esposta nella Basilica di San Pietro

La salma esposta a San Pietro, la visita stamattina del presidente Mattarella e del premier Meloni. Papa Francesco celebrerà le esequie il 5 gennaio alle 9.30 a cui sono attesi 60mila fedeli, poi la tumulazione nelle grotte vaticane

Tre generazioni per l’omaggio al Papa emerito Benedetto XVI le cui spoglie, da stamattina a mercoledì, sono esposte in Basilica Vaticana. La traslazione in San Pietro della salma di Benedetto XVI è avvenuta alle 7:00, l’arrivo in Basilica alle 7:15. Il breve rito, presieduto dal cardinale Mauro Gambetti, è durato fino alle 7:40, quindi è stata ultimata la preparazione della Basilica per l’arrivo dei fedeli in visita al Papa Emerito. La salma è stata collocata sotto l’altare della confessione, esattamente come avvenuto al momento delle esequie di Giovanni Paolo II.

Dalle 9 di stamani, una folla ordinata di fedeli e pellegrini è in coda: ragazzi, adulti, persone anziane. Laici e religiosi. Da stamani ad ora si parla di un flusso di circa diecimila persone. Oggi si potrà accedere fino alle 19. Martedì e mercoledì dalle 7 alle 19.

il presidente della Repubblica Sergio Mattarella saluta monsignor Gänswein

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella insieme alla figlia Laura, ha reso omaggio a Papa Benedetto XVI, recandosi in forma privata alla Basilica di San Pietro per rendere omaggio alla salma prima dell’apertura al pubblico. Il premier Giorgia Meloni ha reso omaggio questa mattina alla salma di Benedetto XVI, sul catafalco rivestito di velluto ocra, vestito con i paramenti liturgici rossi, la mitra bianca, le scarpe nere, senza pallio né croce pastorale. Tra le dita intrecciate, un Rosario.  Con il presidente del Consiglio erano presenti il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ed il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Dall’altro lato c’erano il cardinale Michael Harvey, arciprete di San Paolo fuori le Mura, e alcune suore intente a recitare il Rosario sottovoce. Anche il senatore a vita Mario Monti, ultimo presidente del Consiglio italiano negli anni di pontificato di Benedetto XVI, ha reso omaggio alla salma del Papa emerito nella Basilica di San Pietro.

Il Cardinale Mauro Gambetti presiede il rito

Iniziano così le esequie vere e proprie del Papa Emerito, il cui ultimo atto sarà la tumulazione nelle Grotte Vaticane giovedì, al termine del funerale che sarà presieduto da Papa Francesco. Proprio Francesco è tornato a ricordare il predecessore che, con le sue dimissioni, gli spianò la strada al Soglio, e non sono in senso metaforico. “Ci uniamo tutti insieme, con un cuore solo e un’anima sola, nel rendere grazie a Dio per il dono di questo fedele servitore del Vangelo e della Chiesa“, ha detto Bergoglio, che ha reso visita a Ratzinger per primo, già poco dopo il decesso.

Al contempo si apprendono i particolari degli ultimi momenti della vita terrena del Papa Emerito. Le sue ultime parole sono state pronunciate in italiano, e sono state “Gesù ti amo“. Le ha comprese e riferite un infermiere che non parla il tedesco. In tre parole il riassunto di una vita, commenta Andrea Tornielli su Vatican News, mentre il vescovo George Gaenswein fedelissimo segretario, impegnato a stringere le mani della gente: ministri, senatori, vescovi ed ex studenti di Ratzinger, si lascia andare ai ricordi personali sui momenti topici: non potrebbe essere che così. “Quando mi comunicò l’intenzione di lasciare”, riferisce il prelato che in queste ore non ha nascosto le lacrime, “gli risposi che era una cosa impossibile. Lui la confermò e mi impegnò al silenzio“. La consegna fu rispettata.

Le ultime parole del Papa emerito Benedetto XVI sono state raccolte nel cuore della notte da un infermiere. Erano circa le 3 della mattina del 31 dicembre, alcune ore prima della morte. Ratzinger non era ancora entrato in agonia, e in quel momento i suoi collaboratori e assistenti si erano dati il cambio. Con lui, in quel preciso momento, c’era solo un infermiere che non parla il tedesco. “Benedetto XVI – racconta commosso il suo segretario, il vescovo Georg Gänswein – con un filo di voce, ma in modo ben distinguibile, ha detto, in italiano: ‘Signore ti amo!’ Io in quel momento non c’ero, ma l’infermiere me l’ha raccontato poco dopo. Sono state le sue ultime parole comprensibili, perché successivamente non è stato più grado di esprimersi”.

Si susseguono anche le interpretazioni del testamento spirituale lasciato da Benedetto e pubblicato nella serata di sabato. Le più comuni riguardano il rapporto tra scienza e fede. C’è chi vi vede un tentativo del grande teologo di propugnare il dialogo, e così por fine al grande dibattito del Novecento, c’è chi sottolinea piuttosto la sua critica velata ma non troppo a certe teorie (prima tra tutte il marxismo) dalla pretesa base scientifica, ma che di scientifico non avevano che l’apparenza. Su tutto campeggia comunque l’invito, veramente urbi et orbi, a restare “saldi nella fede” e a non farsi distrarre da essa.

L’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche ha già fatto sapere ieri che le delegazioni ufficiali, presenti ai funerali, saranno quelle dalla Germania e dall’Italia, ma ancora non è stato ufficializzato chi interverrà. I funerali verranno celebrati in piazza San Pietro giovedì alle 9.30, presiederà il Papa Francesco Bergoglio, in forma solenne ma sobria come ha voluto Joseph Ratzinger. Le spoglie del Papa emerito hanno riposato al monastero “Mater Ecclesiae” fino alla prima mattina di oggi, quando è avvenuta la traslazione nella Basilica Vaticana per il saluto dei fedeli.

“Abbiamo stabilito come regolare afflusso e deflusso da piazza San Pietro, sia nelle giornate dell’esposizione del feretro sia per il funerale, per evitare l’incrocio e l’interferenza tra i due flussi. L’ingresso sarà ai due lati della Basilica e al centro ci sarà il canale di uscita”. Ha spiegato il prefetto di Roma Bruno Frattasi. L’obiettivo “è regolare sia eventuali aspetti critici in tema di ordine pubblico sia proteggere l’incolumità di chi vorrà rendere omaggio al feretro di Ratzinger“.

Un’immagine del Papa emerito Benedetto XVI nella chiesa cattolica di Sant’Osvaldo nella sua città di origine Marktl, in Baviera 

Nei tre giorni in cui il feretro di Papa emerito Benedetto XVI sarà esposto a San Pietro “sono previste 30, 35 mila persone nei tre giorni, mentre nella giornata dei funerali ci saranno tra le 50 e le 60 mila persone. Dipenderà da diverse variabili tra cui il tempo, ma sembra sarà buono“. Così il prefetto di Roma Frattasi ha illustrato ai giornalisti le misure messe in piedi per l’esposizione del feretro – dal 2 gennaio mattina al 4 sera – di Joseph Ratzinger, morto oggi a Roma, e per i funerali previsti il 5 gennaio. Ci saranno almeno 1000 agenti delle forze dell’ordine a garantire la sicurezza. Nel giorno delle esequie sarà interdetto lo spazio aereo su piazza San Pietro.

Per agevolare l’afflusso dei fedeli saranno potenziati i mezzi di trasporto pubblico urbano e saranno allestite due aree di scambio, una ad Anagnina e una a Laurentina, per fare in modo che le persone che vengono con i mezzi propri abbiano la possibilità di parcheggiare distanti da San Pietro. A breve sarà poi individuata anche un’area di parcheggio attorno a piazza San Pietro.

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