MENU
17 Agosto 2025 00:20

La Direzione Investigativa Antimafia confisca beni nel Salento per 1.200.000 euro

A seguito della confisca sono diventati proprietà dello Stato 12 immobili (composte da 3 appartamenti, 3 depositi, una villa, un posto auto, un garage, un fabbricato in muratura a secco e due terreni), 4 aziende , per la precisione 3 interi compendi aziendali ed un bar, un veicolo aziendale, l’intero capitale sociale di una società di capitali e un conto corrente aziendale

La sezione operativa della DIA-Direzione Investigativa Antimafia di Lecce ha confiscato beni per 1.200.000 euro.  Ad essere colpito il patrimonio di Carmine Monteforte, 55enne di Uggiano La Chiesa (LE) , noto pregiudicato salentino con svariate varie condanne a suo carico, che spaziano dell’ emissione di assegni a vuoto, truffa in concorso, tentata estorsione, acquisto e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, costituzione, direzione o finanziamento di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. La Corte di Appello di Milano lo aveva condannato nel 2001, nell’ambito di due procedimenti penali sfociati in due distinte sentenze, a 19 e a 12 anni di reclusione, per tutti questi reati, consumatisi tra il 1995 e il 1996,  ritenendolo colpevole anche di bancarotta fraudolenta.

Il 31 maggio dello scorso anno il Procuratore Generale della Repubblica di Lecce emetteva un provvedimento di cumulo pene condannando Carmine Monteforte  a circa 25 anni di reclusione, il quale  veniva anche copito da un’ordinanza di custodia cautelare emessa in data 19 febbraio 2014 ed eseguita dalle Forze di Polizia il successivo 4 marzo. L’importante operazione, denominata “Froth”, aveva portato all’arresto di 29 esponenti di un’organizzazione criminale dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. in quell’occasione il Monforte  era riuscito a sfuggire al blitz salvo poi costituirsi dopo molte ore. Il pregiudicato salentino nonostante avesse beneficiato degli arresti domiciliari, li aveva violati  per questo venne nuovamente arrestato e trasferito presso la Casa Circondariale di Lecce.


Le minuziose approfondite indagini economico-patrimoniali
 effettuate dalla Sezione Operativa della DIA di Lecce hanno messo in luce, nell’arco temporale compreso tra il 1994 e il 2013, una enorme evidente sproporzione tra i redditi  dichiarati complessivamente dalla famiglia Monteforte ed il patrimonio a lui riconducibile seppure intestato furbescamente ai due figli, a due società immobiliari e ad altre attività economiche costituite per depistarne le attività.

Il provvedimento di confisca è stato emesso ieri dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Lecce su proposta della Direzione Investigativa Antimafia e pertanto sono diventati proprietà dello Stato 12 immobili (composte da  3 appartamenti, 3 depositi, una villa, un posto auto, un garage, un fabbricato in muratura a secco e due terreni), 4 aziende , per la precisione 3 interi compendi aziendali ed un bar, un veicolo aziendale, l’intero capitale sociale di una società di capitali e un conto corrente aziendale. Con lo stesso analogo provvedimento il Tribunale di Lecce ha disposto nei confronti del Monteforte  l’applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per tre anni.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

E' morto Pippo Baudo, il signore della tv italiana
Inchiesta Milano, revocati arresti domiciliari a Tancredi. Liberi anche Marinoni e Pella
Video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli finiscono online
Monzino cambia versione sull' audio di Bova: "Corona mi ha preso le chat con una telecamera nel cappellino, senza il mio consenso"
Mercoledì 13 agosto sarà la giornata di maggiore allerta con 16 città 'roventi'
Le nuove norme per chi getta rifiuti dall'auto: rischio arresto e multe fino a 18.000 euro
Cerca
Archivi
E' morto Pippo Baudo, il signore della tv italiana
Inchiesta Milano, revocati arresti domiciliari a Tancredi. Liberi anche Marinoni e Pella
Dopo il caro spiagge, anche il caro hotel colpisce duro: +38,6% in 4 anni
Video privati di Stefano De Martino e Caroline Tronelli finiscono online
Monzino cambia versione sull' audio di Bova: "Corona mi ha preso le chat con una telecamera nel cappellino, senza il mio consenso"

Cerca nel sito