MENU
27 Dicembre 2025 06:31

LA CORTE COSTITUZIONALE RIPRISTINA LA LEGALITA’: SULLE MISURE COVID DECIDE LO STATO. STOP ALLE REGIONI

I giudici della Consulta riconfermano la decisione già fatta il 14 gennaio allorquando bloccarono in via cautelar la legge regionale che permetteva aperture contro il decreto del governo.

di REDAZIONE POLITICA

La Corte Costituzionale lo ha stabilito accogliendo il ricorso del governo contro la legge anti-Dcpm della Valle d’Aosta. Spetta quindi allo Stato, non alle regioni, determinare le misure necessarie al contrasto della pandemia.

Il ricorso è stato accolto dai 15 giudici costituzionali – relatore il bolognese Augusto Barbera – , spiega una nota dell’Ufficio stampa, limitatamente alle disposizioni con le quali la legge impugnata ha introdotto misure di contrasto all’epidemia differenti da quelle previste dalla normativa statale”.

Consulta-COVID

La Corte ha ritenuto che il legislatore regionale, non può invadere con una sua propria disciplina una materia avente ad oggetto la pandemia da COVID-19, diffusa a livello globale, anche se dotato di autonomia speciale, e quindi viene affidata interamente alla competenza legislativa esclusiva dello Stato, a titolo di profilassi internazionale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nelle prossime settimane.

Il legislatore regionale quindi “non può invadere il potere decisionale dello Stato. La pandemia del Covid è globale, e quindi va gestita “interamente” alla competenza esclusiva dello Stato. Non servono quindi le solite dotte disquisizioni di costituzionalisti e presunti tali, né le solite interpretazioni degli avvocati delle Regioni per cercare vie alternativa. Il messaggio della Consulta con la sua decisione è più che chiaro: è Roma a dover decidere sul Covid. E per qualsiasi motivo il legislatore regionale , rispetto a una pandemia globale “anche se dotato di autonomia speciale”, come nel caso della Regione Valle D’Aosta, adesso dovrà accettare le decisioni del Governo centrale. E rispettarle.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

2025: l'anno in cui i socialnetwork sono entrati in crisi
Fabrizio Corona indagato per revenge porn: le farneticazioni della sua difesa
Il tribunale di Tempio Pausania motiva la sentenza di condanna a Grillo jr e tre suoi amici
L’Antitrust infligge a Ryanair una sanzione da 256 milioni per aver ostacolato le agenzie di viaggio
Accordo preliminare per la vendita della Sentinella del Canavese al gruppo Ladisa
Fabrizio Corona indagato per "revenge porn" denunciato da Signorini, interrogato oggi in Procura a Milano
Cerca
Archivi
2025: l'anno in cui i socialnetwork sono entrati in crisi
Fabrizio Corona indagato per revenge porn: le farneticazioni della sua difesa
Il tribunale di Tempio Pausania motiva la sentenza di condanna a Grillo jr e tre suoi amici
L’Antitrust infligge a Ryanair una sanzione da 256 milioni per aver ostacolato le agenzie di viaggio
Accordo preliminare per la vendita della Sentinella del Canavese al gruppo Ladisa

Cerca nel sito