Alle analisi Auditel sfugge e passa del tutto inosservato uno spettatore: ha 4 zampe. Appartiene ad un target di pubblico del quale ignora l’esistenza, ‘sommersa’, nonostante sia presente nelle case di tutto il mondo. La scienza ha acceso i riflettori anche su di loro e svela che i cani guardano la Tv. Non solo: a seconda della loro personalità, varia il modo in cui si approcciano ai programmi che guardsano sullo schermo .
La ricerca su Scientific Reports
E’ una ricerca pubblicata su ‘Scientific Reports‘ a raccontare i ‘vizi’ e le abitudini di visione davanti allo schermo di questi spettatori mai censiti . Lane Montgomery della Auburn University e colleghi hanno reclutato in forma anonima 650 proprietari di cani e hanno elaborato una nuova scala di ascolto televisivo per studiare e inquadrare i comportamenti dei quattrozampe attraverso le risposte dei loro amici umani. E’ emerso per esempio che i cani eccitabili erano più propensi a seguire gli oggetti sullo schermo, mentre quelli timorosi o ansiosi erano più propensi a rispondere a stimoli come le auto o un campanello; questi pet hanno guardato la Tv per una media di 14 minuti e 8 secondi.
Negli ultimi anni, osservano gli autori dello studio, si è registrato un aumento della programmazione televisiva dedicata ai cani e la frequenza con cui in ogni famiglia il proprio ‘Fido‘ viene esposto ai diversi media è in aumento. E fanno notare, che sino ad oggi non è stata condotta una valutazione sistematica del modo in cui i cani da compagnia interagiscono con la Tv a livello di popolazione.

Il target preso in analisi
Il range sondato da Lane Montgomery ed i suoi colleghi è ampio: la fascia d’età del campione finale di 453 cani era compresa tra due mesi e 16 anni; 300 cani appartenevano a razze riconosciute dall’American Kennel Club (Akc), mentre 153 erano meticci o di razze non formalmente rappresentate dai raggruppamenti Akc. L’indagine ha approfondito le tendenze nelle abitudini di visione televisiva dei cani, verificando anche se il proprietario cercava di insegnare al cane a guardare la Tv, il numero medio di ore settimanali in cui la Tv del proprietario rimaneva accesa e il numero medio di secondi in cui il cane prestava attenzione alla Tv. I pet protagonisti dello studio sono stati valutati in base alle loro reazioni a stimoli animali e non animali e alla misura in cui seguivano gli oggetti sullo schermo.

Le reazioni degli animali
Nel complesso, è stato riscontrato che i cani erano più propensi a reagire alla vista di animali sullo schermo rispetto ad altri stimoli, con circa il 45% (206) del totale che rispondeva sempre a rumori canini come abbaiare e ululare. I cani segnalati dai loro proprietari come eccitabili sono stati osservati più frequentemente seguire gli oggetti sullo schermo come se esistessero nella vita reale. Invece, quelli definiti come “paurosi “o “ansiosi” erano più propensi a rispondere a stimoli non animali come clacson o campanelli. Queste differenze di temperamento potrebbero influenzare gli approcci di addestramento per correggere eventuali comportamenti problematici nei confronti della Tv. Gli autori della ricerca precisano che, poiché gli intervistati erano proprietari di animali domestici che interagiscono regolarmente con stimoli televisivi, i risultati potrebbero non essere rappresentativi di tutti i cani. Tuttavia l’interazione con la televisione potrebbe offrire ai nostri amici a quattrozampe un’esperienza arricchente e significativa.