di Alessandra Ghisleri
Durante la pausa estiva si fanno le prime valutazioni sull’operato del governo in vista della ripresa autunnale. In particolare, ci si concentra sugli ultimi nove mesi, da settembre a giugno, quando si sono tenute le elezioni europee considerate come un test – risultato positivo – di tenuta della maggioranza. Altresì gli ultimi sondaggi rilevati prima della pausa estiva hanno convalidato l’esito per Giorgia Meloni e il suo esecutivo, offrendo una nuova conferma ai risultati delle urne europee.
Il dato da sottolineare è che, nonostante le polemiche e le importanti campagne elettorali che si sono susseguite mese dopo mese, sia l’esecutivo sia Giorgia Meloni hanno conservato la fiducia degli italiani.
Tutto sommato come presidente del Consiglio e come leader del suo partito Giorgia Meloni è ancora in testa in tutti i sondaggi e in tutte le rilevazioni, un vantaggio legato anche al fatto che il centrosinistra sta ancora cercando di trovare una quadra sull’alleanza larga che ha l’obiettivo di riconnettere tutti quelli che sono all’opposizione.
Dopo due anni di governo, nonostante la fiducia dei suoi elettori, alcune risposte tardano ancora ad arrivare. La ripresa di settembre riporterà sul tavolo tutti quei temi che vengono segnalati dai cittadini italiani come priorità su cui intervenire come il carovita e l’inflazione, la sanità, le tasse che soffocano imprese e famiglie.
La discussione della nuova manovra finanziaria si accavallerà nelle tempistiche con le competizioni elettorali regionali di autunno che vedranno Emilia-Romagna, Liguria e Umbria rinnovare le proprie amministrazioni. Il dibattito con le opposizioni si farà acceso su temi e argomenti di interesse nazionale.
Di fronte a tutto questo, l’opinione pubblica si domanda quali potrebbero essere i nuovi cambiamenti, le nuove occasioni per vedere mettere in pratica quel programma elettorale tanto rivoluzionario costruito in anni di opposizione.
I focolai di guerra alle porte dell’Europa rendono ancora più instabile la tranquillità degli elettori che si sentono fragili e indifesi di fronte a quanto accade ogni giorno. Anche su questo il nostro governo sarà chiamato a sedare quegli istinti naturali di paura che paiono sopiti in questa calda estate, ma che si riaffacciano rapidi di fronte alla testimonianza di ogni evento violento o alle minacce nucleari.
I tempi si fanno sempre più ristretti nei giudizi severi delle persone che desiderano ottenere risposte semplici per la loro quotidianità. Il desiderio principale è sempre quello di poter programmare il proprio futuro per sé e per i propri cari, ad oggi ancora difficile missione. Tuttavia il periodo estivo ci porta – chi più e chi meno – in un momento di stasi, quasi di distacco dalla realtà, in cerca di svago, relax e spensieratezza, ma con l’incognita che l’inizio della routine quotidiana ci porrà dinanzi alle solite problematiche da affrontare, perché alla fine siamo tutti rimandati a settembre