MENU
27 Luglio 2024 04:14
27 Luglio 2024 04:14

La Guardia di Finanza sequestra un miliardo di euro. Perquisizioni in tutt’ Italia per truffa bonus edilizi. Denunciate 311 società

85 perquisizioni nei confronti sia di tutte le società generatrici dei crediti fittizi sia dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari che hanno operato nelle regioni Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

I finanzieri del Comando Provinciale di Savona guidati dal colonnello Aldo Noceti hanno condotto una complessa attività di indagine nel settore dei crediti d’imposta, riconducibili a bonus in materia edilizia ed energetica, con particolare riferimento all’”Ecobonus” e al “Bonus facciate”. Dagli accertamenti esperiti, sviluppati in sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, è stato acclarato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti, in quanto ottenuti tramite l’utilizzo di false fatture per lavori da eseguire ovvero in corso di esecuzione su immobili di proprietà di soggetti residenti nel territorio savonese.

L’azione di servizio del dipendente Gruppo ha successivamente consentito di appurare come la truffa posta in essere dalle società operanti sul territorio della provincia fosse stata replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi risultate vere e proprie società “fantasma” oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie finalizzate all’ottenimento dell’agevolazione in parola così come di fatture attive/passive volte a comprovare l’effettiva esecuzione dei lavori.

Nella specie, alcuni dei soggetti coinvolti nel disegno criminoso sono risultati percettori del reddito di cittadinanza, altri gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica, altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela (marito/moglie, madre/figlio). Infine, talune società generatrici di crediti fittizi avevano acquistato a loro volta ulteriori crediti della specie, come nel caso di un soggetto che aveva acquistato crediti in qualità di persona fisica da una società da lui stesso rappresentata.

In aggiunta, una parte dei soggetti coinvolti aveva già effettuato l’indebita compensazione, conseguendo illeciti ed apprezzabili vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un irrisorio corrispettivo effettivamente versato. Grazie al puntuale esame dei flussi delle cessioni dei crediti fittizi e alle complessive indagini svolte dalla Guardia di Finanza il GIP, su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, che ha coordinato le indagini, ha emesso un decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p., per l’importo di un miliardo di euro da eseguire sul cassetto fiscale dei 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta.

Sotto l’egida della Procura della Repubblica di Savona, si è dato corso a 85 perquisizioni nei confronti sia di tutte le società generatrici dei crediti fittizi sia dei relativi rappresentanti legali, con l’impiego di oltre 250 militari che hanno operato nelle regioni Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.

L’intervento delle Fiamme Gialle savonesi conferma ancora una volta l’assoluta rilevanza dell’azione della Guardia di Finanza a tutela della legalità economico-finanziaria del Paese volta, tra l’altro, a contrastare ogni tipologia di frode in materia di agevolazioni fiscali al fine di tutelare l’economia sana del Paese oltreché salvaguardare le legittime aspettative di famiglie ed imprese operanti nella legalità.

| © CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

D.I.A., Polizia e Guardia di Finanza confiscano beni per circa 30 milioni di euro ad imprenditore casertano contiguo al clan Belforte
Il Tribunale Fallimentare di Bari concede il concordato alla Costruzioni Generali della famiglia Mazzitelli
Condannati a 3 anni e 2 mesi i genitori di Matteo Renzi per false fatturazioni
Taranto, arrestato avvocato: ha sottratto 270mila euro da conti correnti intestati a procedure esecutive del Tribunale
La Guardia di Finanza sequestra 121 milioni ad Amazon Italia. Indagati tre manager
Bancarotta fraudolente aggravata ed autoriciclaggio. Le Fiamme Gialle di Taranto eseguono una misura cautelare personale
Cerca
Archivi
Inchiesta Genova: dimissioni del governatore Toti. La magistratura condiziona la politica regionale
L'allerta di Israele: per lo Shin Bet rischio di attacchi terroristici iraniani ai Giochi di Parigi 2024
D.I.A., Polizia e Guardia di Finanza confiscano beni per circa 30 milioni di euro ad imprenditore casertano contiguo al clan Belforte
Corte dei Conti: XX Giochi del Mediterraneo tra criticità’ e segnali di miglioramento per le infrastrutture
Il Tribunale Fallimentare di Bari concede il concordato alla Costruzioni Generali della famiglia Mazzitelli

Cerca nel sito