MENU
4 Luglio 2025 14:03

BENAGLIA (FIM CISL): “BASTA RIBALTONI SU TARANTO, IL NUOVO GOVERNO INTERVENGA SUBITO”

"Fermare l’area a caldo significa mettere Taranto in ginocchio, mettere a rischio il futuro degli altri stabilimenti del gruppo, distruggere la capacità di produzione di acciaio italiana proprio nel momento di forte ripresa della domanda, mettere in difficoltà molte industrie italiane manifatturiere"

di REDAZIONE ECONOMIA

“Rispettiamo sempre come sindacato ogni sentenza della magistratura, ed in coerenza a ciò abbiamo preso tempo per analizzare la situazione che la stessa determina. Ma quanto disposto ieri dal Tar di Lecce circa la chiusura entro 60 giorni della area a caldo della ex Ilva di Taranto costituisce l’ennesimo ribaltone giudiziario, una minaccia forte alla vita dello stabilimento e al futuro di oltre 20mila famiglie, proprio mentre stiamo discutendo il nuovo piano industriale”. Cosi Roberto Benaglia segretario generale della Fim Cisl , all’indomani della pronuncia del Tar di Lecce con cui chiede ad ArcelorMittal di spegnere l’area a caldo dello stabilimento siderurgico di Taranto entro 60 giorni.

La salute dei cittadini, di cui siamo altrettanto preoccupati come per l’occupazione dei dipendenti – aggiunge il leader della Fim Cislnon si tutela azzerando i problemi. Occorre sapere tutti che chiudere l’area a caldo significa automaticamente chiudere tutte le lavorazioni a freddo, con ripercussioni gravi sugli altri stabilimenti del gruppo. Taranto ha diritto di vedere continuare le produzioni attraverso una riconversione produttiva decisa e sostenibile contenuta negli investimenti previsti nel nuovo piano industriale, al centro del confronto col sindacato. Fermare l’area a caldo – prosegue Roberto Benagliasignifica mettere Taranto in ginocchio, mettere a rischio il futuro degli altri stabilimenti del gruppo, distruggere la capacità di produzione di acciaio italiana proprio nel momento di forte ripresa della domanda, mettere in difficoltà  molte industrie italiane manifatturiere“.

“A chi invoca accordi di programma come la soluzione a cui tendere, Benaglia ricorda che non c’è nessun futuro credibile e certo per il lavoro a Taranto senza la siderurgia. Chiediamo al neo Presidente del Consiglio Draghi, ai ministri Cingolani per la Transizione ecologica e Giorgetti per lo Sviluppo economico, a cui garantiamo la massima collaborazione, di convocare immediatamente tutte le parti ed assumere subito decisioni e provvedimenti che non mettano in ginocchio il polo siderurgico e che rendano possibile far diventare Taranto il principale produttore di “acciaio verde” in Europa. Il sindacato – conclude Benaglianon assisterà con le mani in mano a questa grave incertezza, per la quale rischiano di pagare il conto i 10.700 dipendenti e le molte migliaia di lavoratori dell’indotto”.

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Ecco come è morto Diogo Jota, il comunicato: "Cos'è accaduto durante il sorpasso di notte"
Giustizia, ok del Senato: approvata la separazione delle carriere dei magistrati
Assolti in appello il deputato Pd Stefanazzi e l'imprenditore Vito Ladisa, per il presunto finanziamento alle primarie Pd
Caldo africano alla massima potenza, ma è in arrivo la svolta meteo
L'economia italiana e quella dell'intera UE alle prese con sfide impegnative: quale futuro?
Diario da una cella. Arriva il momento più difficile: il caldo arroventa il sovraffollamento.
Cerca
Archivi
Ecco come è morto Diogo Jota, il comunicato: "Cos'è accaduto durante il sorpasso di notte"
Giustizia, ok del Senato: approvata la separazione delle carriere dei magistrati
Assolti in appello il deputato Pd Stefanazzi e l'imprenditore Vito Ladisa, per il presunto finanziamento alle primarie Pd
Caldo africano alla massima potenza, ma è in arrivo la svolta meteo
Sguardi che parlano: la periferia di Roma vista dai suoi giovani

Cerca nel sito