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29 Aprile 2024 18:30
29 Aprile 2024 18:30

Di Maio: “Da Grillo su Ilva opinioni personali, deciderò io”

Il  contratto' di governo stipulato fra la Lega ed il M5S prevede una "riconversione economica" con progressiva chiusura delle fonti inquinanti, green economy e rinnovabili.  "Non faccio annunci prima di aver incontrato la proprietà e le parti sociali".

ROMA – Il vicepremier Luigi Di Maio si smarca sulla questione Ilva e rivendica autonomia anche rispetto all’opinione del fondatore M5s, Beppe Grillo che ieri ha parlato dell’ipotesi di riconvertire lo stabilimento di Taranto anche usando fondi europei. “Tutto – ha detto Di Maio a Radio Anch’iosarà gestito con responsabilità. Tutto quello che viene detto da Grillo o da altri, sono opinioni personali. Io non prendo decisioni finché non incontro le parti. Poi decideremo e se serve valuteremo anche la continuità

Il primo passo del neoministro dello Sviluppo Economico in direzione di Taranto, dove resta appeso il destino dell’ Ilva, il maggiore impianto siderurgico d’Europa, e dei suoi quattordicimila operai, è molto corto, almeno all’apparenza,  eredita dal predecessore Calenda un dossier non ancora chiuso: con in ballo il destino di 13.800 dipendenti (20.000 con l’indotto), con sindacati e azienda divisi dal nodo di 3.800 esuberi.  I sindacati metalmeccanici non arretrano dalle loro posizioni iniziali e chiedono che Mittal riassuma tutti e 13700 lavoratori attualmente alle dipendenze del gruppo Ilva in Amministrazione Straordinaria, per discutere successivamente del futuro dei dipendenti e della produttività della fabbrica. Arcelor Mittal ha offerto l’ immediata assunzione di 10500 lavoratori, che si ridurranno a 8434 unità  dal 1 gennaio 2024 allorquando il piano ambientale si dovrebbe essere completato, così come il piano industriale.

nella foto lo stabilimento siderurgico dell’ ILVA di Taranto

Il  contratto’ di governo stipulato fra la Lega ed il M5S prevede una “riconversione economica” con progressiva chiusura delle fonti inquinanti, green economy e rinnovabili.  “Non faccio annunci prima di aver incontrato la proprietà e le parti sociali”.

L’ingresso in Ilva di AmInvestCo, la nuova società controllata da ArcelorMittal  è previsto entro il 30 giugno ma resta però da chiudere la negoziazione contrattuale fra azienda e sindacati. I sindacati di categoria Cgil-Fiom, Cisl-Fim e Uil-Uilm hanno scritto una lettera a Di Maio per chiedere “un incontro urgente” sull’Ilva per illustrare al ministro la loro posizione e “conoscere le azioni che il nuovo Governo intende mettere in campo” in una situazione “delicata“.

Il vicepremier Salvini parlando a Brindisi in occasione della campagna elettorale per il voto amministrativo di domenica in una piazza gremita da tanta gente che da queste parti non si vedeva così da anni , ha ribadito: “Non siamo qua per distruggere, per chiudere, per far saltare posti di lavoro – afferma Salvini riferendosi ad ILVA anzi, vogliamo però coniugare lavoro e sviluppo. Questo lo si può fare a Taranto, in Salento, a Brindisi, pagare meno l’energia sarà fondamentale per famiglie e imprese“. Per il leader della Legalavoro e salute possono marciare insieme“.

“Chiudere l’Ilva sarebbe un disastro. Se non si chiude, e in tempi brevissimi, con Arcelor Mittal, 20mila persone perderanno il lavoro per sempre e andranno a casa. Le dichiarazioni di Grillo sono la dimostrazione che siamo in mano ad un branco di irresponsabili. Dalla sua terrazza guarda con distacco il mondo, e anche l’ILVA, come il Grande Gatsby“. Durissimo l’ex ministro allo Sviluppo Economico Carlo Calenda sul progetto Grillo relativo all’Ilva di Taranto. “Ma quali fondi Ceca – ribatte CalendaNon esistono. Grillo parla dell’ ILVA come si parla al bar della propria squadra di calcio. Peccato che a fare queste dichiarazioni sia il leader carismatico del principale partito di Governo. La chiusura dell’ILVA sarebbe il più grande disastro della storia dell’industria italiana. Farne un parco archeologico? Trasformare i dipendenti Ilva in guide turistiche? Queste sono parole del leader di una forza politica del tutto unfit, inadeguata, a governare il nostro Paese“.

Su Twitter l’ex ministro Calenda al “nessuno lo avrà mai pensato” di chiudere l’ILVA detto da Grillo ha ribattuto: “Nessuno l’avrà pensato ma molti dei tuoi lo hanno detto e scritto. Irrilevante. È ottimo proponimento. Ci sono 1,2 miliardi per interventi ambientali e 1,1 miliardi per le bonifiche oltre a rafforzamento controlli su danno sanitario e monitoraggio ambiente. Chiudere presto accordo. Bravo”. 

 

 

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