MENU
1 Maggio 2024 22:38
1 Maggio 2024 22:38

Ilva, la rotta perduta dell’esecutivo

La verità è che non c’è nel Movimento una genuina tensione verso il sociale ma i problemi degli ultimi, dei penultimi e del terzultimi sono per loro solo un instrumentum regni, servono solo per far pesare la forza politica al tavolo del potere

di Dario Di Vico

Hanno abolito la povertà ma hanno lasciato in vita i licenziamenti. Lo so che è una “battutaccia” ma il comportamento dei ministri a Cinque Stelle sia dentro il vecchio governo che nel nuovo lascia allibiti.

Hanno pervicacemente voluto occupare tutte le poltrone dell’impresa e del lavoro (Mise, Ministero del Lavoro, Inps, Anpal) ma non sono stati capaci di condurre in porto o migliorare nessuno dei dossier a cui si sono applicati. Così il ministro Stefano Patuanelli, dopo che i suoi colleghi pentastellati avevano montato l’incredibile querelle sullo scudo ambientale, si dichiara “deluso” di fronte ai proclami di ArcelorMittal che vuole mettere sulla strada 2.900 lavoratori subito e altri 1.800 in seguito.

La verità è che non c’è nel Movimento una genuina tensione verso il sociale ma i problemi degli ultimi, dei penultimi e del terzultimi sono per loro solo un instrumentum regni, servono solo per far pesare la forza politica al tavolo del potere. Lo stesso del resto vale per la vicenda Mes, i pentastellati creano una loro agenda delle priorità e poi la usano come la spada di Brenno. Ma i licenziamenti che vengono da Taranto purtroppo rovesciano le priorità pentastellate e scodellano davanti a tutti l’agenda della verità.

Dopo che Luigi Di Maio ha distrutto l’operatività del Mise — come denunciato pubblicamente dai dipendenti del ministero — il suo successore non riesce a raddrizzare la rotta. Un giorno apre il tavolo dell’automotive, lo usa per una photo opportunity ma non convoca mai le riunioni di approfondimento, il giorno successivo resuscita l’Iri e promette il ritorno dello Stato imprenditore, il terzo non sa che pesci pigliare e rimedia una magra figura davanti all’arroganza dei vertici ArcelorMittal. Se i Cinque Stelle hanno la responsabilità di aver voluto cumulare responsabilità ministeriali senza avere uomini o donne competenti da mettere in campo, il principale loro alleato di governo non è esente da colpe.

Il Pd ha rinunciato ad esercitare qualsiasi azione sui tempi dell’impresa e del lavoro. Ha ceduto la primogenitura ai Cinque Stelle con il risultato di essere sempre meno apprezzato dalle élite economiche che si battono per la crescita e, per di più, non ha recuperato nemmeno un po’ di quel radicamento sociale che era stata la principale leva politica dei successi dei suoi antenati.

*editoriale tratto dal CORRIERE DELLA SERA

TAGS

Sostieni ilcorrieredelgiorno.it: il tuo contributo è fondamentale

Il tuo sostegno ci aiuta a garantire la nostra informazione libera ed indipendente e ci consente di continuare a fornire un giornalismo online al servizio dei lettori, senza padroni e padrini. Il tuo contributo è fondamentale per la nostra libertà.

Grazie, Antonello de Gennaro

Articoli Correlati

Il distacco "fuorilegge" a trazione leghista dell'ex sindaco di Castellaneta Giovanni Gugliotti
Caso Visibilia, la ministra-imprenditrice Daniela Santanchè indagata per truffa sulla cassa integrazione per il Covid
E' finita l'arroganza di Lucia Morselli ed Arcelor Mittal. La siderurgia è liberata.
Grillo da Fazio: "Ho peggiorato questo Paese, ora sono anziano e confuso"
Beppe Grillo e Vincenzo Onorato indagati dalla Procura di Milano per traffico di influenze illecite
Il sistema dell' acciaio in Italia è salvo. Bloccate le iniziative "politicizzate" della solita magistratura. Arrivano i fondi per salvare l'ex-Ilva a Taranto
Cerca
Archivi
Poste italiane apre 250 spazi di co-working: ecco come funzioneranno e dove saranno ubicati
Maggio inizia col maltempo, migliora nel weekend
Concertone Primo Maggio a Roma: tutti gli artisti sul palco al Circo Massimo
Consiglio di Stato: "Proroga concessioni spiagge illegittima, subito le gare"
Inchiesta su Instagram e Facebook: violazioni su lotta a disinformazione per le Europee 2024

Cerca nel sito