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10 Novembre 2025 23:45

La Polizia di Stato presenta il Calendario 2026

In una società digitale il  Calendario resta uno strumento classico che fa entrare la Polizia di Stato nelle case dei cittadini

Un complesso monumentale di straordinaria bellezza quello scelto dalla Polizia di Stato per presentare il nuovo calendario 2026: le terme di Diocleziano a Roma.  Uniche al mondo per grandezza e conservazione ospiteranno questo pomeriggio l’importante ed ormai consueto evento che ha visto la partecipazione del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi e del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani. All’inizio della presentazione è stato rispettato un minuto di silenzio in ricordo dell’assistente capo coordinatore della Polizia di Stato Aniello Scarpati, morto in servizio a Torre del Greco (Napoli), il 1 novembre.

Il prefetto Pisani, nel suo intervento di saluto, ha sottolineato come quello di oggi sia stato un appuntamento annuale molto importante. In una società digitale il  Calendario resta uno strumento classico che fa entrare la Polizia di Stato nelle case dei cittadini. Il prefetto Pisani ha ringraziato i due fotografi Benedusi e Stazzoni che con le loro foto hanno fatto emergere i valori delle donne e uomini della Polizia, sia come gruppo che come singoli. I ritratti fotografici, ha concluso il Capo della Polizia, ricordano che dietro al lavoro c’è sempre un essere umano con la sua vita quotidiana da conciliare con gli impegni del lavoro. Immortalare i singoli ha fatto emergere il senso di umanità e dignità che c’è dietro ogni divisa.

Gli scatti fotografici per il 2026 sono stati realizzati da Settimio Benedusi e Guido Stazzoni, fondatori del collettivo “Ricordi Stampati”, esperienza nata nel 2018 con l’obiettivo di riportare l’antico privilegio del ritratto nell’uso facile, comune, inclusivo e democratico. Una narrazione che quest’anno si articola su diversi piani: da un lato le fotografie di gruppo, dall’altro il ritratto in bianco e nero di una singola persona che di quel gruppo fa parte e che in poche righe racconta aspetti della propria vita, mettendo a fattor comune esperienze e aspirazioni. L’edizione 2026 vuole far emergere l’umanità dietro la divisa, il punto d’incontro tra identità professionale e vita personale, tra squadra da una parte e  singolo dall’altra, elementi, questi, che si completano e si sostengono a vicenda.

Da questa armonia trae forza il lavoro della Polizia di Stato: un impegno condiviso frutto del contributo di ogni singolo operatore. C’è la storia di Concetta ispettore all’aeroporto di Malpensa e mamma di Gabriele che con passione e dedizione ha trovato il giusto equilibrio per dare sempre il massimo sia a casa che a lavoro; c’è poi Mauro prossimo al pensionamento che sognava di fare il polizotto fin da bambino e che oggi è felice ed orgogliosi di esserci riuscito; poi c’è la storia di Julia atleta paralimpica tesserata delle “Fiamme Oro” gruppo sportivo della Polizia di Stato che grazie alla scherma ha trovato la forza di continuare a sorridere e  a credere nei sogni; e poi c’è la storia di Medy come lo chiamano gli amici bengalese nato a Mantova per il quale la  divisa rappresenta il riscatto, lo strumento per servire il suo amato Paese l’Italia,  la possibilità di dedicarsi agli altri e  di servire il prossimo.

Queste sono solo alcune delle storie raccontate nel nuovo calendario 2026 della Polizia di Stato che  anche quest’anno rinnova il suo impegno a favore di iniziative benefiche destinando parte del ricavato della vendita rispettivamente: al progetto di solidarietà UNICEF Zambia”, a difesa  del diritto all’acqua di tutti, in particolare dei bambini  ed al Piano “Marco Valerioche sostiene i figli dei dipendenti della Polizia di Stato affetti da patologie gravi e croniche.

Per la prima volta, però, a parlare è stato anche chi sul campo contribuisce a realizzare il progetto finanziato con le vendite del Calendario. Dallo Zambia, infatti, si è video collegata Daniela Fiorentino, che ha mostrato l’importante sostegno fornito dal programma Wash nelle zone rurali del Paese africano, dove si vive una grave crisi idrica che colpisce in particolare i bambini malnutriti. A confermare il supporto concreto dato dal piano Marco Valerio è salito sul palco Alessandro, poliziotto e papà di Christian, ragazzo con sindrome di down, che con forza e coraggio ha raccontato la loro storia fatta di resilienza e tenacia.

L’evento è stato condotto dalla giornalista del TG1 Laura Chimenti ed ha visto  la partecipazione della direttrice del Museo Archeologico romano Terme di Diocleziano Dott.ssa  Federica Rinaldi, del presidente Unicef Italia Dott. Nicola Graziano, dell’ambasciatore Unicef  Gabriele Corsi e di illustri personalità del mondo della cultura e dello spettacolo, tra cui Federico Palmaroli in arte Osho e degli attori  Paola Minaccioni che ha ricordato dal palco che acquistando la copia del nuovo Calendario si fa una scelta con il cuore e si dona speranza a tanti bambini che vivono condizioni di difficoltà, affiancata dal collega Pierpaolo Spollon  figlio di un poliziotto, il quale ha raccontato il suo legame con la Polizia di Stato fin da quando era bambino

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